Provo a spiegarmi meglio io.
Vedila così: hai una vasca che dissipa tot energia al giorno.
Il riscaldatore (supponiamo sia sufficentemente dimensionato da farcela) la tiene a temperatura
costante.
Quanta energia consuma? La stessa che viene dissipata.
Cambiamo ora MARCA DI RISCALDATORE. Supponiamo che anche questo sia sufficentemente dimensionato da
mantenere la temperatura impostata. Quanta energia consuma? A parità di condizioni,
la stessa.
IMHO, tu consideri come "giornaliero" il consumo per portare la vasca da temperatura ambiente a (diciamo) 30 gradi. Quello è un consumo "una tantum". Quello che incide (e a cui mi riferisco) è il consumo
per mantenere la temperatura costante una volta raggiunta la temperatura voluta.
Il riscaldatore più "lento" a cedere il calore (ma si parla davvero di lentezze esasperanti e lontane dal caso pratico)
ci metterà sì più tempo del secondo a portare la vasca a temperatura (il primo giorno) ma
poi consumano uguale (se, ripeto, entrambi sufficentemente dimensionati da stare "al passo" con le perdite, diciamo, a braccio, 1 watt al litro circa per stare sicuri, a te con vasca coibentata basta meno).
PS: le differenze tra riscaldatori non stanno tanto nella "velocità" con cui cedono il calore (sono fatti degli stessi materiali e con la stessa forma, per cui è circa la stessa per tutti). Sono altre le caratteristiche che ti fanno scegliere una buona marca invece di una ciofeca: per esempio l'accuratezza, l'affidabilità, ecc.