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Conduttivimetro: come e perchè usarlo??
è un pò di tempo che ho in mente di acquistare questo strumento di misura, ma ho ancora molti dubbi....
inizialmente pensavo di poter sostituire, grazie ad esso, i classici test di kh e gh (non del tutto ovviamente, ma almeno nelle misure generali), però leggendo un pò in giro ho capito che questo non può essere fatto, visto che il conduttivimetro si basa su tutti i sali disciolti in acqua... se ho capito bene, ad esempio, anche fertilizzando la conducibilità dell'acqua cambia, mentre kh e gh restano sostanzialmente uguali.... allora mi chiedo: a cosa serve la misura della conducibilità, se cmq tramite essa non possiamo sapere cosa realmente è variato (ovvero quali "sali") nella composizione dell'acqua?? ovviamente immagino che sia utile in un'ottica di un'insieme di misurazioni (anche kh e gh da soli possono non dire niente), ma quello che vorrei capire è, se acquistassi questo strumento, come valutare ed utilizzare le varie misurazioni..... grazie...... :-) |
Secondo me è uno strumento troppo professionale.. Figurati che cambia valore in base al punto della vasca in cui prelevi l'acqua oppure se immergi le mani nell'acquario.. Troppo complicato per me..
Cmq mi accodo per fare una domanda che da molto mi frulla in testa: si può utilizzare un tester che misura volt, amper eccetera al posto del conduttivimetro? Magari facendo dei conti o delle proporzioni.. |
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ripeto, vorrei capire come usare le varie misurazioni, e cosa dedurre da esse.... :-) |
nessun altro?? :-)
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Spero di esserti stato utile ;-) . |
dago1069, grazie per la risposta...
la parte che mi interessa di più, è proprio l'ultima che hai detto (l'acqua d'osmosi me la produco io e l'acqua dei sacchetti non ce la metterei nemmeno per sogno in vasca)... quello che pensavo di fare con questo strumento è capire non solo in che tempi cambiano le condizioni dell'acqua (e quindi capire quando sono necessari i fatidici cambi), ma pensavo anche, se si può, di poter capire anche come reagisce tutto il sistema acquario ai miei interventi, ad esempio come rispondono le piante alla fertilizzazione ecc.... il punto è che, sempre se tutto ciò si può fare, non capisco come valutare le diverse misurazioni in rapporto a ciò che interessa a me, visto che la conducibilità è influenzata davvero da mille fattori (e non solo da quelli che io voglio tener d'occhio).... #24 |
Maiden, il conduttivimetro indica a grandi linee la pressione osmotica che deve essere sopportata dai pesci.
Nella gestione delle vasche sudamericane io ormai uso solo quello ed un buon ph-metro sempre digitale (30 euro l'uno su www.forwater.it , oppure 80 euro per gli analoghi professionali con termometro e taratura automatica). Io mi sono fatto regalare quelli professionali dalla mogliettina lo scorso Natale ;-) Ricapitolando, con il conduttivimetro misuri: - la qualità dell'acqua che immetti in vasca - ovviamente la durezza dell'acqua presente in acquario - se non modifichi nulla, controlli l'evoluzione degli inquinanti (se la conducibilità aumenta senza aggiunte, significa che nitrati e fosfati salgono) In pratica, una volta che l'acquario è stabile (nei primi mesi fai i test convenzionali a reagente), ti segni i valori e con soli due strumenti che durano una vita controlli quasi tutto ;-) |
Paolo Piccinelli, grazie della risposta... :-)
un'altra paio di domande, hai detto che ci misuri la durezza dell'acqua, ma come fai dal valore di conducibilità a capire la durezza, se ad esempio come hai detto tu, un suo aumento può essere influenzato anche dagli inquinanti?? poi, visto che solitamente quando si parla di valori adatti ai pesci (almeno nei siti italiani) si parla di kh e gh, come si fa a portare il tutto in conducibilità ottimale per le singole specie?? ps. hai un link del ph-metro da 30 euro (immagino intendi solo il misuratore, e non quello che controlla pure la co2), perchè su forwater non lo trovo..... #24 |
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In molti siti stranieri li trovi, oppure aspetti la primavera, quando verranno pubblicati i libri di ACQUAPORTAL sull'acquariofilia che stiamo preparando ;-) http://www.forwater.it/product_info....oducts_id=3630 il ph-metro non c'è #13 |
libri di acquaportal?!wow questa non la sapevo!! -11
cmq, per quanto riguarda la durezza invece??come fai a misurarla tramite la conducibilità?? per gli attrezzi del mesterie, avevo letto che Sandro (sjoplin) consigliava spesso questo: http://www.gainexpress.com/product_i...2aq1090hp3ckn6 e qui ci sono un pò di ph-metro ad un prezzo davvero ottimo: http://www.gainexpress.com/index.php...2aq1090hp3ckn6 il problema ora è capire la qualità, e soprattutto dove trovare le soluzioni di taratura per il conduttivimetro...... #24 |
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altra domanda invece che vorrei fare, ogni quanto tempo è necessaria la taratura di un conduttivimetro?? |
In negozio dovresti trovare la soluzione da 1413 uS...
la taratura io l'ho fatta a Natale ed è ancora accurata. |
ok allora poi mi informo meglio, perchè avevo capito che quel conduttivimetro voleva due soluzioni diverse (e non capivo il perchè)...
grazie ancora per le risposte, e ovviamente se qualcun altro ha consigli da dare in merito alle mie domande sono bene accetti.... :-) |
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dago1069, ho letto anch'io quelle cose, e appena ho tempo continuerò ad approfondire....
diciamo che per il conduttivimetro sono quasi certo che lo prenderò, ora stavo pensando se prendere anche un misuratore di ph.. ho letto però che porta non pochi problemi, e che sarebbe da preferire uno fisso piuttosto che uno a penna, che se non utilizzato fa una brutta fine facilmente.. il problema sono le bustine di taratura, perchè sul sito dove vorrei acquistare gli strumenti non ci sono, e io non saprei poi dove prenderle.... #24 |
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dago1069, sul phmetro a penna avevo letto esattamente il contrario, ma servirebbe qualcuno che confermi o smentisca...
il punto è che tanto devo comprare il test del ph, e sul quel sito un phmetro a penna viene una quindicina di euro (poco più uno fisso), quindi sarei molto tentato dall'acquisto...sono frenato però dai dubbi che ti dicevo.... ascolta, ma tu le bustine di taratura dove le prendi?? |
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le ho viste ora su forwater, non costano proprio poco.. #23
ma, queste vanno sciolte in acqua deionizzata, invece le soluzioni già pronte come si usano?? #24 |
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Le boccette che normalmente trovi in commercio (quanto meno quelle che ho comprato io inizialmente) sono piccoline (forse 30 o 40 ml) e non ti permettono di inserire direttamente la penna (diametro del collo troppo piccolo). Di conseguenza sei costretto a riversare il contenuto in un altro contenitore (con relativo rischio di contaminazione -20 ). Se non sbaglio poi le soluzioni in boccetta costano dai 2 ai 5 euro + spedizione. Vedi tu... |
io avevo capito che la taratura fosse necessario molto più spesso, e non una volta l'anno....
uhm ho un bel pò di dubbi...... #24 #23 |
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eheh se altri vogliono rispondere io sono lieto di leggere le loro opinioni, cmq per ora pensavo che forse potrei accontentarmi del conduttivimetro e continuare con i test a reagente per il ph, anche perchè non è che abbia molti dindini da investire.... ;-)
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Posso rispondere io alle vostre domande, anche se non uso questi strumenti per uso acquariofilo, ma per lavoro.
La qualita' di un pHmetro, sta' nella sonda; una buona sonda, ovvero, che tiene bene la taratura ed ha una buona velocita' di risposta, costa sulle 150/200€ (quelle che uso io). Quindi, lascio immaginare a voi, quanto puo' essere presiso uno strumento da 15/20€......... Per quanto riguarda le tarature delle sonde, io le faccio una volta ogni 2 mesi (le mie sonde sono sempre immerse),e, devo dire che mi scartano davvero poco (0.1 - 0.2). I pHmetri a penna, hanno lo svantaggio, che quando non si usano, la sonda tende ad asciugarsi, e di conseguenza si rovina; per qusto motivo sono migliori queli con la sonda separata. Comunque, pure io, per l'acquario uso un pHmetro a penna della Hanna Instruments (2 decimali e doppia taratura), e devo dire che che va bene, ma la taratura del 7 e del 9.21, la faccio ogni volta che lo uso. Il mio consiglio: in questo campo, i pHmetri a penna (di qualita') vanno bene, ma bisogna avere una certa cura nel loro utizzo.Prendete quelli a 2 punti di taratura, sono piu' precisi, in quanto, quando si tara, si fa' una retta di taratura e, come sapate per due punti passa una sola retta, metre su un punto infinite rette (detta in maniera molto molto semplice). Ovviamente quelli a sonda esterna sono al top. Per le soluzioni di taratura, io uso quelle a boccetta; la scadenza, mi cade circa dopo 18/20 mesi da quando mi arrivano. Uso pure conduttivimetri, pero' sinceramente non ne ho mai tarato uno, in quanto non ne ho mai avuto la neccesita'. Quindi ritengo che un conduttivimetro sia molto meno soggetto, rispetto ad un pHmetro, a perdere la taratura. Spero di essere stato di aiuto, e, se avete altre domande, chiedete pure. :-) |
Nitro 76, grazie mille...dopo il tuo intervento, molto chiaro nella spiegazione, credo proprio che prenderò il conduttivimetro e basta, per il ph continuerò ad utilizzare i test a reagente... ;-)
ps. una curiosità, se lo sai, le sonde di un phmetro di che materiale son fatte, che sono così delicate?? |
Quelle che uso io, sono un cilindro di vetro (molto fragile)del diametro di circa 1cm.
Al suo interno, c'e' l' elettrodo di misura e quello di riferimento, annegati in un gel micronizzato. Nella parte finale (sulla punta) e' presente una membrana microporosa per lo scambio di V per la misura. Questa membrana si sporca facilmente, ed e' da tenere pulita immergendo la sonda ed agitandola delicatamente in una soluzione di HCl 0,1N. Ho trovato anche questo link che ti puo' essere di aiuto: http://images.google.it/imgres?imgur...%3D72%26um%3D1 |
Nitro 76, grazie, anche per il link interessante... :-)
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domanda stupida: anche la quantità di co2 disciolta in acqua influisce sulla conducibilità??
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Se non ricordo male, la conducibilita', "legge" solo gli ioni presenti nell' acqua. La CO2 non e' uno ione, di conseguenza non viene rilevata dal conduttimetro.
Se non sai cosa sono gli ioni, ti do' questo link: http://it.wikipedia.org/wiki/Ione |
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ragazzi, un altra domanda..
nelle mie ricerche avevo trovato un specie di formula (molto sommaria ovviamente) che permetteva di correlare l'aumento di alcuni ioni (come nitrato, calcio ecc) al valore di conducibilità, insomma sapendo, ad esempio, di quanto era aumentata la durezza totale (quindi calcio e magnesio), permetteva di calcolare di quanto era aumentata rispettivamente la conducibilità.. visto che non la trovo più, qualcuno saprebbe illuminarmi?? grazie... |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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