Quando dicevo inquinamento genetico non parlavo trasmissione all'uomo bensì di contaminazione di altre colture, di trasmissione ad insetti o batteri e nel terreno.
Ale so che i brevetti già ci sono da tempo, ma questo non vuol dire che sia praticamente ed eticamente corretta. Non la trovo una giustificazione.
In America non sanno neanche cosa mangino perchè non c'è alcuna legge che preveda una etichettatura di questi prodotti. Gli interessi e le pressione delle multinazionali hanno la loro efficacia.
Gli effetti negativi sono che è stato trovato materiale geneticamente modificato anche in colture che non lo erano. Che il DNA è estremamente resistente e resta nell'ambiente per diversi anni dove può essere recuperato da agenti patogeni che possono acquisire resistenze ad antibiotici o pesticidi nel caso delle piante. Stesso discorso per gli insetti.
Che si può andare incontro ad una perdita di biodiversità che è la più grande ricchezza che abbiamo sul nostro pianeta. E ce ne sarebbero anche altri.
Per quanto riguarda la ricerca scientifica sugli OGM per patologie farmaci e quant'altro credo che nessuno sia contrario. Il discorso è se introdurre tali specie in natura e lasciare che materiale genetico modificato in laboratorio sia liberato nell'ambiente.
I pesticidi si utilizzano ancora adesso. Gli OGM resistenti a malattie e insetti non hanno cambiato poi molto visto che in un modo o in un altro quest'ultimi hanno sviluppato delle resistenze.
Se poi vogliamo toccare anche il discorso fame nel mondo non ne usciamo più. Certo è che chi produce e brevetta questi transgeni non sta pensando alla fame nel mondo, ma alla fame del suo portagli che è già bello grasso tra l'altro.
E non vedo negli OGM nessuna soluzione ad un problema che se solo di volesse si potrebbe risolvere.
Il cotone bt non lo conosco, invece ho letto del mais bt. E non c'è nulla di confortante.
Poi ognuno è giusto che la pensi a modo suo e si faccia una sua opinione. Ci mancherebbe!
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