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Originariamente inviata da fappio
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zucchen,dai l'arcano lo svelo io .... i batteri , prosperano in vasca, ma quando muoiono deteriorandosi rilasciano tutto quello inglobato in vasca, ma a questo punto interviene ( anche se non tutti sono d'accordo ) lo schiumatoio, schiumando i batteri sottrae all'acqua i nutrienti citati precedentemente sottraendoli dall'acqua meccanicamente ok ?, non ci mette 2 secondi , ma mesi .... questo è la base dei sistemi come zeovit .... praticamente siamo un pò infingardi , facciamo credere ai batteri che gli vogliamo bene , ma poi li diamo in pasto allo schiumatoio ...
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fappio, perche darli in pasto allo schiumatoio quando sono alla base della catena alimentare ?
perche ti intestardisci con sto skimmer per togliere i batteri,lo skimmer serve per togliere organico e inorganico...che nel mio caso non so neanche cosa sia...
in un ecosistema dinamico se non ci sono variazioni particolari in ogni istante ci sono batteri che muoiono altri che si dividono in perfetto equilibrio....cioe' il numero dei batteri totali (ovvero l'intera popolazione) rimane stabile. in altre parole non esiste un inizio ed una fine.....a meno che cambiano le condizioni ,per es si riduce il nutrimento e la popolazione lentamente si sposta dalla fase stazionaria a quella in cui i batteri che muoiono superano quelli che proliferano e il numero totale tende a diminuire.
insomma perche toglierli sti batteri ?
nella visione classica della catena trofica e' sempre stato considerato che alla base del ciclo alimentare ci fossero i produttori autotrofi (per es il fitoplankton). In una visione piu’ moderna si tende ad inserire anche il batterioplankton a monte di questa catena. i batteri infatti metabolizzano la sostanza organica disciolta (DOM) e incamerano materiale inorganico (come x es nitrati e fosfati), e cosi “arricchiti” rappresentano loro stessi una fonte alimentare per eterotrofi superiori (es nanoflagellati) che a loro volta vengono predati dagli organismi costituenti il microzooplancton (ciliati, micrometazoi, dinoflagellati eterotrofi). Questi a loro volta possono venire predati dai consumatori di dimensioni maggiori (copepodi). Questo passo della catena trofica di fatto trasferisce energia dal cosidetto "microbial loop" alla catena trofica “classica”. Cioe’ in altre parole anche il batterioplankton con il suo metabolismo trasferisce l'energia contenuta nella sostanza organica disciolta (o inorganica) verso i livelli superiori della catena.
se poi consideriamo che il batterioplankton rappresenta anche una fonte alimentare eterotrofa per i coralli stessi la cosa si fa ancora piu' interessante.......