Tralasciando pesci di cattura e pesci particolarmente esigenti, vorrei fare un paragone calzante (io la penso così quando mi prendo cura dei miei pesci.... magari qualcuno verrà 'illuminato')
Premesse (per capire la mia mente malata):
- io mi immagino di essere considerato una divinità dai miei pesci, che mi guardano dal basso quando do loro da mangiare.
- considero il cambio d'acqua come "aprire una finestra" quando l'aria di una stanza si è fatta irrespirabile.
Noi umani viviamo bene sia in campagna, che in città. Io ad esempio sono stato messo da un umanofilo (allevatore di umani) in una città del nord, brutta, fredda e inquinata (Milano).. e non me la passo bene, sono bianchiccio e in questo momento anche malaticcio. Un umanofilo consapevole mi avrebbe messo su una bella spiaggia, al sole e al caldo.. ora sarei abbronzato (senza far lampade) e non sarei raffreddato, e sarei sicuramente più felice e perennemente in periodo riproduttivo. (uhm.. pensandoci bene forse quello non dipende da circostanze ambientali..)
Sopravvivo un tutti e due i casi, ma nel secondo me la passo decisamente meglio.
Ecco, un multifasciatus sopravvive anche in una vasca con KH 4 (avevo trovato un avanotto malaticcio nel filtro del tanganika, l'ho dato in pasto nella vasca con quel KH, e invece è sopravissuto e cresciuto.. ci ho messo due settimane per catturarlo..) ma sicuramente preferirà stare nell'ambiente in cui mamma natura ha deciso di metterlo.
Spero di aver reso l'idea! :)
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