Visualizza un messaggio singolo
Vecchio 13-11-2014, 11:39   #6
ade1983
Avannotto
 
L'avatar di ade1983
 
Registrato: Oct 2014
Città: vicenza
Acquariofilo: Dolce
Età : 42
Messaggi: 66
Foto: 0 Albums: 0
Post "Grazie" / "Mi Piace"
Grazie (Dati):
Grazie (Ricev.):
Mi piace (Dati):
Mi piace (Ricev.):
Mentioned: 0 Post(s)
Feedback 0/0%

Annunci Mercatino: 0
In acquario

"Nessun pesce fece sensazione (cito l'inizio dell'articolo di Geisler pubblicato nel 1972) come il Cardinalis la prima volta che fu importato. In Germania comparve per la prima volta nel 1958 e in Italia, aggiungo io, non molto dopo.Dai primi anni '60 ad oggi la popolarità di questa specie è stata indiscussa; si tratta in assoluto di uno dei pesci più apprezzati dagli acquariofili anche se qualche residua difficoltà di acclimatazione e la non facilissima riproduzione (quindi anche il prezzo un po' più alto rispetto al Neon) non lo pongono ai vertici nella classifica dei pesci più venduti. Un tale primato del resto, lo ricordo, spetta proprio al Paracheirodon, assai simile nell'aspetto.La vasca per i Cardinali deve tenere conto delle acque di origine del pesce (ancor oggi in buona parte catturato in natura, per le già ricordate difficoltà di riproduzione) che sono a durezza quasi completamente assente e con pH intorno a 5,5. La sua notevole adattabilità gli consente in verità di vivere bene anche con pH sino a 7,8 e durezza sino a 20°dGH, ma occorre prestare attenzione nella fase di acclimatazione. Sul piano pratico è necessario informarsi sull' origine dei nostri pesci che possiamo sistemare in acqua non trattata in alcun modo (di rubinetto) se vengono da allevamenti in cattività e che invece dobbiamo gradualmente ambientare, partendo da condizioni analoghe a quelle naturali se sono stati catturati in natura.Publico questo articolo per sfatare alcune convinzioni che girano per il forum
ade1983 non è in linea   Rispondi quotando
 
Page generated in 0,10496 seconds with 13 queries