Un acquario per allevare e (magari fosse) riprodurre gli Otocinclus deve avere particolari caratteristiche.
Innanzitutto deve essere abbastanza capiente da ospitare un numeroso gruppo di esemplari, visto che in natura questa specie è fortemente gregaria. Secondo me bisognerebbe partire da un gruppo superiore a 10 e una vasca di almeno 80 litri. Un deciso e potente filtraggio (filtro esterno sovradimensionato), buona corrente e molto movimento dell’acqua. L'aeratore non serve.
Substrato di sabbia fine, ricoperta di vegetazione (ad esempio un tappeto di Echinodorus tenellus), con una o due grandi Echinodorus (amazonicus, cordifolius,….) ed un gruppo di piante a stelo in un angolo (Ceratophyllum demersum, visto che non richiede molta luce e CO2).Importanti anche cespugli di muschio. Piante galleggianti del genere Limnobium potrebbero risultare molto utili per attenuare la luce, visto che questi pesci non amano una forte illuminazione. In alternativa si potrebbe filtrare con torba. Comunque luce non eccessiva. E tanti nascondigli, utilizzando legni di torbiera.
I valori chimici dell’acqua dovrebbero essere da neutri ad acidi ( pH tra 6.2 a 7.2) , teneri (KH da 2 a 6) e non troppo caldi (T tra 20 e 26°C). In particolare, se si vuole simulare la stagione delle piogge, periodo in cui gli Otocinclus si riproducono, occorre cambiare i parametri fisico chimici gradualmente e con cadenza semestrale, con un aumento graduale della temperatura da 20 a 25 – 26°C, un intenerimento della durezza fino a 2°KH, un abbassamento del pH (diciamo intorno a 6.2 – 6.5) e un aumento della quantità (e della varietà) di cibo disponibile. Utile sarebbe a mio avviso anche un aumento della turbolenza dell’acqua, così da simulare l’arrivo delle piogge.
Riguardo al cibo, oltre a favorire la crescita algale in vasca, importante l’apporto costante di verdure (zucchine, spinaci, cavoli,…) appena sbollentate.
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