Dico anche la mia

Come sempre, quando si va a parlare di acquariofilia non ci si riferisce ad una scienza esatta. Altrimenti si chiamerebbe acquariologia (o meglio, acquarionomia).
I percorsi per arrivare ad un medesimo risultato (o allestimento) sono molteplici e, allo stesso tempo, un medesimo percorso può portare a mille diversi risultati.
I parametri sono tanti e non tutti sono controllabili.
La CO2 rientra tra questi parametri.
Le risposte possibili sul perché utilizzarla possono essere decine e decine. Lo stesso dicasi però sui motivi per non utilizzarla.
La decisione finale scaturisce dal soppesare i pro ed i contro.
Quali sono i valori dell’acqua che voglio avere in vasca? Quale il KH e quale il pH?
Che tipologia di piante ci sono? Acquatiche “vere”? Palustri?
Quante specie vegetali ci sono? Quanto volume occupano in vasca?
Che pesci ho?
Che protocollo di fertilizzazione utilizzo?
Che luce ho?
Utilizzo torba?
Etc., etc., …
Discorso CO2 necessaria per le piante in acquario.
Qui sono pienamente d’accordo sull'utilizzo di un impianto di CO2
se ci sono le condizioni e soprattuto le necessità.
iniziamo dal dire che
NON TUTTE le piante possono reperire il Carbonio dai carbonati. Questo è una capacità che hanno soprattutto le piante acquatiche “vere”, come ad esempio Ceratophyllum, Vallisneria, Egeria, Myriophyllum (non tutte), Potamogeton, etc.
Ma altre specie, come Echinodorus, Cryptocoryne, Anubias, Ludwigia, Lobelia, Hygrophila e molte tra felci e muschi non riescono ad assorbire carbonio se non attraverso la CO2.
Cosicché, in un acquario ricco di tante specie, in gran quantità e con bassi tassi di CO2 disciolta, si assiste ad una competizione per il sequestro nei tessuti vegetali di questo gas. Se questo avviene (per entrare nel “tecnico” vi invito a visitare
questo topic) in acqua tenera, si assiste ad un crollo del KH. Se avviene in acqua dura si può assistere alla decalcificazione biogena. Stesso discorso se ci sono in vasca specie che assorbono carbonio anche dai carbonati: il KH scende e bisogna in qualche modo reintegrarlo.
A questo si può anche ovviare con cambi più frequenti, se le piante sono semplici e poco esigenti.
Oppure con un impianto di CO2 se abbiamo molte piante e/o esigenti e/o tutte a rapida crescita e/o vogliamo un acquario “olandese” o un plantacquario.
Ovviamente in tal caso dovremmo fare attenzione anche alla quantità e qualità di luce e al protocollo di fertilizzazione.
Discorso CO2 solo per acidificare.
Qui sono meno d’accordo, perché le alternative ci sono. La torba su tutte. Ma anche foglie ricche di acidi umici. Un problema potrebbe risultare che, con la torba o le foglie, l’acqua ambrata potrebbe creare qualche carenza di luce alle piante presenti in vasca. Si può ovviare con una luce più intensa o con piante poco esigenti.
Un altro problema (sopratutto per i neofiti) è la gestione di torba e foglie varie, in quanto un loro abuso può portare a gravi scompensi (eccesso di sostanze organiche su tutte).
Ovviamente se io voglio ricreare un ambiente di acque scure, il capitolo piante risulta essere in secondo piano, visto che in tali ambienti la componente vegetale sommersa è veramente minima (in acqua nere i nutrienti presenti in acqua sono pressoché nulli).
In definitiva, l’utilizzo della CO2 va ponderato attentamente in base alla tipologia di acquario che vogliamo utilizzare. Ci sono bellissimi allestimenti realizzati senza CO2 ed altri che non possono prescindere dal suo utilizzo. Quindi utilizzare la CO2 non significa non fare buona acquariofilia. Significa solo scegliere un percorso diverso.
Io ho utilizzato spesso impianti di CO2 per molti dei miei allestimenti, anche se attualmente, su 9 acquari (escludendo quello marino), nessuno possiede un impianto, perché è stato ritenuto superfluo e perchè negli ultimi anni ho deciso di attuare un acquariofilia ecologicamente (ed economicamente) più consapevole e vantaggiosa. Ma non per questo più giusta in senso assoluto.
Il mio consiglio, per un neofita, è quello di iniziare ad allestire il primo acquario evitando, se possibile, l’impianto di CO2. Ma solo perché in tal modo i margini di errore sono minori, le spese economiche ridotte e si riesce a gestire (e capire) meglio il sistema acquario, le sue leggi e le sue potenzialità
---------------------------------------
EDIT: mancava il link del topic sulla CO2 e KH.