Il paguro è un Coenobita clypeatus, che vive in natura lungo le coste tropicali atlantiche (principalmente caraibiche). Nel suo ambiente naturale frequenta i mangrovieti, le spiagge e anche le boscaglie ad una certa distanza dal mare, sempre comunque all'asciutto, dal momento che in acqua questi crostacei affogano (resistono al massimo un'ora).
Sono robusti e molto longevi (anche 30 anni!) se ben tenuti. Necessitano di una conchiglia nuova una volta all'anno, o comunque quando quella vecchia è troppo stretta. Crescono molto lentamente, e prima della muta (anche molti mesi prima, fino a un anno!) cadono in una sorta di torpore, muovendosi poco e mangiando solo cibi ricchi di acqua e fibre (verdure, e frutta matura).
si possono allevare in un terrario munito di una capiente bacinella piena di acqua salmastra oppure in un acquaterrario vero e proprio, dove la parte terrestre sia sempre preponderante.
Mangiano di tutto: fiori, verdure, cadaveri, vermi, cavallette, pesce, gamberetti, frutta molto matura, ossi di seppi (fondamentali per il calcio), eccetera.
Il dimnorfismo sessuale è presente: la femmina ha sul secondo paio di zampe locomotorie, prima dell'attaccatura al corpo, due PORI (GONOPORI), assenti nel maschio. In natura le femmine rilasciano le larve in mare; non ho notizie di riproduzioni ottenute in cattività, ma non è detto che sia impossibile.
Ho comprato due esemplari l'anno scorso al Wild Italy Expo, pagandoli 10 euro l'uno.
In America sono i mini-pet più amati: sul sito del CRAB STREET JOURNAL si trovano migliaia di informazioni sulle specie e sul corretto allevamento.
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"Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza"
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