AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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nvokbetsi87 24-06-2011 13:13

l'acquariofilia...rispetta l'ambiente????
 
Saluti a tutti!
Ho deciso di pubblicare questo thread perche mi stà molto a cuore l'argomento,
e vorrei sondare tra noi appassionati le opinioni,le idee e fare uno "status" della nostra passione oggi,e del suo impatto sull'ambiente
(dalla pesca,al commercio,all'utilizzo di tecnologie piu o meno pulite,i metodi di gestione della vasca,i prodotti di consumo,gli alimenti etc.....)

Facciamo così: butto là qualche spunto e aspetto un vostro giudizio,una vostra opinione o un idea per cambiare il sistema.

:-))

si parte!

-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?


-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???

-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)

-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?

-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?

-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

Gli spunti sarebbero quasi illimitati...#17 e se ne possono trovare continuamente di nuovi e sviluppare meglio quelli esistenti ma per questo...servite voi ragazzi!-35

Rispondete numerosi,dite qualsiasi vogliate,la vostra partecipazione è fondamentale-35
Vi aspetto numerosi

Saluti-28
Nicola

Kj822001 24-06-2011 14:07

Bè secondo me NO.
prendi un animale dal suo luogo d'origine e lo metti in luogo che per quanto grande è sempre molto più piccolo di dove vive. Oltretutto ha sempre un fattore di paura dovuto al fatto che ci sono cose che non sa capire cosa siano che gli girano continuamente attorno (noi). Poi si può adattare e vivere comunque bene.

CILIARIS 24-06-2011 16:58

Modificato da algranati

ALGRANATI 24-06-2011 17:05

Paolo, è un topic come un'altro, non mi sembra di doverlo deridere appena aperto ;-)

Wurdy 24-06-2011 17:11

nvokbetsi87 questo è il forum dell'acquariofilia consapevole, si cerca di diffondere il concetto di integrare il nostro hobby sia con il rispetto massimo possibile per l'ambiente dal quale si prelevano gli esseri viventi che alleviamo, sia con il rispetto delle esigenze per una esistenza dignitosa in cattività dentro le nostre vasche. ;-)

giangi1970 24-06-2011 17:20

nvindj 830....ma che cacchio di nik.....:-D:-D:-D
Scherzo......
Domanda difficilissima......
Fa' bene la Gattara che da da mangiare a gatti ma li lascia "selvaggi" o "l'amante degli animali" con 10 gatti 6 cani 5 pappagalli chiusi in un appartamento(se gli va bene con giardino) ma che li ama come i figli??
Chi puo' dirlo....dipende da come ti poni...

giangi1970 24-06-2011 17:41

piu' nello specifico....

-I pesci?!?!?!?!? quanto ci state attenti a cosa è,da dove proviene,se pescato o allevato e se pescato,chi lo ha fatto e come è arrivato qui in Italia?


-Metodi di pesca?!?!?!cianuro,pesca con tossine vegetali,profondità di pesca e decompressione???


Perche' pensi che realmente il negoziante o il grossista lo sappiano??
Loro,ma e' normale parliamo di soldi e profitti,chi gli garantisce la fornitura a minor costo ma con maggior rendimento=poche morie e pesci sani...

-Biotopi di origine?!sviluppo della vasca SOLO in funzione degli abitanti con le caratteristiche tipiche dei luoghi di cattura o di origine(non intendo solo i valori kh,gh,ec,orp, etc ma anche quelli piu "scontati" come variazioni di T° durante l'anno,fotoperiodo e variazioni stagionali,idrodinamismo,altezza colonna acqua,presenza di specie vegetali e tipo,caratteristiche dei fondali etc..)

Sarebbe bello e auspicabile...ma praticamente impossibile...
Troppe variabili troppi fattori.....senza tener conto che ricreare un ambiante narurale nelle nostre vasche e' impossibile...

-Il trasporto?i metodi di acclimatazione?da esportatore a stabulatore,a grossista,a commerciante?
Vale il discorso di prima.....

-Tecnologie?farmaci chimici o farmacopea naturale?gestione di vasca con integrazioni naturali(miracle mud,refugium,TAS,phytoreattori,etc..)o con integrazioni da prodotti commerciali?

scusami....questa non l'ho capita.....

-Prodotti comerciali "eco-friendly"?!

Per acquariologia....mai visti...se mi parli di basso consumo...si...ma eco-friendly plastica titanio e i materiali che al 99% vengono usati per gli accessori per acquari non hanno niente o molto poco...

diny1983 24-06-2011 19:50

Questo è un tasto molto dolente. Partiamo dai pesci: a parte poche specie ( amphiprion ocellaris fra tutti) non sono riproducibili in cattività, ne va che essi verrano catturati. Vedere nei negozi come spesso accade zebrasoma flavescens a 35 euro mi fa stare male per i motivi che ben avete intuito (e a bergamo la maggioranza dei negozi fa dei prezzi del genere). Spesso poi una grandissima parte arriva malata o comunque muore nel viaggio di trasporto. Purtroppo. è anche per questo che nelle mie vasche metto pochi pesci e molti coralli. I coralli: i duri si allevano.(anche i molli e lps). Compro solo duri allevati e non wild, si certo si possono prendere senza problemi wild "tanto hanno il cites" si dice...beh a me non me ne frega nulla che abbiano il cites perchè vengono presi in natura e io non ci sto. No per Dio non andrò a strappare coralli che vivono in un mare meraviglioso per vederli nel mio salotto di fianco alla playstation ( ovviamente non ho l'acquario di fianco alla play...). E le rocce vive? Ve le siete scordate? Purtroppo servono di brutto per noi... (se avete un dsb no ma anche li la sabbia è corallina e infondo è solo roccia triturata dalla forza del mare). Questo porterebbe a dire che siamo dei "mostri"...ma non è proprio così. Il cites è qualcosa di serio e penso che tutto sia ben organizzato e normato ( è tutto per così dire "sostenibile"), quindi mi fido molto delle autorità. Le mie conclusioni: se dovessi consigliare al mondo intero cosa fare direi: pochi pesci (riproducibili in cattività), coralli a iosa (sempre e solo allevati), zero sabbia (tanto io non la uso nemmeno), rocce vive (punto dolente su cui però non posso che dire, servono, a meno anche in questo caso di sostituirle con rocce diverse e che vengano maturate con poche rocce vive di qualità...ma sappiamo bene che non è lo stesso). Dato che sono logorroico scrivo l'ultima cosa che interessa gli abitanti che le commerciano: spesso sono popolazioni molto povere che vedono anche in questa attività una fonte del loro reddito (guardate gli mbuma del Malawi). Se tutto fosse in regola e ben normato come detto non ci sarebbero problemi di sorta. Grazie a presto amici acquariofili.

4divpz 24-06-2011 20:02

Quote:

Originariamente inviata da diny1983 (Messaggio 1060976660)
Questo è un tasto molto dolente. Partiamo dai pesci: a parte poche specie ( amphiprion ocellaris fra tutti) non sono riproducibili in cattività, ne va che essi verrano catturati. Vedere nei negozi come spesso accade zebrasoma flavescens a 35 euro mi fa stare male per i motivi che ben avete intuito (e a bergamo la maggioranza dei negozi fa dei prezzi del genere). Spesso poi una grandissima parte arriva malata o comunque muore nel viaggio di trasporto. Purtroppo. è anche per questo che nelle mie vasche metto pochi pesci e molti coralli. I coralli: i duri si allevano.(anche i molli e lps). Compro solo duri allevati e non wild, si certo si possono prendere senza problemi wild "tanto hanno il cites" si dice...beh a me non me ne frega nulla che abbiano il cites perchè vengono presi in natura e io non ci sto. No per Dio non andrò a strappare coralli che vivono in un mare meraviglioso per vederli nel mio salotto di fianco alla playstation ( ovviamente non ho l'acquario di fianco alla play...). E le rocce vive? Ve le siete scordate? Purtroppo servono di brutto per noi... (se avete un dsb no ma anche li la sabbia è corallina e infondo è solo roccia triturata dalla forza del mare). Questo porterebbe a dire che siamo dei "mostri"...ma non è proprio così. Il cites è qualcosa di serio e penso che tutto sia ben organizzato e normato ( è tutto per così dire "sostenibile"), quindi mi fido molto delle autorità. Le mie conclusioni: se dovessi consigliare al mondo intero cosa fare direi: pochi pesci (riproducibili in cattività), coralli a iosa (sempre e solo allevati), zero sabbia (tanto io non la uso nemmeno), rocce vive (punto dolente su cui però non posso che dire, servono, a meno anche in questo caso di sostituirle con rocce diverse e che vengano maturate con poche rocce vive di qualità...ma sappiamo bene che non è lo stesso). Dato che sono logorroico scrivo l'ultima cosa che interessa gli abitanti che le commerciano: spesso sono popolazioni molto povere che vedono anche in questa attività una fonte del loro reddito (guardate gli mbuma del Malawi). Se tutto fosse in regola e ben normato come detto non ci sarebbero problemi di sorta. Grazie a presto amici acquariofili.

In effetti hai ragione solo coralli e pesci di riproduzione e non prelevati in natura cosi si salvaguardia la fauna naturale.....
per le roccie anche per me si sta rovinando la fauna però spero sia gestito tutto con criterio;-)

Mazzoli Andrea 24-06-2011 20:16

secondo me la risposta è no,o perchè tante volte non rispettiamo le esigenze degli animali(come dice giangi sia nel bene che nel male,perchè comunque troppo bene è un grosso male...)
sia perchè già dal momento che "qualcosa" viene prelevato dalla natura x finire in una vasca è "innaturale"poi,oh,cerchiamo di essere sempre più "consapevoli"possibile,ma quanti di noi,davanti a qualcosa che gli piace,oggettivamente,almeno una volta,non se ne sono fregati dell'etica???-28d#


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