La “sberla” al figlio va salvaguardata come gesto educativo ma non come usuale strumento coercitivo fine a se stesso. Se la sberla arreca danno fisico, a mio modestissimo parere non va bene. Ma se la si utilizza in ultima spiaggia come rafforzativo finale per un discorso “dissuasivo” allora può andare. Anche se non mi trova molto d’accordo. Io a mia figlia l’ho convinta sempre e solo con le parole. Purtroppo sottovalutiamo troppo spesso il potere della parola ed il sapere parlare ai propri figli. Il problema dei ragazzi di oggi non sono le “sberle” che non prendono, ma sono proprio i NO che non ricevono ad ogni loro richiesta. Ed anche l’indifferenza dei genitori sulle loro scelte (o NON scelte) di VITA. E’ sapere che tuo figlio gioca a correre a piedi in autostrada, o che brucia motorini, o che va allo stadio con le spranghe e dire: “Sì, ma che vuoi che sia, son giovani……”. Questo lo trovo allucinante.
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