Sono d'accordo che per le nostre esigenze i normali test liquidi di buona qualità siano più che sufficienti, nei 12 anni per cui ho tenuto acquari sono bastati. Sentendo altri (grazie Punkettaro) che hanno riscontrato ad esempio difficoltà nella lettura dei test Sera per ferro e fosfati (almeno a basse concentrazioni) e visto che mi è venuto il pallino di provare a tenere specie più delicate, caridine di grado elevato (finora tutto ok) ed Otocinclus "Cocama" (spero dall'estate prossima) i quali almeno per quanto ho letto nessuno è riuscito a riprodurre con successo, non so se mi conviene aumentare la precisione dei test. Se devo accendere un mutuo per acquistare strumenti e reagenti certamente il gioco non vale la candela ma se costa "solo" 125 dollari e posso usare reagenti reperibili a buon mercato (compero regolarmente quelli della API su internet a costi simili a quelli delle comuni marche europee e contengono più del doppio dei reagenti 37ml) con una precisione di lettura maggiore allora magari un pensierino ce lo faccio. Ovviamente questo colorimetro è un prodotto di nicchia non molto diffuso ma è in giro da un paio di anni e non ho trovato recensioni negative, le poche che ci sono (su plantedtank e monsterfishkeepers -due megasiti acquariofili americani) sembrano buone...
Certo vale la massima che lo strumento migliore sia l'osservazione dei pesci nella vasca, similmente a quando si impara a pilotare l'aereo - se ti fissi troppo a guardare gli strumenti e non fuori dal vetro in genere finisce male... Però sugli aerei montano strumenti semre più precisi!
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