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Cynops orientalis, nuovi arrivati in casa Metalstorm!
sono approdato pure io nel mondo degli anfibi :-))
ho ricevuto in adozione i cynops orientalis di una cara amica, con tutta la loro vasca...gli esemplari sono una coppia adulta + un terzo esemplare più giovane figlio della coppia, di cui mi ha detto il sesso ma non mi ricordo :-)). la vasca è un acquario commerciale da 50lt, riempito solo fino a 10 - 12 cm ad occhio, illuminazione con una lampadina da 7 watt a risparmio energetico, niente filtro nè riscaldatore....parte emersa costituita da un vaso di plastica con ricoperto di cladopora con sopra un pezzo di legno rivestito di muschio di java, in acqua c'è del ghiaietto sul fondo, qualche sasso e un pezzo di legno di manila. come piante, ceratophyllum e lemna a go-go, più qualche anubinas e il muschio sul legno emerso. mi sono informato sulle problematiche di questi esserni: - temono il caldo, quindi al salire delle temperature in tarda primavera e in estate li trasloco in cantina insieme ai salami e alle damigiane :-)) - se stanno troppo tempo nella parte emersa, c'è qualcosa che non va (troppo caldo o parassiti) - non devono mangiare troppo spesso se no diventano obesi, circa 2 - 3 volte a settimana - se voglio salvare i piccoli, devo portare via le uova se no se le mangiano allegramente - la sabbia non va bene se no la ingoiano e vanno in occlusione intestinale Mi è rimasto un dubbio: ma il ghiaietto di che granulometria deve essere ESATTAMENTE per essere al 100% sicuro? grosso come la testa, più piccolo o basta che non sia sabbia? a breve le foto :-)) |
vabbè, per non saper nè leggere nè scrivere, ho deciso di tagliare la testa al toro e ho preso un sacco di ghiaione policromo grosso granulometria circa 1cm
comunque sti cosini sono troppo simpatici, soprattutto quando si mettono a mezz'acqua e ti fissano appesi solo con un ditino a una foglia :-D |
Allora, per non aprire un altro topic chiedo qui:
dato che i lombrichi sono il cibo base ideale e visto quanto poco devono mangiare, volevo farmi un piccolo allevamento-scatola di mantenimento per lombrichi, in modo da prendere i lombrichi dal caccia&pesca e mnatenerli ben nutriti prima di darli ai tritoni (immagino che un lombrico ben nutrito sia molto meglio di uno tenuto a stecchetto nel barattolino con un pugno di terra dove lo vendono!) pensavo fi usare una grossa scatola da gelato e nutrirli con avanzi vegetali...il mio dubbio era solo su cosa usare come terra da riempimento: va bene la terra da giardino o dell'orto, oppure per evitare contaminazioni da fertilizzanti o sostanze curative meglio usare torba o terriccio non fertilizzato preso in negozio di giardinaggio? |
leggi qua
;-) - EDIT: da regolamento non sono ammessi link ad altri siti italiani di acquariofilia contenenti forum - |
Oppala, mi era sfuggito quel post :-))
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Ok chiaro il concetto estivazione...sapevo che certi tritoni fanno questa cosa, ma non sapevo che pure questi possono farlo.
Quindi il problema non è proprio la temperatura in sè, ma l'essiccazione della pelle...ho capito bene? hai mica una foto del tuo acquaterrario? giusto per avere una visione concreta di questa zona emersa Per la brumazione invece come ci si comporta?mi sembra che non escano dall'acqua in quel periodo, rallentano solo il metabolismo restando comunque acquatici...potrei spostarli in un ambiente non riscaldato per un paio di mesi (cantina o garage o vano scala), tipo dicembre e gennaio e riportarli a febbraio in casa, in modo da stimolare la riproduzione |
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http://s7.postimage.org/wzxs68d8n/Pa...o_completo.jpg La zona emersa misura 25 X 18 X 14 (h) cm, è riempita con terriccio biologico da giardino fino a 1 cm dal bordo. Dentro c'è un nascondiglio (anforetta) e piantine di pothos, Spatifillo nano, Fittonia, Ficus pumila, Cryptanthus. Quote:
Io per un anno ho provato a tenerli in garage, T media intorno a 10 o 12°C, non si sono riprodotti.... Sono arrivato alla conclusione che servano almeno 3 mesi di freddo sotto i 10°C, altrimenti le gonadi non maturano. |
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Io mi segno tutto, visto che sto facendo una vasca più grande ex-novo |
si, è l'allevatore che deve nebulizzare, acqua di osmosi leggermente acida e non calcarea. Lessi a suo tempo su rivista ("Il mio acquario") che i nebulizzatori a ultrasuoni potrebbero (ripeto: potrebbero...) essere dannosi per gli anfibi, in quando danneggerebbero l'orecchio interno a lungo andare. Secondo me, viste le esigenze tutto sommato ristrette di questa specie, si può usare un semplice nebulizzatore da giardino, ovviamente nuovo e pulito, senza perdere tempo e soldi dietro a un impianto più tecnologico.
Come metro di valutazione, devi guardare il colore e la consistenza del terriccio: non deve mai diventare chiaro e polveroso (disidratato), deve sempre rimanere bello scuro e raggrumato al tatto (segno della presenza di gocce d'acqua al suo interno). |
ma il terriccio ogni tanto lo cambi o lasci sempre quello?
Per sterilizzarlo come si fa? ad esempio, qundo ho incubato in torba le uova dei fundulopanchax gardneri gardneri, l'ho semplicemente bollita in acqua...va bene anche per il terriccio sto metodo? con quella zona emersa, di base sommersa quanto ti resta? |
Comunque, a dover di cronaca, penso che in estate li metterò in cantina, ma dato che non è una cantina interrata (è seminterrato,con due pareti controterra, una su vano scala e una piccola su un portico, perennemente in ombra...l'unica parete esterna non becca mai il sole), realizzerò ugualmente la zona emersa con terriccio per avere un'ulteriore sicurezza per le bestiole
La prudenza non è mai troppa...inoltre, la zona emersa con piante vere ha sempre il suo perchè anche dal punto di vista estetico (il che non guasta :-)) ) |
Io il terriccio non lo cambio, ci ho buttato dentro due lombrichi e una colonia di Trichorina tomentosa a fare da spazzini, poi insieme ai tritoni allevo anche 3 GEosesarma (granchi), che mangiano gli eventuali avanzi. Per sterilizzare il terriccio la scelta top è il microonde, 5 minuti a 120° C e sei a posto. LA superficie di base della zona acquatica misura esattamente 30 X 25 cm, acqua alta 12 cm.
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chiedevo del cambio tericcio perchè avevo letto che a lasciarlo lì con i ristagni d'acqua alla lunga genera muffe e batteri pericolosi per i tritoni....magari prevedo uno scolo sul fondo della zona emersa per drenare l'eccesso di acqua.
per il terriccio, pensavo di miscelarlo ad un 20 - 30% di torba bionda di sfango, in modo da prevenire la formazione di muffe bella l'idea della colonia di onischi fare da spazzini, mi sa che te la copio :-)) ...ma vanno bene anche gli onischi nostrani che trovi nel giardino? |
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Potrebbero svolgere la stessa funzione di spazzini gli enchitrei, visto che si infossano e vengono allevati in terriccio umido? |
Gli onischi tropicali forse durante l'ibernazione potrebbero morire. Non so nulla circa l'uso degli enchiteri come pulitori, ma se sono detritivori potrebbero andare, al massimo saranno un ottimo cibo vivo!
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Ciao ragazzi, sono Sergio, e mi permetto di intervenire nella discussione. Nei terrari umidi lo sterile è un concetto un po' vago perchè in realtà non esiste, e non è nemmemo auspicabile che esista, un substrato sterile. Assieme alle muffe, per così dire antiestetiche e più visibili, ne coeesistono tante altre che sono di somma importanza per una buona gestione di un substrato, senza contare i molteplici funghi microscopici, i batteri vari, gli acari, i nematodi, alcuni rotiferi, i terdigradi e tanti altri buoni decompositori o micropredatori nascosti. L'introduzione di decompositori più grossi in grado di "lavorare" detriti più visibili è sempre coadiuvato da questo esercito di lavoratori invisibili e instancabili. Per esperienza vi posso dire che vanno bene i lombrichi, gli oniscidi, gli enchitrei (come già suggerito da voi) ma anche i collemboli, cosi piccoli da non essere considerati dai tritoni, ma in grado di lavorare bene. Gli oniscidi tropicali sono si tropicali ma con riserva e in realtà, vi posso assicurare che, nei mesi freddi, se non sono esposti a temperature polari, rallentano semplicemente il loro metabolismo e non si riproducono fino a tempi migliori. Penso che il concetto del "substrato vivo" sia molto simile a quello degli acquari naturali. Vantaggi veramente molteplici: pulizia, assenza di odori o buon odore di sottobosco e...cibo vivo di prima qualità! Facciamo fare alla natura dunque, quando è possibile. Ciao e grazie di avermi letto...:-)
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Confermate la pericolosità delle muffe o ho preso un granchio? |
Ciao sono Sergio. Le muffe che possono nuocere ai tritoni (che comunque se sono sani come tutti gli anfibi hanno la pelle cosparsa di ghiandole che secernono tossici protettivi) sono quelle che possono attaccare anche i pesci (tipo Saprolegna per intenderci). Ovvio che un ambiente completamente invaso dalle muffe denota anche una certa anossia del terreno e dell'atmosfera (eccessivi ristagni di umidità, poca areazione) che possono anche predisporre gli animali a una condizione sanitaria più esposta. Gli ambienti andrebbero preparati un po' prima di introdurre i tritoni e, attraverso un'osservazione dell'evoluzione del "biotopo" decidere cosa non va e apportare correttivi e migliorie. Introdurre una buona popolazione di detritivori può essere fondamentale . Gli oniscidi (specie i tropicali) divorano letteralmente le muffe e smuovono efficacemente il terreno. Alcuni anni fa dilagava la fobia dello sterilizzato che poi in molti casi si è rivelata deleteria. A noi la scelta, se vogliamo un terrario "sterile" (quelli di quarantena sono così) o un terrario più complesso ma più naturale.
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no no no, assolutamente niente terrari versione ospedale (tipo quelli acquatici senza fondo oppure quelli terrestri con la carta assorbene...mi fan venire i brividi!!!!)..oltretutto son dell'idea che animali cresciuti in ambiente super-sterile diventino poi più delicati
a sto punto, mi conviene far girare per un po l'acquaterrario senza tritoni, in modo da valutare il grado di aerazione del sistema, in modo da correggerlo prima di portarci gli animali (tanto la loro vaschetta ce l'hanno già al momento) grazie ancora delle dritte! |
Grazie a te Metalstorm! Vedo che hai la predisposizione giusta per affrontare quest'avventura "#25anfibia" nel modo più congeniale (per te e per i ...tritoni). Continua così!
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Aggiornamento:
realizzata la parte emersa, l'ho fatta grande 15x30 per un altezza di 15cm (dovrebbe bastare come rifugio per quattro cynops, riesco a piazzarci due mezze noci di cocco e una pianta di edera) manca solo il coperchio e la vasca è completa...appena è allestito metto due foto |
domandina: la cloaca dei maschi più gonfia di quella della femmina è visibile solo quando sono in riproduzione oppure sempre? idem per i villi cloacali?
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Il maschio ha la cloaca sempre leggerment più gonfia, ma il top della differenza si raggiunge durante la stagione riproduttiva. Invece i villi cloacali, che sono comunque molto piccoli, compaiono solo durante la riproduzione.
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Se questi villi sono una sorta di piccoli peletti marroni che escono dalla cloaca...........ieri il maschio giovane li ha tirati fuori
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Se li tai tenendo in acqua al freddo, sono un segno che il maschio si sta preparando alla riproduzione.
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Considerando che in casa il riscaldamento è settato piuttosto basso (19°), la posizione della vasca e il fatto che mia madre arieggia la stanza giornalmente e come si deve anche se fuori ci sono 5°C sotto zero, anche se non ho un termometro in vasca se non è a 15° per me poco ci manca. Se non ho capito male, se le gonadi non si sono maturate questi villi non dovrebbero nemmeno spuntare, giusto? Leggendo i tuoi interventi dicevi che i tuoi se non facevi sentir loro del freddo relativamente intenso non riproducevano...il fatto che quelli in mio possesso lo facciano anche senza ibernazione troppo rigida (la mia amica che me li ha dati li teneva sempre in casa, li teneva smeplicente nella camera più fredda dell'abitazione...e in tre anni almeno due ripro le hanno fatte), può essere dovuto al fatto che probabilmente sono un ceppo proveniente da un areale con climi meno rigidi? Leggevo che l'orientalis ha un areale di diffusione abbastanza ampio |
Potrebbe essere, comunque tieni presente che la differenza, nella riproduzione, la fa la femmina: l'investimento energetico del maschio per produrre gli spermatozoi è limitato (sono piccoli!), quindi probabilmente non servono grossi cambiamenti ambientali per indurne la produzione. Viceversa, l'investimento energetico della femmina è notevolissimo (tante uova con molto vitello) quindi sono loro che richiedono uno stimolo maggiore: se non si stimolano bene, l'organismo non percepisce che le condizioni sono ottimali e l'oogenesi non si innesca. Spero per te che abbia beccato un ceppo maggiormente termofilo, a me non è mai successo, ma può anche darsi che per il maschio sia stato sufficciente il moderato abbassamento di temperatura da casa della tua amica a dove sta ora. Concentrati sulle femmine, se non producono le uova non serve a nulla avere un maschio pronto ;-).
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li tengo d'occhio e vedo che succede...male che vada,se la femmina non fa le uova, effettuerò un abbassamento di temperatura maggiore
Sto anche aspettando un periodo di freddo bello tosto, in modo da monitorare che temperature minime raggiungo nelle zone possibili per la brumazione (cantina,vano scala, garage) |
Più freddo prendono d'inverno, più la riproduzione primaverile sarà facile.
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Ciao sono sergio. Assolutamente d'accordo con Cardisomacarnifex. Tra i "salamandrofili" gira una battuta: "è più facile arrostirli che congelarli..."scherzi a parte questo fa capire che l'abbassamento di t° deve essere marcato, dove non sussiste il pericolo di gelo (cantina, garage e in certi casi anche all'esterno, in contenitori pieni di terra e foglie in posti riparati) pericoli per la salute dei tritoni non ce ne sono (anzi per loro è molto salutare). Il periodo può essere anche solo di un mese e mezzo (ma meglio di più) ma l'abbassamento deve esserci, niente t° "di mezzo"...-37
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una cosa non mi è chiara bene: svernano a terra (quindi è necessaria la zona emersa con terriccio scavabile anche in inverno) o in acqua? giusto perchè se il terriccio non è indispensabile, li sposto con la vasca attuale |
E' variabile: alcuni svernano a terra, altri in acqua. Il mio primo trio svernava in acqua, quello attuale sverna a terra perché in acqua non ci va, anche se è sempre presente (spero che andranno per riprodursi però!). Se i tuoi stanno sempre nell'acqua, falli svernare nell'acqua. La luce artificiale all'esterno non è necessaria, è ampiamente sufficiente quella solare. Naturalmente se nella zona emersa del paludario che hai, hai piantato specie esotiche, non potrai trasferire questa vasca fuyori, perderestri tutte le piante. Anche le piante acquatiche, a meno che non siano europee, muoiono al freddo. Quindi meglio se usi un pratico fauna box riempito di acqua.
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...in passato avevo fatto svernare dei tritoni all'aperto sul balcone utilizzando un box di polistirolo per pesci (tutto bucherellato) e riempito con un bel mucchio di foglie secche.. avevo inoltre inserito una vaschetta bassa e larga con acqua che ogni tanto cambiavo... a primavera, dopo che erano passati i primi freddi, vedevo i tritoni che iniziavano a stare sempre di più nella bacinella, e allora il passaggio dal box all'acquario è stato abbastanza veloce...
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Anche perchè vabbè che reggono temperature basse, ma non so quanto gli faccia bene passare in un colpo secco da 18°C a 5°C #24 PS: ragazzi, per l'aiuto e le info vi sono debitore di una boccia di vino....e se si riproducono, pure di un salame :-)) |
Se la cantina è completamente buia, allora metti la luce, ma se c'è una porticina a vetri o una finestrella, allora quella basta e avcanza durante l'ibernazione, la luce non è più necessaria. Esatto, evita sbalzi improvvisi verso il basso, sarebbe bene fare una settimana almeno nel vano scala e poi in cantina.
Figurati, è sempre un piacere diffondere notizie sulla riproduzione per avere animali finalmente cb! |
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se vedo che in ibernazione tendono a stare spesso a terra, magari faccio una piccola zona emersa con terra "sprint", usando un contenitore nuovo per alimenti riempito di terriccio (visto che attualmente come emersa c'è una ciotola ribaltata rivestita di cladophora con sopra un legno con muschio) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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