AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino (http://www.acquariofilia.biz/forum.php)
-   Piante, alghe e fertilizzazione (http://www.acquariofilia.biz/forumdisplay.php?f=108)
-   -   Il fondo a granulometria variabile, il filtro principale (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=106675)

Paolo Piccinelli 19-11-2007 11:29

Il fondo a granulometria variabile, il filtro principale
 
Ciao a tutti!!

con questo post vorrei avviare un dibattito che ha a che fare con la proliferazione algale in quanto tenta di eliminarne i presupposti.

Sto per realizzare, in una vascona da 600 litri, un piccolo "ecosistema" quanto più possibile autosufficiente (in modo da ridurre drasticamente le manutenzioni).

In particolare mi vorrei concentrare sul fondo: lo vorrei realizzare piuttosto alto, tra i 9 e i 14 cm, con questa composizione:

6-8 cm di lapillo lavico misto terriccio fertile, granulometria fra i 5 e i 20 mm, con sopra terra allofana (granulometria 2-4mm) per altri 3-6 cm.

Il lapillo, molto poroso e ricco di minerali, dovrebbe avere la doppia funzione di fertilizzante a lento rilascio (in modo da limitare la fertilizzazione liquida) e da supporto batterico (assimilabile a circa 50 litri di cannolicchi). Curando la stratigrafia, oltre che la grana, in profondità si dovrebbero ricreare anche i presupposti per la denitrificazione (dopo diversi mesi di maturazione)... a tal proposito miscelerò col lapillo anche 15 litri di terriccio "stagionato" in una vasca precedente.
Ah, il fondo sarà rimestato "naturalmente" e di continuo inserendo qualche centinaio di lumachine del genere melanoides tubercolata.

Sono curioso di avere le voste impressioni in merito, soprattutto sotto il profilo della degradazione dei residui organici in modo da sottrarli ad alghe e (ciano)batteri indesiderati.

Linneo 20-11-2007 10:44

Ciao Paolo

C'è un motivo particolare perché tu voglia realizzare un fondo tanto alto?

Considera ad esempio che ai fini del processo di nitrificazione, in genere, hanno importanza solo i primi 2 cm di strato superficiale quando di granulometria non inferiore ai 3-4 mm.

Hai letto il mio articolo "Il ruolo dei decompositori in acquario?".

Paolo Piccinelli 20-11-2007 11:50

Linneo, l'ho letto e ne voglio fare tesoro... il punto è che io voglio DENITRIFICARE... vorrei riuscire a creare sacche anaerobiche (non anossiche) all'interno delle cavità del lapillo, quindi ho bisogno di concentrazioni di ossigeno prossime a zero.

Ho avuto un'esperienza molto gratificante con i cannolicchi porosi: utilizzandone un certo numero con un flusso lento, ho notato che parte dei nitrati viene convertita in azoto molecolare, chiudendo il ciclo (articolo pubblicato qui su AP in primavera).

So che la percentuale sarebbe comunque inferiore al 40%... ma permetterebbe di diradare notevolmente i cambi parziali ;-)

Linneo 20-11-2007 12:21

Ok! Ho capito.

Ti avevo chiesto se avevi letto l'articolo solo per non ripetere inutilmente certe cose... Però, ed ovviamente, se qualche utente desidera spiegazioni... possiamo volentieri dargliele.

Il tuo ragionamento non fa una grinza se noi dovessimo effettuare i cambi parziali solo ed esclusivamente per eliminare nitrati... Però, come credo che tu sappia bene, c'è molto di più che azoto inorganico in una vasca.

Ad esempio, le tossine derivanti dal metabolismo batterico, quelle vanno smaltite perché si accumulano costantemente. Ma ovviamente il discorso sarebbe lunghissimo... Avrei persino difficoltà nel decidere da che parte cominciare...

Io preferisco fondi meno alti. In genere sono meno problematici. Ho visto parecchie persone dover disfare la vasca proprio a causa dell'eccessiva altezza del fondo.

Però, immagino tu abbia fatto delle prove pilota su vasche più piccole con buoni risultati...

Paolo Piccinelli 20-11-2007 12:30

Ti spiego:

il 60% del fondo sarebbe di lapillo lavico a grana grossa (15-20mm) quindi estremamente permeabile per diffusione. Per limitare il mescolamento con gli strati superficiali voglio mescolarlo a terriccio fertile JBL, che ha una granulometria inferiore al millimetro e si esaurisce in 6 mesi. In questo lasso di tempo le radici delle numerosissime piante dovrebbero consolidare la stratigrafia ed insinuarsi fra i ciottoli di lapillo al posto del terriccio (sempre nella mia teoria, si intende)

Cioè, in pratica, il fondo nel suo complesso sarà permeabile, ma i pori del lapillo dovrebbero diventare "oasi anaerobiche" per i denitrificanti.
Inoltre, lo strato superficiale di 4 cm sarà abilmente e continuamente rimestato da una bella pattuglia di melanoides tubercolata... esserini che bazzicano nei primi cm di profondità e si nutrono di un pò di tutto.

L'abbondantissima biomassa farà il resto, tenendo conto che voglio inserire oltre un centinaio di piante a fronte di una trentina di oto, due coppie di ciclidi nani e qualche decina di crostacei.

Per ora l'unico problema che ho nelle vasche "piccole" (210 e 230 litri) è costituito dai fosfati... magari un pò di ceratophyllum o una mangrovia ce li infilo di straforo ;-)

Linneo 21-11-2007 11:39

Così direi che la cosa può funzionare.

Qualcosa del genere l'ho sperimentato in piccolo senza avere problemi e dunque credo che tu possa partire con una certa tranquillità.

Paolo Piccinelli 21-11-2007 11:45

Grazie della consulenza... se ho dubbi ti disturberò ancora ;-)


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:23.

Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) - vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl

Page generated in 0,10506 seconds with 13 queries