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Nitriti, nitrati e cambi parziali d'acqua
Mi piacerebbe sapere quali sono i valori di No2 ed No3 che avete in vasca e quando cambiate l'acqua e di quanto. Mi spiego meglio: ritengo troppo generalizzante dire "l'acqua si cambia per il 30% ogni 2 settimane" o cose del genere in quanto ogni acquario e quindi ogni filtro e quindi ogni colonia batterica che lo popola, ha capacità e risultati differenti nel ciclo dell'azoto. Ne consegue che l'accumulo di nitrati potrebbe essere più o meno veloce di vasca in vasca.
Detto ciò, c'è qualcuno di voi che ha "misurato" qual'è la velocità di accumulo di nitrati della propria/proprie vasca/vasche? Oggi, il valore di nitrati della mia vasca è 12,5 mg/l e nitriti = 0. Ho effettuato l'ultimo cambio d'acqua 2 sett. fa. E' il caso di rifarlo o è inutile così di frequente? I nitrati servono anche alla crescita delle piante (per chi ce le ha) e alla proliferazione delle alghe (per chi le vuole). P.S. x chi dirige la baracca: spero di non aver duplicato qualche precedente discussione sull'argomento. Non ho, preventivamente, usato la funzione "cerca" #12 . |
macguy, come hai detto la gestione dell'aquario è individuale , i cambi servono per tenere bassi gli no3 e i po4 che sono tra le prime cause della proliferazione algale , i no2 , quelli li elimina il filtro , devono essere il meno possibili perchè altamente tossici a differenza dei no3 molto più tollerati . l'accumulo degli inquinanti in vasca dipende , dalla quantità dei cambi , dalla qualità dell'acqua usata , dalla proporzione litraggio pesci , dalla quantità di piante e dal suo stato di salute , dalla quantità di luce e dallo stato generale di pulizia e metodo complessivo di gestione .... i cambi fatti periodicamente servono a PREVENIRE l'accumulo di inquinanti , es: se tu avessi un acquario di 100l netti , avresti 1250mg di no3 ,se facessi un cambio d'acqua ad osmosi del 20%toglieresti circa 250mg e dunque passeresti da 12,5mgl a 10....come vedi un cambio del 20%non è che toglie questo grade inquinamento. e siamo già ad un cambio abbastanza massiccio , ..,.le piante crescono anche con valori nettamente più bassi , e per farle crescere servono molti altri elementi , come la luce ,e se ne da sempre poca ed alcuni nutrienti che tendono sempre a scrseggiare , l'abilità di un acquariofilo è proprio quella di trovare e mantenere l'equilibrio nella propria vasca
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in realtà i cambi servono ad eliminare le sostanze che non possono essere eliminate dal filtro (proteine, ormoni inibenti, ecc non rilevabili dai test acquariofili) e non tanto per mantenere bassi i livelli di no3 e po4, che in un acquario ben avviato sarebbero sempre prossimi allo zero; con il vs. ragionamento , in vasche molto piantumate dove addirittura si aggiungono i suddetti elementi , non bisognerebbe cambiare mai l'acqua..... ;-)
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esox, sono d'accordo , però lui ha fatto una domanda specifica ....sul fatto di inserire no3 e po4 per fertilizzare le piante , secondo me basterebbe aggiungere qualche pesciolino , no?
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la risposta appunto è no ecc ecc.... Quote:
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esox, ho capito ...comunque anche io metto in relazione cambi no3 , ti faccio una domanda : se in un acquario da 300l popolato da 4 piccoli pesci e ben piantumato , dove i valori restano bassissimi senza nessun cambio d'acqua , per gestire il discorso ormoni e inibenti , ( che sinceramente non so come fanno a trovarsi li ,la proteina è un composto azotato e di conseguenza verra tramutato in no3dal filtro) quanti cambi approssimativi saranno indispensabili?
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In realtà non intendevo dire che volevo inserire no3 per nutrire le piante. Anzi. Il ragionamento che fa esox, però, mi sembra corretto. La mia visione si limitava agli no3, per cui, ad equilibrio pesci_sostanzeazotate_filtro_piante raggiunto, in teoria, i cambi non sarebbero stati necessari. Non consideravo, però, anzi non conoscevo, il problema di proteine, ormoni.....
Mi interessa saperne, esox. Puoi spiegarmi meglio? |
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nel caso da te citato con tante piante io farei il 25% ogni 15gg, ma anche il 10/15% settimanale andrebbe più che bene.. Quote:
i cambi sono alla base del benessere dei pesci e delle piante.. ;-) |
Di solito su articoli o libri dedicati all'acquariofilia quando si affronta il capitolo della "chimica" in acquario ci si limita a cenni piuttosto brevi sul ciclo dell'azoto.
Tutti sappiamo quindi che le sostanze di scarto presenti in acqua vengono decomposte grazie all'aiuto di batteri aerobi, che producono prima ammonio/ammoniaca, quindi nitriti e infine nitrati (anche le proteine vengono decomposte prima in amminoacidi e quindi in ammonio rientrando poi nel ciclo). I nitrati che si accumulano in acquario vengono solo parzialmente metabolizzati dalle piante superiori e inferiori (alghe) presenti in vasca. Un residuo di nitrati tenderà quindi sempre ad accumularsi, in quanto difficilmente nei nostri acquari riusciranno a crearsi le condizioni per una colonizzazione sufficiente da parte di batteri anaerobi, in grado di completare il ciclo dell'azoto (esistono anche i filtri denitratori, ma questo è un discorso che meriterebbe un altro post). I testi "sacri" dell'acquariofilia quindi giustificano la necessità dei cambi d'acqua parziali a causa di questo accumulo di nitrati, ma anche dei fosfati. E' necessario infatti evitare che i fosfati siano presenti in alte concentrazioni, in quanto impediscono l'utilizzo di sostanze come ferro e zinco da parte delle piante superiori (ciò comincia ad avvenire quando i fosfati superano gli 0,5 mg/l). Qualche volta oltre ai nitrati e ai fosfati, che sono oggetto di ampie disquisizioni, vengono citate anche "altre sostanze", la cui concentrazione verrebbe diluita grazie ai cambi parziali. Comunque, indipendentemente dal livello di approfondimento e da quanto ci si voglia addentrare nei meandri della chimica, è assodato ed universalmente accettato dagli acquariofili che sono necessari cambi parziali di acqua più o meno ravvicinati e più o meno cospicui perché l'ecosistema acquario possa sopravvire. Questo è l'importante. Poi ovviamente ognuno, se gli va, è libero di approfondire, ma si rischia di sconfinare in altre "discipline". |
Certo, non fa una grinza ciò che dici, anche se non concordo con la "ravvicinatezza" e "cospicuità" dei cambi. Per meglio dire, a parte che i due termini non QUANTIFICANO, troppi cambi o troppo cambio, non sono il massimo per una vasca. Ecco perchè insisto col dire che ogni vasca ha una storia a se e il proprietario dovrebbe riuscire a trovare un equilibrio, cosicchè ci può essere chi cambia il 25% ogni settimana e chi ogni 4. Quindi l'obiettivo del topic è sapere se c'è qualcuno che ha fatto le mie stesse valutazioni e come ha "trovato" l'equilibrio.
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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