pacman
Concordo in modo assoluto con quanto dice Michele, solo un piccolo consiglio: pochi topi (che sono comunque prede occasionali anche in natura) e molti grossi insetti come ad esempio le Blaptica dubia- Scarafaggio argentino, facilmente allevabile e al limite qualche pesce (morto) agitato con la pinzetta. Ad alcuni allevatori piace l'idea di fornire enormi prede che verranno comunque faticosamente inghiottite e digerite ma, lo dico per esperienza, meglio 3 o 4 grossi scarafaggi piuttosto di un topo adulto o un giovane ratto. La digestione è più agevole e la presenza di chitina è più salutare per l'apparato digerente. I mammiferi rischiano di essere prede troppo ricche che espongono questi animali al rischio di obesità. D'accordisssimo con Michele anche sulla frequenza dei pasti. E' salutare anche un leggero abbassamento di t°, con conseguente digiuno, per un mese all'anno.
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D'aacordo con Michele anche per la pulizia che deve essere costante. In ambienti con carica batterica elevata possono essere colpiti da molti disturbi cutanei, viceversa in ambiente pulito sono animali robusti e di poche pretese.
Ultima modifica di sergio mezzadri; 16-10-2011 alle ore 19:28.
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