AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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-   -   Domanda non scontata:perchè si eseguono i cambi parziali? (http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=166693)

Jo76 08-04-2009 18:49

Domanda non scontata:perchè si eseguono i cambi parziali?
 
Salve a tutti.
Interessato ad approfondire l'argomento "low tech" , mi sono deciso ad acquistare il libro della Walstad , che tradotto si intitola "Ecologia dell'acquario di piante".
Tra le cose interessanti che vi trovo scritte (molte , visto lo spessore tecnico dell'opera ), e a causa delle mie scarse conoscenze su molti dei temi trattati , mi trovo spesso ad effettuare ulteriori approfondimenti , magari sui vecchi testi di chimica oppure in rete.
In particolare , uno dei temi trattati dall'autrice e che più mi lascia interdetto , riguarda proprio il modo in cui affronta i cambi parziali ;a dispetto dei testi tradizionali , che ne consigliano di abbondanti e frequenti , al fine di mantenere il più equilibrato possibile il sistema acquario , la Walstad afferma che -in un acquario ben piantumato ed adeguatamente popolato - "si effettua un cambio del 50% ogni 6 mesi , a meno che non si verifichino dei problemi"...
Volendo trovare un riscontro pratico in questa gestione , mi sono messo a cercare in rete se effettivamente qualcuno si fosse concretamente cimentato in qualcosa del genere , e ho trovato questa discussione...

http://www.acquariofacile.it/forum/t...?TOPIC_ID=4819

Facendo un sunto, un acquariofilo , ha gestito per ben due anni la sua vasca , semplicemente senza mai effettuare un cambio parziale , ma unicamente dei rabbocchi e , per il resto , fornendo regolarmente CO2 , fertilizzazione PMDD , luce, cibo ai pesci (una dozzina di guppy) , apparentemente senza alcun problemi per i pesci o per le piante.

Al di là delle considerazioni prettamente estetiche sulla vasca , che possono in effetti lasciare il tempo che trovano , e la gestione sicuramente estrema della stessa , lo scopo della discussione ( e quindi l'argomento che mi interesserebbe approfondire) , è il seguente : è possibile che le trasformazioni chimiche che avvengono nella vasca per opera delle colonie batteriche , dei pesci , delle piante , ecc. riescano in qualche modo a generare una sorta di equilibrio secondo il quale l'acquario riesca autonomamente a rendere inerti le sostanze potenzialmente dannose e trasformare oppure accumulare quelle in eccesso , ad un livello tale da non rendere in realtà così necessari i cambi parziali , considerati tradizionalmente così importanti per la sua stabilità?
Non c'è , anzi , il rischio che cambi troppo frequenti vadano proprio a disturbare questi meccanismi automatici , che richiederebbero tempi maggiori per entrare a regime? Molti di coloro che gestiscono acquari con cambi più diluiti nel tempo , parlano per esempio di una minore attaccabilità da parte della fauna , alle malattie...
Credo che varrebbe la pena approfondire questo argomento, magari riportando delle esperienze personali , se qualcuno ne ha (sia a favore che contro , ovviamente!!!).
Grazie a coloro che prenderanno parte alla discussione...

Jo76 08-04-2009 18:49

Domanda non scontata:perchè si eseguono i cambi parziali?
 
Salve a tutti.
Interessato ad approfondire l'argomento "low tech" , mi sono deciso ad acquistare il libro della Walstad , che tradotto si intitola "Ecologia dell'acquario di piante".
Tra le cose interessanti che vi trovo scritte (molte , visto lo spessore tecnico dell'opera ), e a causa delle mie scarse conoscenze su molti dei temi trattati , mi trovo spesso ad effettuare ulteriori approfondimenti , magari sui vecchi testi di chimica oppure in rete.
In particolare , uno dei temi trattati dall'autrice e che più mi lascia interdetto , riguarda proprio il modo in cui affronta i cambi parziali ;a dispetto dei testi tradizionali , che ne consigliano di abbondanti e frequenti , al fine di mantenere il più equilibrato possibile il sistema acquario , la Walstad afferma che -in un acquario ben piantumato ed adeguatamente popolato - "si effettua un cambio del 50% ogni 6 mesi , a meno che non si verifichino dei problemi"...
Volendo trovare un riscontro pratico in questa gestione , mi sono messo a cercare in rete se effettivamente qualcuno si fosse concretamente cimentato in qualcosa del genere , e ho trovato questa discussione...

http://www.acquariofacile.it/forum/t...?TOPIC_ID=4819

Facendo un sunto, un acquariofilo , ha gestito per ben due anni la sua vasca , semplicemente senza mai effettuare un cambio parziale , ma unicamente dei rabbocchi e , per il resto , fornendo regolarmente CO2 , fertilizzazione PMDD , luce, cibo ai pesci (una dozzina di guppy) , apparentemente senza alcun problemi per i pesci o per le piante.

Al di là delle considerazioni prettamente estetiche sulla vasca , che possono in effetti lasciare il tempo che trovano , e la gestione sicuramente estrema della stessa , lo scopo della discussione ( e quindi l'argomento che mi interesserebbe approfondire) , è il seguente : è possibile che le trasformazioni chimiche che avvengono nella vasca per opera delle colonie batteriche , dei pesci , delle piante , ecc. riescano in qualche modo a generare una sorta di equilibrio secondo il quale l'acquario riesca autonomamente a rendere inerti le sostanze potenzialmente dannose e trasformare oppure accumulare quelle in eccesso , ad un livello tale da non rendere in realtà così necessari i cambi parziali , considerati tradizionalmente così importanti per la sua stabilità?
Non c'è , anzi , il rischio che cambi troppo frequenti vadano proprio a disturbare questi meccanismi automatici , che richiederebbero tempi maggiori per entrare a regime? Molti di coloro che gestiscono acquari con cambi più diluiti nel tempo , parlano per esempio di una minore attaccabilità da parte della fauna , alle malattie...
Credo che varrebbe la pena approfondire questo argomento, magari riportando delle esperienze personali , se qualcuno ne ha (sia a favore che contro , ovviamente!!!).
Grazie a coloro che prenderanno parte alla discussione...

|GIAK| 08-04-2009 22:26

Jo76, brevemente, i cambi d'acqua si fanno per diminuire la concentrazione di no3 e aumentare quella degli elementi utili alle piante... in linea teorica ( probabilmente pure pratica con alcune accortezze) se gli elementi li reintegri direttamente tu e gli no3 li fai eliminare dalle piante, puoi evitare i cambi d'acqua, naturalmente cio è possibile in acquari grandi, con pochi pesci e tante piante, soprattutto a crescita rapida, ed un buon filtro... ovviamente tante piante vuol dire tanto reintegrno degli elementi di cui si parlava prima ;-)

|GIAK| 08-04-2009 22:26

Jo76, brevemente, i cambi d'acqua si fanno per diminuire la concentrazione di no3 e aumentare quella degli elementi utili alle piante... in linea teorica ( probabilmente pure pratica con alcune accortezze) se gli elementi li reintegri direttamente tu e gli no3 li fai eliminare dalle piante, puoi evitare i cambi d'acqua, naturalmente cio è possibile in acquari grandi, con pochi pesci e tante piante, soprattutto a crescita rapida, ed un buon filtro... ovviamente tante piante vuol dire tanto reintegrno degli elementi di cui si parlava prima ;-)

livia 08-04-2009 22:35

Io ho chiesto recentemente la stessa cosa, in relazione al fatto che l'acqua che cambio io ha gli stessi identici valori dell'acqua dell'acquario e non capivo quindi l'effettiva utilità della cosa...quello che mi è stato risposto è che cambiare l'acqua in un acquario equivale a cambiare aria in una stanza chiusa...in pratica vai a diluire sostanze chimiche che con i normali test non vengono neanche rilevate...
Per non fare proprio cambi d'acqua ci vuole, come ha detto |GIAK|, un acquario estremamente grande, in cui si può raggiungere un equilibrio indipendente dalla mano dell'uomo, cosa praticamente impossibile in vasche piccole o di medie dimensioni...nel link si vede un acquario piccolo, secondo me in pessime condizioni, con le piante ancora nei vasetti...non credo che la situazione chimica li dentro sia effettivamente in equilibrio...

livia 08-04-2009 22:35

Io ho chiesto recentemente la stessa cosa, in relazione al fatto che l'acqua che cambio io ha gli stessi identici valori dell'acqua dell'acquario e non capivo quindi l'effettiva utilità della cosa...quello che mi è stato risposto è che cambiare l'acqua in un acquario equivale a cambiare aria in una stanza chiusa...in pratica vai a diluire sostanze chimiche che con i normali test non vengono neanche rilevate...
Per non fare proprio cambi d'acqua ci vuole, come ha detto |GIAK|, un acquario estremamente grande, in cui si può raggiungere un equilibrio indipendente dalla mano dell'uomo, cosa praticamente impossibile in vasche piccole o di medie dimensioni...nel link si vede un acquario piccolo, secondo me in pessime condizioni, con le piante ancora nei vasetti...non credo che la situazione chimica li dentro sia effettivamente in equilibrio...

Jo76 09-04-2009 10:51

|GIAK|, livia, innanzi tutto grazie delle risposte...
In effetti le risposte che mi avete dato sono perfette , dal punto di vista accademico ;-) ...ma...
|GIAK|,
Quote:

Jo76, brevemente, i cambi d'acqua si fanno per diminuire la concentrazione di no3 e aumentare quella degli elementi utili alle piante...
ok , ovvio
Quote:

in linea teorica ( probabilmente pure pratica con alcune accortezze) se gli elementi li reintegri direttamente tu e gli no3 li fai eliminare dalle piante, puoi evitare i cambi d'acqua
concordo con te! ma questo vuol dire rendere i cambi meno frequenti , o non eseguirli proprio...?
Quote:

naturalmente cio è possibile in acquari grandi, con pochi pesci e tante piante, soprattutto a crescita rapida, ed un buon filtro... ovviamente tante piante vuol dire tanto reintegrno degli elementi di cui si parlava prima
ne sei proprio sicuro? #24
Credo che se il rapporto piante/pesci in acquario si mantiene vantaggioso , indipendentemente dalle dimensioni di questo , si venga ugualmente a creare una sorta di inerzia , che rende comunque non necessari frequenti cambi.
E' chiaro che in una vasca grande , con moltissime piante e più pesci , in un volume maggiore , avrò necessità di più macro/micro elementi , illuminazione più forte , filtro proporzionato , maggiore alimentazione per i pesci (che saranno senz'altro di più rispetto ad una vasca di piccole dimensioni) , ma i meccanismi delle due vasche , dovrebbero essere esattamente i medesimi...Quindi basta gestire proporzionalmente la vasca più piccola credo...
livia,
Quote:

Io ho chiesto recentemente la stessa cosa, in relazione al fatto che l'acqua che cambio io ha gli stessi identici valori dell'acqua dell'acquario e non capivo quindi l'effettiva utilità della cosa...quello che mi è stato risposto è che cambiare l'acqua in un acquario equivale a cambiare aria in una stanza chiusa...in pratica vai a diluire sostanze chimiche che con i normali test non vengono neanche rilevate...
...e siamo sicuri che queste sostanze non siano utili? Se le piante sono in buona salute , sono loro a preoccuparsi di arricchire di O2 l'acqua nella vasca , no? i pesci respirano ossigeno...
Quote:

Per non fare proprio cambi d'acqua ci vuole, come ha detto |GIAK|, un acquario estremamente grande, in cui si può raggiungere un equilibrio indipendente dalla mano dell'uomo, cosa praticamente impossibile in vasche piccole o di medie dimensioni...
vale quello scritto sopra...
Quote:

nel link si vede un acquario piccolo, secondo me in pessime condizioni, con le piante ancora nei vasetti...non credo che la situazione chimica li dentro sia effettivamente in equilibrio...
hai ragione livia , la vasca non piace molto neppure a me , anche se andando avanti in quella (lunga ) discussione , ci sono foto che ritraggono la vasca un po' più curata...

Di fatto però , come anticipato nel primo post , indipendentemente dalle opinioni estetiche su questa vasca , mi preme capire se effettivamente i cambi ravvicinati che vengono noirmalmente consigliati nelle vasche , siano frutto di vecchie concezioni acquariofile , che prevedono vasche molto popolate e con poche (se non addirittura finte) piante , oppure da studi specifici che dimostrano la loro effettiva utilità...
e a questo sarebbe interessante aggiungere esperienze di acquariofili che hanno tentato questa via...

Jo76 09-04-2009 10:51

|GIAK|, livia, innanzi tutto grazie delle risposte...
In effetti le risposte che mi avete dato sono perfette , dal punto di vista accademico ;-) ...ma...
|GIAK|,
Quote:

Jo76, brevemente, i cambi d'acqua si fanno per diminuire la concentrazione di no3 e aumentare quella degli elementi utili alle piante...
ok , ovvio
Quote:

in linea teorica ( probabilmente pure pratica con alcune accortezze) se gli elementi li reintegri direttamente tu e gli no3 li fai eliminare dalle piante, puoi evitare i cambi d'acqua
concordo con te! ma questo vuol dire rendere i cambi meno frequenti , o non eseguirli proprio...?
Quote:

naturalmente cio è possibile in acquari grandi, con pochi pesci e tante piante, soprattutto a crescita rapida, ed un buon filtro... ovviamente tante piante vuol dire tanto reintegrno degli elementi di cui si parlava prima
ne sei proprio sicuro? #24
Credo che se il rapporto piante/pesci in acquario si mantiene vantaggioso , indipendentemente dalle dimensioni di questo , si venga ugualmente a creare una sorta di inerzia , che rende comunque non necessari frequenti cambi.
E' chiaro che in una vasca grande , con moltissime piante e più pesci , in un volume maggiore , avrò necessità di più macro/micro elementi , illuminazione più forte , filtro proporzionato , maggiore alimentazione per i pesci (che saranno senz'altro di più rispetto ad una vasca di piccole dimensioni) , ma i meccanismi delle due vasche , dovrebbero essere esattamente i medesimi...Quindi basta gestire proporzionalmente la vasca più piccola credo...
livia,
Quote:

Io ho chiesto recentemente la stessa cosa, in relazione al fatto che l'acqua che cambio io ha gli stessi identici valori dell'acqua dell'acquario e non capivo quindi l'effettiva utilità della cosa...quello che mi è stato risposto è che cambiare l'acqua in un acquario equivale a cambiare aria in una stanza chiusa...in pratica vai a diluire sostanze chimiche che con i normali test non vengono neanche rilevate...
...e siamo sicuri che queste sostanze non siano utili? Se le piante sono in buona salute , sono loro a preoccuparsi di arricchire di O2 l'acqua nella vasca , no? i pesci respirano ossigeno...
Quote:

Per non fare proprio cambi d'acqua ci vuole, come ha detto |GIAK|, un acquario estremamente grande, in cui si può raggiungere un equilibrio indipendente dalla mano dell'uomo, cosa praticamente impossibile in vasche piccole o di medie dimensioni...
vale quello scritto sopra...
Quote:

nel link si vede un acquario piccolo, secondo me in pessime condizioni, con le piante ancora nei vasetti...non credo che la situazione chimica li dentro sia effettivamente in equilibrio...
hai ragione livia , la vasca non piace molto neppure a me , anche se andando avanti in quella (lunga ) discussione , ci sono foto che ritraggono la vasca un po' più curata...

Di fatto però , come anticipato nel primo post , indipendentemente dalle opinioni estetiche su questa vasca , mi preme capire se effettivamente i cambi ravvicinati che vengono noirmalmente consigliati nelle vasche , siano frutto di vecchie concezioni acquariofile , che prevedono vasche molto popolate e con poche (se non addirittura finte) piante , oppure da studi specifici che dimostrano la loro effettiva utilità...
e a questo sarebbe interessante aggiungere esperienze di acquariofili che hanno tentato questa via...

livia 09-04-2009 14:24

Per quanto riguarda la vasca non intendevo fare un commento dal punto di vista estetico, parlavo proprio di tecnica e di salute delle piante... ;-) i vasetti in cui tengono le piante contengono dei fertilizzanti che per i pesci sono proprio tossici...e le piante non sembrano stare al massimo...l'estetica è un discorso a parte, non mi piace ma non mi riferivo a quello... ;-) :-)
Dunque, premetto che non ho mai provato questo sistema, quindi come esperienza dal punto di vista acquariofilo non ti so dire nello specifico, ma l'acquario può essere considerato come un piccolo ecosistema chiuso e isolato...in linea di massima, in natura, più un sistema è piccolo più è difficile mantenerlo in equilibrio perché anche una minima variazione sconvolge completamente questo equilibrio...in pratica, facendo un esempio estremo, se mettiamo un litro di qualche veleno in uno stagno, probabilmente uccideremo tutti i pesci presenti, mentre se mettiamo la stessa quantità in mare probabilmente non succederà nulla...
Questo avviene perché in un ambiente ampio con molte piante e anche molti pesci, ci sono più "passaggi" e ogni variazione viene assorbita più facilmente dal sistema, che rimane quindi più stabile...
Spero di essermi spiegata bene...

livia 09-04-2009 14:24

Per quanto riguarda la vasca non intendevo fare un commento dal punto di vista estetico, parlavo proprio di tecnica e di salute delle piante... ;-) i vasetti in cui tengono le piante contengono dei fertilizzanti che per i pesci sono proprio tossici...e le piante non sembrano stare al massimo...l'estetica è un discorso a parte, non mi piace ma non mi riferivo a quello... ;-) :-)
Dunque, premetto che non ho mai provato questo sistema, quindi come esperienza dal punto di vista acquariofilo non ti so dire nello specifico, ma l'acquario può essere considerato come un piccolo ecosistema chiuso e isolato...in linea di massima, in natura, più un sistema è piccolo più è difficile mantenerlo in equilibrio perché anche una minima variazione sconvolge completamente questo equilibrio...in pratica, facendo un esempio estremo, se mettiamo un litro di qualche veleno in uno stagno, probabilmente uccideremo tutti i pesci presenti, mentre se mettiamo la stessa quantità in mare probabilmente non succederà nulla...
Questo avviene perché in un ambiente ampio con molte piante e anche molti pesci, ci sono più "passaggi" e ogni variazione viene assorbita più facilmente dal sistema, che rimane quindi più stabile...
Spero di essermi spiegata bene...


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