Questi consigli te li dò per esperienza diretta e confronto con altri acquariofili che hanno diverse tipologie di caridine, prendili come attendibili. Se ti prendi del tempo per approfondire è la miglior cosa che puoi fare
Prima ipotesi.. Se parli di pratino, rotala, higrophyla e cerchi acquari molto illuminati, è ovvio serve una fertilizzazione completa, che non si limita al profito (prevede anche ferro, potassio, magnesio, nitrati, fosfati, carbonio e altri elementi, più fondo fertile).
Diverso sarebbe se tu dicessi metto al massimo una pianta a crescita rapida, mentre le altre sono a lenta o media crescita. Le esigenze cambiano, ma anche in questo caso oltre il profito devi controllare gli NO3 e i PO4 che per le piante siano proporzionati. Può essere nel tempo incontri qualche carenza extra.
Terza situazione, caridinaio vero... muschi, qualche stelo semplice, anubias nana o petite o microsorum, qualche galleggiante. Fertilizzazione con solo potassio.
Una volta deciso tra una di queste tre scegli la specie di caridina adatta al tipo di fertilizzazione. Nei primi due casi devi saper gestire bene il lato delle piante, facendo i test periodici (per non avere troppo ferro o nitrati etc), se fertilizzi male può avere effetti collaterali. Se invece di scegliere fra tutte le caridine, parti da una specie semplice ti agevola molto e danno cmq soddisfazioni, cioè red cherry o japonica.
Sono tutte soluzioni fattibili, ma si deve partire da un po' di conoscenze.
Riguardo i lumen indicano il flusso luminoso visibile all'occhio umano, quindi è un parametro che da solo non ti dice cosa stai comprando. Quando hai scelto le piante decidi la luce accuratamente, guardando anche il consumo, il colore dei led etc
|