Probabilmente lo stato attuale della pianta è dovuta ad un rapporto non ottimale di nitrati e fosfati.
Calcola infatti che la Rotala macrandra è una delle specie più rognosette da coltivare, soprattutto se in un acquario molto piantumato, dove soffre la concorrenza di altre specie più veloci a crescere e meno esigenti.
Ritornando al rapporto NO3/PO4 , si è soliti tenerlo intorno a 10, ma per la macrandra tale rapporto deve essere più basso (anche 5), pena un ingiallimento e perdita delle foglie, partendo da quelle più vecchie (il fosforo infatti è un elemento mobile, capace di traslocare dalle foglie vecchie a quelle più giovani).
Calcola però che un eccesso di fosforo causa nella pianta un mancato assorbimento del ferro.
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