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RAPPORTO REDFIELD e limitazioni
R/R e il rapporto con il quale i batteri (e molto probabimente anche i coralli) assimilano carbonio nitrati e fosfati per poter scindere la cellula e moltiplicarsi.
Il rapporto è questo C:106 N:16 P:1 quindi da qui si cerca di mantenerli il piu possibile in rapporto sia misurandoli con test il piu attendibili possiibile per non creare limitazioni. dato che il carbonio e sicuramente abbbondante nelle nostre vasche le limitazioni di solito sono date dalla carenza di P che blocca anche l'assimilazione di N, questa limitazione è data dalla velocita di prolificazione dei batteri eterotrofi i quali usano una fonte di carbonio cmplesse (acetato) per riprodursi, mentre gli autotrofi piu lenti usano una come fonte di carbonio la co2 molto meno frequente qundi è la limitazione da N i coralli stessati da queste limitazioni sono piu soggetti ad infezioni esposti a turbellarie e disturbati dalla forte illuminazine avete altre informazioni? vediamo se esce qualcosa di interessante ;-) |
Quote:
dunque il collasso delle mie acro èpossibile che sia dovuto al sovredosaggio di fruttosia?? -05 azz #23 |
sta roba interessa a pochi :-D :-D
a chi gli va di farsi un abbuffata :-)) La maggior parte dei procarioti richiede un composto organico come fonte di carbonio. Gli studi nutrizionali hanno mostrato che molti batteri possono assorbire diversi composti dì carbonio organico e li usano per sintetizzare nuovo materiale cellulare..... Aminoacidi, acidi grassi, acidi organici, zuccheri, basi di azoto organico, composti aromatici e tanti altri composti organici vengono usati dai batteri. Dopo il carbonio, l'elemento più abbondante nella cellula è l'azoto. Una tipica cellula batterica è costituita dal 12 al 15 percento di azoto (in peso secco) e l'azoto è il principale costituente delle proteine e degli acidi nucleici. L'azoto è presente anche nel complesso polisaccaridico peptidoglicano, che costituisce lo strato rigido della parete cellulare della maggior parte dei batteri . L'azoto può essere trovato in natura in forma organica e inorganica. Come principale costituente di aminoacidi e basi azotate, l'azoto è disponibile per gli organismi come azoto organico proveniente dalla degradazione e mineralizzazione degli organismi morti. Tuttavia, la maggior parte dell'azoto disponibile in natura è presente In forma inorganica, come ammoniaca (NH3) o nitrato (NO3‑). La maggior parte dei batteri è capace di usare ammoniaca come unica fonte di azoto e molti possono anche usare nitrati. il 60% circa dell azoto è formato dall ammoniaca,il 35% da azoto organico e il 5 % da nitriti e nitrati. Il fosforo si trova in natura sotto forma di fosfato organico ed inorganico, ed è usato dalla cellula principalmente come componente degli acidi nucleici e dei fosfolipidi. La maggior parte dei microrganismi utilizza il fosfato inorganico (P043‑) per la crescita. Il fosfato organico si trova molto spesso in natura, comunque, e può essere utilizzato grazie all'azione di enzimi cellulari chiamati fosfatasi, che idrolizzano l'estere del fosfato organico, rilasciando fosfato inorganico libero. il fosforo si trova nei liquami sotto forma di ortofosfati per il 40-50 % circa. ...secondo me i coralli sono molto simili ai batteri per come utilizzano C P N...... ma la cosa diventa complessa se si cerca di analizzare i vari squilibri dell r/r perche le variabili sono miliardi. basta pensare che normalmente la velocità di riproduzione degli autotrofi è dalle 3 alle 5 volte piu veloce degli eterotrofi e una battere puo effettuare una divisione cellulare anche in 20 minuti di vita. la cosa mi fa pensare che un ecosistema è composto almeno dall 80 % di nitrificanti... #24 |
Io seguirò il topic con molto interesse ma rimango sempre molto dubbioso sul COME CONTROLLARE il r/r e il COME MISURARE l'N e il P direttamente, visto che noi misuriamo PO4, NO2 e NO3... #24
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SamuaL, chiaramente è molto difficile misurare questo rapporto, ci si deve armare di test affidabilissimi per quello che si può poi ci sarebbe il discorso degli organici e inorganici e qui c'è poco da fare manchera sempre qualche dato, secondo me possiamo tutelarci tenendo sotto controllo i nutrienti no3 e po4 e se si nota che uno dei due fatica e scendere mentre l'altro e a zero sicuramente qualcosa non funzione nell'assimilazione
spesso vedo post con utenti che lamentano nitrati alti che non scendono e molto probabilmente potrebbe essere imputabile anche ad un errato r/r e le strade sono due o si abbassani i nitrati con i cambi oppure se aspettiamo che il sistema li assimili dobbiamo prima ristabilire il r/r maggiore problema si ha quando si lavora con valori bassi dove il rischio e perdere coralli e qui secondo me si deve trovare una strada piu veloce e drastica per ristabilire il r/r |
Bella discussione #25
Ma nel caso di PO4 a 0 e NO3 alti...come si ristabilisce r/r? aggiungendo una fonte di carbonio? o addirittura aumentando il fosfato? #24 PS: con lo stesso R/R crescono anche le diatomee...basta inserire nel rapporto il silicio C:Si:N:P = 106:15:16:1 quindi occhio agli impianti d'osmosi... ;-) |
G@BE, teoricamente si potrebbe anche aggiungere fosfato #36# o quantomeno se ha delle resine di toglierle immediatamente ;-)
interessante anche il rapporto del silicio quindi sicuramente anche le diatomeee assimilano con questo rapporto |
Io di chimica non capisco proprio niente, ma se ho inteso bene in vasche di sps dovremmo avere i fosfati intorno al 0.01/0.03 e quindi i nitrati a 0.16/0.48.. E' giusta questa cosa?
madmaxreef, potresti spiegare cosa faresti nel caso che hai citato prima? ------------- maggiore problema si ha quando si lavora con valori bassi dove il rischio e perdere coralli e qui secondo me si deve trovare una strada piu veloce e drastica per ristabilire il r/r ------------- |
si però se aumento il fosfato vado solo a ristabilire l'rr ma poi ho un'altro grosso problema...ricordiamoci che po4 oltre lo 0,1 bloccano la calcificazione dello scheletro....quindi avrò prolificazione di batteri senza crescita dei coralli.
Si le diatomee crescono secondo lo stesso rapporto ed anche molte alghe sia marine che d'acqua dolce, anche le piante acquatiche crescono con lo stesso rapporto che in molti casi si riduce al solo N:P 16:1. Molte alghe a ciuffo inseriscono nel rapporto il ferro, anzichè il silicio, e così via... Nell'acqua di osmosi, quando la conducibilità è superiore 5microS, c'è sicuramente presenza di silicati...ed il TDS può continuare ad essere 000 |
sposto in Approfondimenti......Ogni OFF TOPIC sarà cancellato senza preavviso ;-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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