Scriptors, non è che hai un'Alternabthera reineckii "lilacina", che molto più difficile da coltivare rispetto alla varietà "roseifolia"?
La differenza esistente tra piante cosidette "rosse" e quelle verdi sta nei pigmenti accessori , cioè molecole che aiutano i pigmenti fotosintetici (la clorofilla "a") nella reazione di fotosintesi (in realtà nelle foglie esistono i fotosistemi, in cui c'è solo una molecola di clorofilla che è il centro di reazione e da 250 a 400 molecole di pigmenti antenna con funzione di captare la luce e convogliare l'energia al centro di reazione....). Questi pigmenti accessori sono presenti in tutte le piante (alghe comprese), ma in quantità ed in tipologie diverse. Solitamente le piante superiori posseggono come pigmenti accessori la clorofilla "b" ed i carotenoidi, che assorbono la luce a lunghezze d'onda diverse ed ampliano lo spettro fotosinteticamente attivo. Quest'ultimi sono i responsabili del colore giallo, arancione e rosso delle foglie (per fare un esempio anche il beta carotene, responsabile del colore arancione delle carote, è un carotenoide). Ora, un'altra funzione dei carotenoidi è anche quello di proteggere i tessuti fogliari e la clorofilla "a" da un eventuale eccesso di energia (come la troppa luce) che potrebbe innescare processi di fotossidazione, con liberazione di molecole di ossigeno altamente reattive e capaci di distruggere le cellule. Invece i carotenoidi proteggono le cellule assorbendo l'eccesso di energia in surplus ed è per questo che "colorano" le foglie di rosso: per proteggerle dalla troppa luce. Ed è anche per questo che le foglie si colorano di rosso solo se esposte a forte irradianza: con luce bassa non avrebbero senso di esistere. E ci sono specie che hanno la possibilità di mettere in campo notevoli quantità di carotenoidi (perchè evoluti in luoghi con forte luce) ed altre no.
Scusate come al solito la lungaggine del messaggio.......
