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Originariamente inviata da malù
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Marz, ilQuarto...... purtroppo, non di rado, la passione si trasforma in "fissazione".... e l'obbiettivo iniziale si perde.
Come avete ben detto, i progetti, per avere un buon margine di riuscita, devono essere gestiti da qualche ente. A quel punto ben venga il coinvolgimento di acquariofili" privati".
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Vero Luca, verissimo.
Purtroppo però oggi mancano fondi per sanità ed istruzione.
Difficile anche per gli enti far qualcosa ed investire tempo e denaro. Idem per le Università.
Ancor di più se pensiamo alla situazione dei paesi in cui si fa il prelievo.
Ho visto qui in Italia chiudere molti incubatoi per l'allevamento e riproduzione di specie autoctone che avevano lo scopo di ripopolare fiumi e torrenti anche importanti.
In qualche caso ho però visto rivivere questi incubatoi grazie all'impegno temporale e finanziario di molti volontari.
Credo che in alcuni casi, il contributo di semplici appassionati possa supportare e riempire lacune che altrimenti rimarrebbero tali per mancanza di fondi o volontà di chi dovrebbe farlo.
In questo caso di tratta solo di dar una scintilla, cercando di pubblicizzare ed appoggiare quanto già esiste, dando la possibilità di vivere la nostra passione con una visione differente.