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SamuaL 30-11-2009 20:06

Borneman - Un pò di anatomia...
 
Ciao a tutti!
Era un pò che volevo farlo .. ho trovato sempre molto interessante il modo in cui Borneman descrive l'anatomia e le parti che compongono il polipo corallino nel suo libro "Aquarium Corals". Sicuramente esistono tanti altri articoli in cui se ne parla ma sono convinto che Borneman sia uno dei più chiari e precisi.. e comprensibili. Per cui ho pensato di tradurlo per permettere anche a chi non mastica affatto l'inglese di leggerlo.
Spero sia stato un gesto utile almeno per qualcuno..

Buona lettura.


N.B.
io non sono nè madrelingua nè un genio della lingua inglese. Per chi si accorgesse di strafalcioni, me lo faccia notare che correggo immediatamente!!

SamuaL 30-11-2009 20:09

Testo e immagini trattoi dal libro "Aquarium Corals" di Eric Borneman:

IL COMPONENTE VIVENTE: IL POLIPO
La piccola creatura responsabile della fenomenale crescita dei reef corallini è un minuscolo animale sessile chiamato polipo corallino. Attraverso la sua costante attività di deposito di strati di carbonato di calcio, vengono create letteralmente montagne di calcare, che supportano un vasto e complesso sistema di vita.

Gli Cnidari a cui pensiamo come coralli sono animali, molti dei quali con un forte scheletro, che vivono in simbiosi con alghe microscopiche. I Coralli, come gruppo animale, hanno due parti distinte in riferimento alle informazioni biologiche e tassonomiche: una componente vivente e una scheletrica.

Le cellule algali simbiotiche che vivono nel tessuto di molti coralli sono conosciute come zooxanthellae. Queste alghe forniscono al polipo dei formidabili vantaggi nutrizionali e a loro è attribuito il merito di dare ai coralli duri la fantastica abilità di costruire enormi strutture coralline.

Il polipo corallino è un organismo assolutamente semplice, basato primariamente sui corpi degli idroidi primitivi. Il polipo è una singola unità vivente del corallo, e in molti casi è un animale solitario con una completa auto-sufficienza biologica e riproduttiva. Infatti, alcuni coralli consistono in un animale a polipo singolo con uno scheletro calcareo che si creano. (Due esempi di coralli a polipo singolo che si incontrano frequentemente sono la Scolimia e Cynarina lacrymalis).
Tuttavia molti coralli in natura sono coloniali, con molti polipi che crescono assieme e che creano una colonia. ...

Sebbene i polipi corallini varino tantissimo in forma, colore e taglia,
consistono tutti in una forma del corpo base con caratteristiche comuni:
Lo strato esterno del polipo, chiamato epidermis, viene direttamente in contatto con l'acqua. La parte superiore dell'epidermis ha una varietà di tipi di cellule, incluse quelle usate per la cattura del cibo, difesa, secrezione del muco, movimento delle particelle di cibo verso la bocca, e la rimozione di detrito e scarto dal corallo.
Nei coralli duri, la parte inferiore si trova sotto la struttura del polipo, dov'è in contatto con lo scheletro calcareo della colonia. Denominato calicoblastic epithelium, è responsabile di depositare carbonato di calcio per la crescita del corallo.
Continuando con le parti interiori del polipo, il secondo strato di cellule è chiamato gastrodermis. In molti coralli, il gastrodermis è lo strato di tessuto che contiene le alghe simbionti conosciute come zooxanthellae. E' separato dall'epidermis da un sottile strato chiamato mesoglea, che è importante per le funzioni immunologiche e per le secrezioni. Il mesoglea è anche responsabile della desmocytes, che incolla il tessuto vivente allo scheletro.
Assieme, l'epidermis, mesoglea e gastrodermis creano la maggior parte del tessuto del polipo. Possono anche connettere agli strati corrispondenti ai polipi adiacenti della colonia. La parte esterna che connette e si trova tra i vari singoli polipi della colonia è chiamata coenosarc. I polipi di una colonia hanno vari gradi di interconnessioni. Un sistema di canali gastrovascolari, connette i polipi e permette lo scambio e il trasporto del materiale nutrizionale nella colonia. Questo sistema è particolarmente sviluppato negli idrocoralli e in alcuni generi di coralli duri, come le Acropore.
La parte superiore del corallo consiste in una superficie chiamata disco orale, che sta attorno alla bocca. Questo provvede al passaggio da (e verso) la cavità gastrovascolare o intestino, che serve sia alla circolazione e alle funzioni digestive dell'animale. A seconda della forma e della taglia del polipo, il disco orale può essere piuttosto largo (Palythoa) o praticamente inesistente (Montipora). Il disco orale a causa della sua larga area piatta, in alcune specie può servire come un importante "raccoglitore di luce" dove un'estesa area di zooxanthellae sono esposte alla luce.
La bocca tipicamente è un anello di tessuto muscolare, o sfintere, che permette l'entrata alla cavità gastrovascolare che può essere aperta o chiusa. In questo modo il polipo può effettivamente controllare il movimento del cibo e dello scarto dentro e fuori il suo intestino. La cavità gastrovascolare è divisa in sezioni, a forma di fette di torta, in sezioni verticali di tessuto chiamate mesenteri. Queste contengono i filamenti mesenterici. I mesenteri sono una delle principali aree in cui avviene la digestione. I deboli muscoli mesenterici sono accoppiati e la loro funzione include un ruolo adattivo nel polipo grazie al quale il polipo può chiudersi completamente verso lo scheletro. Questa azione permette una quasi totale eliminazione dello scarto del corpo, prevenendo la stagnazione dell'acqua nel polipo e aiutando nell'eliminazione del materiale di scarto.

Attorno al disco orale ci sono una fila di tentacoli che servono alla cattura del cibo, alla difesa e all'aggressione. Questi tentacoli sono cruciali per la sopravvivenza dei coralli e permettono di competere per lo scarso cibo e spazio nei reef. I tentacoli contengono numerose batterie di cellule chiamate cnidocytes che sono accoppiate con degli organi urticanti , chiamati nematocisti. Sono come degli arpioni acuminati con una proteina tossica che viene scaricata attraverso un canale connettivo. Più di 25 tipi di nematocisti sono state descritte con una densità superiore a 10.000 mm2 di tessuto. Le nematocisti sono scaricate da una stimolazione meccanica, neurale e chimica dei tentacoli. La pressione osmotica e/o ionica prodotta dai coralli per scaricare questi dardi velenosi è stupefacente: raggiunge livelli superiori alle 140 atmosfere.

Tre tipi di nematocisti sono solitamente presenti: spirocisti che sono comuni sulle punte dei tentacoli; microbasic mastigophores che sono usate per la penetrazione e adesione, predominanti nei coralli che si nutrono di giorno; holotrichus isorhizas che sono più comuni nei coralli che si nutrono di notte. Questi microscopici arpioni corallini possono essere mortali per il plancton..

Senza rassomigliare a un cervello o un cordone spinale, i polipi del corallo hanno un semplice sistema nervoso, vagamente organizzato come una rete di cellule nervose, chiamata rete nervosa. Queste reti individuali sono interconnesse, polipo per polipo, fra tutta la colonia. Questa rete nervosa serve per la reazione dell'intera colonia quando anche solo pochi polipi sono disturbati o eccitati da uno stimolo.

http://i441.photobucket.com/albums/q...2/lastscan.jpg

papo89 30-11-2009 20:41

SamuaL, #25 #25 #25 Ottimo lavoro!!!

michi2 30-11-2009 20:57

grazie mille, era da un bel po' che cercavo qualcosa di simile! :D

bubba21 30-11-2009 21:17

SamuaL, complimenti!

Mi ero messo anch'io a tradurre Borneman, l'ho trovato molto interessante, forse un pelo difficile da capire, scrive frasti troppo lunghe, ogni tanto perdo il filo :-D

Complimenti! #25

UCN PA 30-11-2009 21:29

SamuaL, #25 #25 #25 #25 da spostare nella sezione "approfondimenti marino" #36#

ALGRANATI 30-11-2009 21:34

Bravissimo....lo sposto in approfondimenti dove sapete bene che qualsiasi post non attinente verrà cancellato.

SamuaL, grazie ancora ;-)

SamuaL 01-12-2009 00:56

Grazie a voi! #22 sono felicissimo che abbiate apprezzato!
Per completezza, a questo punto, posterei anche la parte riferita al componenete scheletrico. Vediamo se mi piglia un altro raptus notturno #18 #18 ;-)

SamuaL 01-12-2009 01:42

Testo tratto dal libro "Aquarium Corals" di Eric Borneman.

IL COMPONENTE SCHELETRICO: IL CORALLITE

Poiché gli octocoralli (coralli molli) non secernono uno scheletro esterno calcareo, questo capitolo si riferisce soprattutto ai coralli duri (Ordine Scleractinia). Di gran lunga la maggior parte e i più conosciuti tipi di coralli consistono in un intricato raggruppamento di polipi, connessi uno all’altro in splendide disposizioni calcaree, creando le formazioni coloniali popolarmente conosciute come coralli.

Lo scheletro calcareo secreto dai polipi è, nella maggior parte dei casi, la caratteristica identificatrice usata dai tassonomisti per la classificazione. Le intricate caratteristiche dello scheletro devono essere esaminate e usate per le comparazioni con campioni pre-selezionati al fine di compiere un’accurata identificazione di molti coralli duri.

La base dell’unità scheletrica di un corallo duro è chiamata corallite, ed è dentro e attorno al corallite che il polipo vivente dimora. L’area del corallite che è visibile e spesso protendente nella parte esterna della colonia è chiamata calice. Il calice può essere in rilievo, piatto o represso.
Ogni corallite è come un tubo, e nelle colonie ogni corallite è congiunto agli altri con delle placche e altri appigli di calcio chiamati coenosteum (plurale: coenostea). (Il carnoso coenosarc del polipo copre la superficie superiore del coenosteum). Il corallite è ulteriormente diviso da sottili creste radiali chiamate septo-costae che spesso danno alla superficie dei coralli l’apparenza di essere coperte da stelle o turbine di diverse misure. I septa risaltano da dentro la parete esterna del corallite, e le costae si estendono all’esterno. I Septa possono avere delle punte chiamate lobi paliformi o pali. La columella è il fuso, o struttura a colonna, formata sul bordo interno dei septa che passano per il centro del corallite. Alcuni coralli hanno septa che non incontrano mai il centro. In altri casi non è presente la columella.
Gli scheletri di molti, non tutti, coralli duri sono bianchi e privi di pigmento. Tuttavia, alcuni idrocoralli e octocoralli hanno scheletri pigmentati, come le specie Heliopora, Tubipora e altre. Gli Octocoralli e le gorgonie frequentemente incorporano pigmenti nei loro supporti di spicole calcaree. I pigmenti responsabili della colorazione dello scheletro sono vari, ma sono spesso di tipi similari a quelli trovati nei tessuti molli. Carotenoidi, astaxantina, xantofilla e tanti altri pigmenti sono inclusi durante il processo di calcificazione.


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