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Vecchio 07-04-2010, 17:21   #37
Entropy
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Mi inserisco sommessamente nella discussione per cercare di focalizzare i reali problemi e tentare di ottimizzare quanto finora detto (e si è detto molto e bene).
L’uso della comune terra da giardino è senz’altro possibile nell’allestimento di un acquario. Ma è altrettanto vero che non tutte le terre sono uguali. O meglio: ci sono delle accortezze da seguire e delle metodologie da attuare per avere dei buoni (o anche degli ottimi) risultati senza correre troppi rischi.
Non servono di certo tutte le analisi tipiche di un laboratorio di pedologia per poter utilizzare della terra da giardino, ma occorre solo osservare e ponderare alcune sue proprietà.
Innanzitutto si dovrà evitare (a meno di allestimenti particolari e voluti in tal senso) una terra troppo argillosa, perché alla lunga potrebbe compattarsi e creare anossia intorno alle radici, con conseguenze facilmente immaginabili. La prova della terra nel pugno chiuso è sempre valida: prendete un po’ di terra, bagnatela e comprimetela forte nel pugno: se poi rimane comunque compatta nonostante voi la manipoliate ripetutamente in mano, evitate di inserirla. Solitamente questo non accade nelle comuni terre da giardino, proprio perché sono “da giardino”, quindi adatte a far crescere un ampio ventaglio di specie vegetali. Però dalle nostre parti (in Italia) esistono anche bellissimi giardini su terreni alquanto argillosi (molte piante aromatiche e/o mediterranee ad esempio ci si trovano benissimo), che però non sono adatti ad una “vita sommersa”. Dalle mie parti , ad esempio, ci sono lembi di terreno (derivati da depositi alluvionali) molto argillosi eppure ricchissimi di vegetazione.
Punto secondo: si dovrà fare attenzione all’eventuale contenuto di sostanze nocive nel terreno. Magari nel giardino avete qualche albero o cespuglio ornamentale che avete trattato (anche sporadicamente) con un insetticida ad ampio spettro d’azione (i più pericolosi) o con un anticrittogamico, ed è facile che tali sostanze siano potute arrivare anche alla terra. Oppure voi non li usate affatto, ma il vostro vicino si diverte parecchio con tali prodotti e per colpa del vento, o per eventuali pendenze del terreno o perché molto materiale vegetale (trattato) del vicino vola nel vostro giardino e li si decompone, o perché gli insetti colpiti vengono a morire da voi (purtroppo succede), tali sostanze ve le ritrovate lo stesso. In tal caso, ovviamente, l’inserimento di queste terre in un acquario è da evitare.
Punto terzo: occorre considerare il contenuto di sostanza organica indecomposta. Se nella terra in questione c’è troppo materiale vegetale (ed animale) non decomposto, il rischio di una sua marcescenza nel fondo è reale. Non che sia un problema la decomposizione di un po’ di sostanza organica, ma se questa è troppa, la gestione della vasca potrebbe divenire un serio problema. Controllate quindi che non ci siano TROPPE foglie morte, TROPPI pezzi di legno, eventuali frutti o rizomi e radici consistenti.
Punto quarto: i microorganismi sono utili e vanno bene, ma molta della mesofauna un po’ meno, perché in acqua affogherebbe ed inquinerebbe facilmente l’acquario. Quindi appurate che nella terra che andrete ad inserire in vasca non ci siano TROPPI vermi, larve, insetti, ragni, isopodi e animali simili.
Punto quinto: è assolutamente necessario (a meno di allestimenti “ad hoc” e riservati a chi possiede un po’ di esperienza) ricoprire la terra da giardino con un consistente strato di sabbia non troppo grossa, in modo che le sostanze contenute nella terra non vadano a sciogliersi direttamente in colonna. Dovranno essere le piante ad assorbirle gradualmente nel tempo.
Punto sesto: se mettete terra da giardino, non dimenticate di inserire in vasca MOLTE piante che si nutrono prevalentemente o esclusivamente dalle radici. Sembra scontato, ma è meglio ribadirlo.
Punto settimo: anche questo è scontato, ma una volta allestita la vasca, lasciatela maturare per un paio di mesi (anche 1 mese se avete “occhio clinico” ed esperienze accumulate) e fate tutti i test necessari prima di inserire (gradualmente) la fauna.
Infine, per quanto riguarda l’eventuale bollitura/cottura del terreno, male non fa, ma personalmente non l’ho (quasi) mai effettuata, perché la trovo poco utile per l’utilizzo in acquario (ben diverso se invece si utilizza il terreno per semine, margotte, talee e trapianti, dove è spesso fondamentale e risolutiva).
Tutto questo, ovviamente, è solo il mio punto di vista
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