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Jefri 10-10-2013 14:58

75 L lordi Metodo Walstad
 
Avvio: Gennaio 2011

Vasca: Ferplast Cayman 60 professional modificato (ho tolto il coperchio e ho usato dei comuni portalampada E27. L'idea l'ho presa dall'utente del forum di AcquaPortal Linea). Dimensioni 62,5 x 34,5 x h45,5 cm.

Tecnica: Quella in dotazione. Ho tolto il coperchio al filtro interno per poter mettere le radici del Pothos dentro al vano dei canolicchi. Uso solo lana di perlon. Due lampade a risparmio energetico da 32W, totale 64W. Luce naturale diffusa. L'acquario come potete vedere dalle foto è affianco ad una finestra.

Fondo: Ghiaetto nero e terra da giardino come substrato fertile.

Arredi: Due legni di cui uno interrato per fare da barriera fisica alla stolonatura della Vallisneria.

Flora: Echinodorus ozelot, Echinodorus bleheri, Vallisneria spiralis, Cryptocoyne spp, Pogostemon helferi, Pistia stratiotes, muschi, Eleocharis acicularis (praticamente non cresce), Crinum calamistratum, Aegagropila linnaei.

Fauna: Neocaridina davidi var. yellow, Physa marmorata, Planorbis, Melanoides tubercolata, copepodi, collemboli.

Valori attuali: pH 7.5, KH 6, GH 14, NO2 0, NO3 0, PO4 0, T variabile con le stagioni. La lascio andare a 20°C in inverno. Punte di 31°C in estate. I valori di rete sono pH>8, KH 10, GH 16, NO3 10 mg/l. Uso solo questa, anche per i rabbocchi.

Gestione: descrivendovi la gestione spiegherò anche i punti salienti del libro e i motivi per cui adotto determinati comportamenti. Ogni cosa viene presa di pari passo dal trattato, nulla è farina del mio sacco tranne le esperienze dirette.
Lo smaltimento dei rifiuti è affidato in gran parte alla quantità di piante presenti. Viene considerato fondamentale per l'equilibrio del sistema avere piante emerse (nel mio caso Pistia e Pothos) poiché possiedono vantaggi netti rispetto alle piante sommerse: a) hanno accesso diretto alla CO2 atmosferica b) capacità fotosintetica tre volte maggiore c) uso migliore dello spettro solare. Le piante sommerse, superato un limite di luce non varia la fotosintesi, al contrario di quelle emerse d) nei pressi delle radici (sia interrate che galleggianti) si ha una notevole attività batterica.

Non fertilizzo mai. La fertilizzazione è affidata agli animali (le caridine finora) e ad una somministrazione “generosa” di cibo che non essendo consumato nel breve periodo va a fornire azoto, fosforo e microelementi in colonna. La Walstad assume (con prove di analisi chimiche) che il mangime viene prodotto con organismi che contengono gia quei micro elementi di cui le piante abbisognano. Inoltre l'acqua di rete è carica di elementi vari tra cui Cl, K e S. (ovviamente parlava delle acque di rete americane, di cui riportava le analisi). Il fondo di terriccio è ricco di sostanze e materiale organico. Riporto un passo tradotto dal libro riguardo il fondo:” Un sedimento con un redox tra +70 e +120mV sembra essere ottimale, così da permettere il rilascio dei nutrienti. Ad un valore moderatamente basso di redox i metalli dalla forma ossidata passano alla forma solubile, per esempio il manganese da MnO2 passa a Mn2+.La “microzona ossidata” è lo strato superficiale del sedimento. Separa il sedimento anaerobico dallo strato aerobico dell'acqua soprastante. Anche se è formato da uno strato di pochi mm esso è criticamente importante. Per prima cosa previene che i nutrienti passino nella colonna d'acqua, per esempio il ferro solubile (Fe2+) in questo strato passa nella sua forma ossidata (FeOOH). Secondo questa è una zona di notevole attività batterica. Qui vari batteri neutralizzano l'ammonio e l'acido solfidrico prevenendo che queste tossine, che si formano negli strati inferiori, passino nella zona d'acqua. Convertono inoltre il metano in CO2 che può essere utilizzata dalle piante e la materia organica in sostanze utili”.

La CO2 non viene somministrata. Molte piante riescono ad ottenere il carbonio dai carbonati presenti in acqua (decalcificazione biogena). Le specie che non ci riescono devono ottenere quella disciolta in acqua e a questo sopperiscono i DOC (carbonio organico disciolto) generati con le decomposizioni del mangime in eccesso e della materia organica presente nel substrato. Personalmente cerco di favorire ciò con l'introduzione di foglie di quercia e pignette d'ontano che, oltre a rilasciare acidi, subiscono una lenta decomposizione fino a sfaldarsi in vasca.

La vasca è posta vicino ad una finestra per favorire la crescita vegetale e risparmiare sulla luce artificiale, così come consigliato nel libro. Il vetro laterale è coperto da una patina verde che scherma in parte la luce che non arriva mai diretta però. Sono presenti inoltre delle BBA che per motivi sconosciuti vanno e vengono. Qualche filamentosa verde, nulla più. Sinceramente non mi preoccupo per le alghe perché le trovo estetiche (e anche i miei ignari ospiti che ammirano piu i ciuffetti di “pratino ondulante nero” rispetto al bellissimo Pogostemon. Gusti). Visto che si parla di alghe introduco anche il discorso allelopatia. Questo termine si ritrova spesso nel libro e indica un rilascio di sostanze chimiche (specialmente amminoacidi, acidi fenolici, flavonoidi, tannini e stilbeni) da parte delle piante atto a produrre lotta biologica intraspecifica, contro alghe, batteri e protozoi. Una sorta di disinfezione che producono le piante contro eccessive proliferazioni algali o batteriche. Di contro si ha anche una forte inibizione intraspecifica tra piante, per questo la Walstad consiglia di inserire piante provenienti dalle stesse zone geografiche poiché queste sembrano aver sviluppato delle reciproche immunità agli allelopatici di piante con cui condividono gli stessi habitat. Esperimenti condotti hanno dimostrato per esempio un inibizione totale di crescita nella Pistia da parte dell'Eleocharis acicularis e addirittura la morte della stessa da parte di alcune specie di Nimphea.

Concludo con i cambi d'acqua. Questi vengono fatti in misura del 40% ogni quattro mesi circa. Dopo il cambio si ha un breve periodo di assestamento delle piante che dopo circa 1-2 settimane riprendono la crescita. Rabbocco con sola acqua di rubinetto. E' interessante notare il fenomeno di riduzione delle durezze. Passo da un GH di 16 dell'acqua di rete a 14. Il KH passa da 10 a 6. Passato un periodo variabile di quattro mesi circa assisto ad una stasi completa se non addirittura sofferenza delle piante. Probabilmente questo fenomeno è provocato dall'accumulo di allelopatici e a squilibri ionici delle sostanze in colonna. Qui passo al cambio d'acqua.

Le informazioni necessarie alla conduzione le ho prese dal libro ‘Ecology of the planted aquarium' scritto dalla dott.ssa Diana Walstad. Nel volume vengono descritti approfonditamente i principi ecologici che sottendono ad un acquario di piante. Gli argomenti trattati riguardano l'allelopatia (interazione chimica tra piante), i biofilm batterici, la chimica dei sedimenti nel fondo ecc.
Penso che il libro sia una lettura molto interessante per tutti coloro che decidono di avere una vasca con piante, che sia low tech o meno e che sicuramente consiglio. Si trovano nozioni che esulano dalla normale conduzione di una vasca, e che somigliano più ad un trattato scientifico, ma che ci permettono di osservare i fenomeni racchiusi in quei quattro vetri con maggiore comprensione.

Scusate il papiro ma penso sia doveroso spiegare un pò, spero di non avervi annoiati:-))
Un pò di foto della vasca presa "al naturale" senza particolari pulizie:


http://s10.postimg.cc/52p8ngu7p/IMG_2193_copia.jpg

http://s10.postimg.cc/5qy36esxh/IMG_2194_copia.jpg

http://s10.postimg.cc/csw0slwj9/IMG_2199_copia.jpg

http://s9.postimg.cc/42l0o3owb/IMG_2165_copia.jpg

http://s9.postimg.cc/jmseemz0r/IMG_2174_copia.jpg

AGGIORNATO AL 10/03/2014:

Flora: Aggiunta Hydrocotyle leucocephala

Fauna: Aggiunti Danio margaritatus, Betta e due Ampullarie. Gli alimento (poco) con secco e granulare di vari tipi e marche, congelato e molto vivo.

Valori: pH 7, KH 6, GH 8, T 24°C

Gestione: I cambi d'acqua vengono fatti in modo un po' più frequente. Intorno alle 6 settimane. Ho cominciato ad utilizzare un po' di osmosi e torba, per tenere più basse le durezze e il pH rispetto a prima. Come illuminazione sono passato ai led (la plafo è ancora da ultimare). 60 power led da 1W. Le piante crescono veramente tanto e devo potarle più spesso ma son cresciute anche alghe. Per limitarle ho utilizzato per un periodo un fertilizzante NPK per alzare NO3 e PO4 e far lavorare di più le piante. Considero però questa illuminazione troppo performante e non adatta a una vasca di questo genere.

Metto un po' di foto. Scusate la qualità ma le ho fatte dal tablet.
http://s21.postimg.cc/f0bz6qc5v/image.jpg

http://s21.postimg.cc/wmjubik9f/image.jpg

http://s10.postimg.cc/5qgg46ohh/image.jpg

http://s10.postimg.cc/4cot8vp85/image.jpg

http://s10.postimg.cc/uv7ghlnxx/image.jpg

http://s10.postimg.cc/j4oxmh5rp/image.jpg

http://s10.postimg.cc/pq1nm8lmd/image.jpg

http://s10.postimg.cc/wj20iicfp/image.jpg

http://s10.postimg.cc/ep6ih7tdh/image.jpg

Con questo aggiornamento considero "chiusa" questa vasca. A breve la smantellerò perché ho in mente un progetto molto interessante:-))#28

Emiliano98 10-10-2013 15:46

Spettacolare #25

Marco2188 10-10-2013 15:50

L'unica cosa che rovina questa vasca sono i graffi sul vecchio, per il resto una favola.
Altro che acquascaping :-))

Jefri 10-10-2013 15:53

Grazie ragazzi:-) si purtroppo è stata la prima vasca e ne ha passate di tutti i colori il vetro (alias fratello piccolo:-D)

Marimarco69 10-10-2013 20:52

MOLTO bella e Naturale#70#25...

... La piantina nell'angolo a sx sembra....#rotfl#... insalata riccia, come si chiama? (non lo so sul serio)

Comunque, BRAVO!!!!

C@rmin& 10-10-2013 21:03

Bella#70.. la pianta esterna è il Pothos? :-)

alexfdj 10-10-2013 21:11

la pianta in basso che sembra insalata riccia :-D è Pogostemon

ClaBosUD 10-10-2013 21:11

Stupendo!!!!!

Marimarco69 10-10-2013 21:14

Quote:

Originariamente inviata da alexfdj (Messaggio 1062168936)
la pianta in basso che sembra insalata riccia :-D è Pogostemon

Prendo nota... Grazie.#28-14-

Schopenhauer 10-10-2013 21:22

Molto bello e naturale, mi sarebbe piaciuto vederci qualche nanofish!

La galleggiante a sx è Salvinia natans?

daniele.cogo 10-10-2013 21:54

Molto bello, complimenti!
Non sai quante volte è venuta voglia anche a me di scoperchiare questo acquario. :-))

D.

Agro 10-10-2013 22:23

Da cultore del metodo Walstad non posso che complimentarmi.
Comunque il fatto che le alghe vanno e vengono ciclicamente, sia dovuto proprio alla gestione.
Non è la prima volta che sento di alcune vasche che "autoscillano".

malù 10-10-2013 22:30

Jefri #25
Veramente un bel lavoro, ottime le spiegazioni e l'"intreccio" fra la tua esperienza e gli scritti della Walstad, direi che siamo nella serie A dell'acquariofilia.........vedo con piacere sempre più vasche poco tecnologiche #36#

Agro 10-10-2013 22:34

Si lo stavo pesando pure io mentre scrivevo, ultimamente spuntano molte vasche con questo tipo di gestione.

Jefri 10-10-2013 22:47

Grazie a tutti!!!!#12
In realtà ho aspettato molto a presentare la vasca... Temevo di ricevere molte critiche per il fatto che cerco la luce naturale e faccio pochi cambi. È il contrario di quello che generalmente si consiglia.
In futuro voglio provare a ridurre la conducibilitá usando osmosi, sia per poter introdurre dei pesci (e completare così il metodo, che prevede l'utilizzo dell'azoto e del fosforo direttamente dalla fauna) sia per vedere la reazione delle piante.

Vedo di rispondere a tutti.. la pianta esterna è Pothos. La galleggiante è Pistia. In basso a sx pogostemon e in basso a dx lilaeopsis (messa da poco, vedo come reagisce).

Raf90 10-10-2013 23:51

complimenti, piace molto anche a me! Non conoscevo il metodo Walstad e ho trovato il post molto interessante #70

kallestyle 11-10-2013 00:17

Bella jefri, ti rinnovo i complimenti anche qui!!!

Inviato dal mio GT-N7100 con Tapatalk 4

Ale87tv 11-10-2013 01:57

bellissima!!! :-) come ti ho già scritto :-)

Ale87tv 11-10-2013 01:58

già con i valori così per dei danio margaritatus è ottima ;-)

mattser 11-10-2013 10:05

layout veramente molto bello, interessante anche il metodo di gestione......sarebbe interessante saperne di più; dove hai preso le informazioni necessarie? libri?

Brontoscorpio 11-10-2013 10:19

complimenti, gestione non per tutti e ottimo risultato

Jefri 11-10-2013 10:59

Quote:

Originariamente inviata da mattser (Messaggio 1062169430)
layout veramente molto bello, interessante anche il metodo di gestione......sarebbe interessante saperne di più; dove hai preso le informazioni necessarie? libri?

Si @mattser , è scritto nell'ultimo paragrafo:-) -lo so, è un papiro-. Il libro è Ecology of the planted aquarium di Diana Walstad.

mattser 11-10-2013 11:03

grazie jefri, è un libro comune oppure bisogna strapparsi i capelli per trovarlo? e cosa molto importante: è in inglese?

Jefri 11-10-2013 11:26

Io l'ho letto in inglese ma DOVREBBE esserci la versione in italiano!

mattser 11-10-2013 11:29

ok, me la cavo in inglese....ma ovviamente :-))

VLADLEN 11-10-2013 11:32

fantastica vasca

anche io ho del photos in vasca, 5 rami, ma non ho mai pensato di metterlo nel filtro
oggi procedo anche io

grazie per lo spunto

Jefri 11-10-2013 11:57

In realtà è scritto in maniera molto scorrevole quindi è una lettura piacevole. L'unico problema sono i termini tecnici e i nomi comuni che ovviamente sono diversi da quelli italiani.

Il Pothos l'ho messo nel vano del filtro per due motivi. Il Primo è puramente estetico perché secondo me le radici libere in vasca stonavano con il layout. Il secondo è perché l'ossigeno liberato dalle radici dovrebbe massimizzare l'attività dei batteri nitrificanti.

qazqaz 11-10-2013 12:06

Quote:

Originariamente inviata da mattser (Messaggio 1062169533)
grazie jefri, è un libro comune oppure bisogna strapparsi i capelli per trovarlo? e cosa molto importante: è in inglese?



se cerchi su google lo trovi subito, ho girato vari negozi e alla fine mi sono dato alla consultazione online. Se conosci l'inglese ti consiglio di leggerlo in inglese perchè nelle traduzioni succede sempre di tutto!!!


jefri capisco le tue paure nel pubblicarlo anche perchè io sono stato bacchettato per una cosa del genere parecchi mesi fa xD

Ma ho continuato ad avere la vasca con il walstad solo che io non uso luce artificiale ma solo luce del sole, cambi di acqua praticamente inesistenti, lumache a mangiare le alghe e pearling che pare acqua minerale :-D ogni tanto trovo qualche alga filamentosa che però sparisce presto mangiata dalle lumache, ora vorrei fare un ulteriore esperimento ed esporlo anche alla pioggia

Jefri 11-10-2013 13:35

Molte persone che fanno prendere solo luce naturale alle vasche son d'accordo che si ottengono risultati eccellenti (tipo autovasche in giardino).
Se la vegetazione è molta e ben supportata nella crescita non dovrebbero esserci esplosioni algali.

qazqaz 11-10-2013 14:08

l'unica pianta su cui escono delle piccole alghe sullo stelo è l'hygrofila plisperma ma tempo 2-3 giorni e non ci sono piu ma le piante crescono senza problemi

Jefri 12-10-2013 12:48

Si noto anche io questo altalenarsi delle alghe... Comunque non me ne preoccupo:-)

qazqaz 12-10-2013 15:47

Quote:

Originariamente inviata da Jefri (Messaggio 1062170920)
Si noto anche io questo altalenarsi delle alghe... Comunque non me ne preoccupo:-)



nemmeno io xD

Agro 12-10-2013 16:02

Le alghe fanno del "gioco", anzi queste vasche penso che siano la palestra migliore per capire bene cosa le fa avanzare o indietreggiate. ;-)

Jefri 12-10-2013 16:09

Anche perché le alghe son molto più brave delle piante ad accaparrarsi i nutrienti. Quindi sono un grande aiuto per tenere bassi gli inquinanti.

Diventano un problema solo quando esplodono. Il che dovrebbe ovviamente essere un campanello d'allarme perché qualcosa non va. O prosperano le piante o le alghe, vie di mezzo sono difficili. Anche perché, sempre riprendendo la Walstad, entrambe producono allelopatici (anche qui, molti di più le alghe) che inibiscono a vicenda l'altra categoria.

Agro 12-10-2013 16:27

E qui entrano ancora in gioco i cambi ben fatti, per mantenere le sostanze alleopate ad livelli accettabili, se i cambi sono troppo copiosi i livelli si abbassano troppo e si può favorire le alghe.

Jefri 12-10-2013 16:37

Vero... Inoltre la ridottissima dimensione di un acquario rispetto ad un qualsiasi sistema acquatico ha permesso di studiare bene determinati fenomeni.

Si sono verificate inibizioni anche del100% su cianobatteri o alghe verdi da parte della Pistia, per esempio. A livello sperimentale. L'ho trovato molto interessante. Infatti spiegavano l'assenza di vegetazione in zone densamente popolate di galleggianti. (Oltre chiaramente per il problema luce)

Nannacara 13-10-2013 01:09

Grande Jefri,un lavoro ben fatto
a breve allestiro' un 20 litri con il metodo Wallstad,lo trovo davvero interessante
dici di rabboccare l'evaporazione con acqua di rete,cosi' facendo non sballano i valori dell'acqua?
Ciao

briciols 13-10-2013 08:47

@Jefri il metodo di gestione della walstad applicato lo si vede raramente purtroppo e dico purtroppo perchè oggi spesso l'acquariofilo medio-italiano spara luce da stadio e co2 a manetta in vasca non dando le giuste priorità ad un ambiente che come hai dimostrato puo essere gestibile molto piu con semplicità . Ti rinnovo i complimenti e l'unica cosa che ti volevo chiedere è perchè i cambi dell'acqua non li fai piu ravvicinati invece di aspettare tutto quel tempo? giusto una mia curiosità personale.
Come ti diceva anche ale anche secondo me potresti benissimo tenerci un bel gruppetto di rasbore galaxy ;-) Complimenti,complimenti e ancora complimenti per la vasca! W le vasche naturali! ;)

Luca_fish12 13-10-2013 08:56

Piace molto anche a me questo acquario e soprattutto il metodo di gestione! :-) complimenti!

Per le alghe, è molto probabile che la temperatura influisca parecchio; infatti l'estate quando le vasche sono più calde si sviluppano spesso più alghe del solito!
Per il resto, a me le alghe non dispiacciono affatto, anzi, per certi versi e in alcune vasche che ho avviato recentemente non vedo l'ora che arrivino ;-)
(che poi, alla fine, l'unico vero problema per il quale si debellano nelle vasche è per proteggere la flora superiore, le piante, che altrimenti ne risentirebbe troppo della concorrenza. Io ho risolto questo problema....in alcuni allestimenti...via la flora superiore! :-)) )

Sul discorso della luce naturale mi trovi assolutamente d'accordo; da un anno gestisco l'intera fishroom solo con la luce del sole e devo dire che sono davvero soddisfatto del risultato!

Fra91 13-10-2013 09:31

Jefri mi sa mi sa chi hai dato proprio un bello spunto...Complimenti davvero, bella vasca. Non è semplice riuscire a mantenere vasche così (per me perchè ho sempre voglia di smanettarci un pò, il contrario di queste vasche insomma). Mi dai maggiori informazioni inerenti il fondo? penso sia una perte fondamentale del sistema. Che fondo hai utilizzato?


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 13:04.

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