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Rama 06-01-2007 04:24

Anche se con te Niko ne abbiamo parlato in privato, provo a indicare una serie di punti "incognita" che secondo me vanno valutati sotto questo aspetto...

-la fase di transizione dalla gestione classica ad un altra low-tech e più naturalistica: passare da un sistema biologicamente aiutato dallo skimmer ad un sistema basato esclusivamente sulla reazione biologica, può essere secondo me molto difficile ma sopratutto critica proprio per l'instabilità del sistema.

-effettiva rimozione dei prodotti di scarto: come sappiamo lo skimmer non elimina solo composti organici, ma induce anche una reazione "chimica" nell'acqua per effetto dell'ossidazione e quindi nel velocizzare la mineralizzazione ed il lavoro batterico... in molti casi ci fà da "tampone" in piccoli o grandi errori di quotidiana gestione, come per esempio dosaggi sbagliati di alimenti per pesci o coralli... gli eccessi vengono rapidamente ammortizzati per opera di uno skimmer efficente, mentre la completa consumazione dei residui da parte di una "flotta" animale è più strettamente correlata alla grandezza ed alla capacità metabolica della fauna stessa... ed ovviamente i tempi di risposta non sono così rapidi nell'ammortizzare un carico in eccesso o imprevisto (esempio del piffero: morte di un pesce)
Il livello di autoregolazione della biomassa è più lento ad adeguarsi alla quantità di nutrimento disponibile rispetto all'azione di uno skimmer, che tendenzialmente tende a rimuovere costantemente quello che può.

-Muco, tossine, sostanze urticanti e tutti i composti generati dalla guerra chimica che attuano le specie per attacco/difesa degli antagonisti: alghe, coralli molli ma anche coralli duri in competizione per lo spazio disponibile riversano questi prodotti in acqua e se non vengono smaltiti/neutralizzati con l'aiuto dello skimmer devono per forza essere consumati e ridotti da qualcun'altro... Chi? Fauna bentonica? Batterioplancton? Abbiamo o possiamo ricreare nel tempo un sistema che possa "digerire" questo brodo primordiale di sostanze, o il cambio d'acqua diventa a questo punto l'unico sistema di diluizione?

-Andamento Redox/PH... anche qui togliendo lo schiumatoio e alimentando il sistema con il fito avremo valori ed oscillazioni diverse... durante la notte non solo non ci sarebbe più l'ossigenazione dell'acqua da parte dello schiumatoio, ma a questo si sommerebbe l'effetto della fotosintesi passiva del fitoplancton... ovvero consumo di ossigeno e rilascio di co2... che sommato a quello di pesci e tutti gli altri esseri viventi della vasca potrebbe deprimere sostanzialmente il ph ed abbassare notevolmente la capacità ossidativa dell'acqua...

-Biodiversità: la chiave del successo? sarebbe possibile ottenere la maggiore quantità di organismi utili per cercare di far chiudere il cerchio al sistema nella maniera più completa possibile?

-Efficenza nutritiva: come ci si regola? continua immissione di solo fitoplancton? secondo me manca qualcosa ancora... e poi senza skimmer il fito non consumato si rigenera, produce nuove cellule e si riproduce a seconda della quantità di nutrimento che a sua volta riceve dai prodotti di scarto finali della vasca...
E lo zooplancton che abbiamo in vasca può sopperire all'alimentazione dei coralli?O ritornano in gioco le zooxantelle che però inducono il corallo ad una alimentazione autotrofa e non eterotrofa come invece penso sia molto più auspicabile...? Sappiamo comunque che anche il solo zooplancton, per quanto teoricamente abbondante e disponibile, non è la sola fonte di sostentamento per gli animali che desideriamo allevare...


Per ora ci fermiamo? :-D #23

NIKO 06-01-2007 04:41

Flavio un intervento strepitoso, indice di una persona preparata come tu lo sei, mi hai dato materiale di riflessione per almeno una settimana, ecco a cosa serve questo post, siamo partiti a parlare di una conduzione low-tech, per arrivare alle esigenze chimiche, alimentari del corallo, per passare ad una disquisizione sulla base della catena alimentare del reef.

#25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25 #25

Quello che mi chiedo io perche' e' cosi' difficile approntare discussioni simili su Acquaportal quando invece su moltissimi siti tedeschi e americani sono all'ordine del giorno ?

Fate un attimo di riflessione assieme a me.

Cmq flavio adesso e' tardi per rispondere con criterio al tuo intervento ti rispondo con piu' calma su quello che sono le mie idee.

pieme74 06-01-2007 11:48

Flavio bellissimo iintervento #25
bene o male appunto come hai scritto tu ci sono molte incognite che fanno pensare
allo skimmer come ad una componente quasi indispensabile, anche se però
poi è l'osservazione della propria vasca secondo me al di la della teoria a far capire quanto sia più o meno importante e quanto debba rimuovere dal sistema soprattutto.

Abra 06-01-2007 13:22

Quote:

-la fase di transizione dalla gestione classica ad un altra low-tech e più naturalistica: passare da un sistema biologicamente aiutato dallo skimmer ad un sistema basato esclusivamente sulla reazione biologica, può essere secondo me molto difficile ma sopratutto critica proprio per l'instabilità del sistema.
e quì siamo tutti daccordo che ci voglia tempo e occhio x cambiare sistema
Quote:

effettiva rimozione dei prodotti di scarto: come sappiamo lo skimmer non elimina solo composti organici, ma induce anche una reazione "chimica" nell'acqua per effetto dell'ossidazione e quindi nel velocizzare la mineralizzazione ed il lavoro batterico... in molti casi ci fà da "tampone" in piccoli o grandi errori di quotidiana gestione, come per esempio dosaggi sbagliati di alimenti per pesci o coralli... gli eccessi vengono rapidamente ammortizzati per opera di uno skimmer efficente, mentre la completa consumazione dei residui da parte di una "flotta" animale è più strettamente correlata alla grandezza ed alla capacità metabolica della fauna stessa... ed ovviamente i tempi di risposta non sono così rapidi nell'ammortizzare un carico in eccesso o imprevisto (esempio del piffero: morte di un pesce)
Il livello di autoregolazione della biomassa è più lento ad adeguarsi alla quantità di nutrimento disponibile rispetto all'azione di uno skimmer, che tendenzialmente tende a rimuovere costantemente quello che può.
anche quì ma rimane sempre il fatto che la reazione che dici dovrebbe essere collegata con l'introduzione dell'ossigeno e questa è sostituibile con un'aereatore abbastanza potente e una colonna di contatto alta,sul effetto tampone concordo in pieno ma quanto deve essere grande lo skimmer x svolgere il suo lavoro di tampone in una vasca gestita con questo metodo????
Quote:

Muco, tossine, sostanze urticanti e tutti i composti generati dalla guerra chimica che attuano le specie per attacco/difesa degli antagonisti: alghe, coralli molli ma anche coralli duri in competizione per lo spazio disponibile riversano questi prodotti in acqua e se non vengono smaltiti/neutralizzati con l'aiuto dello skimmer devono per forza essere consumati e ridotti da qualcun'altro... Chi? Fauna bentonica? Batterioplancton? Abbiamo o possiamo ricreare nel tempo un sistema che possa "digerire" questo brodo primordiale di sostanze, o il cambio d'acqua diventa a questo punto l'unico sistema di diluizione?
quì entra secondo mè in gioco la filosofia di conduzione di un acquario,cioè ci dovremmo accontentare di avere meno diversità di coralli sia duri che molli,non dico monotematiche ma 2-3 specie e pochi pesci,si eviterebbe forse molta guerra biologica,x quanto riguarda i cambi penserei a un 3% giornaliero farebbe bene al sistema
Quote:

-Andamento Redox/PH... anche qui togliendo lo schiumatoio e alimentando il sistema con il fito avremo valori ed oscillazioni diverse... durante la notte non solo non ci sarebbe più l'ossigenazione dell'acqua da parte dello schiumatoio, ma a questo si sommerebbe l'effetto della fotosintesi passiva del fitoplancton... ovvero consumo di ossigeno e rilascio di co2... che sommato a quello di pesci e tutti gli altri esseri viventi della vasca potrebbe deprimere sostanzialmente il ph ed abbassare notevolmente la capacità ossidativa dell'acqua...
questo è quello scritto sopra togli lo schiumatoio elimini ossigeno cosa che si può benissimo evitare con l'uso di un aereatore ricordiamoci che la co2 viene espulsa anche dallo skimmer
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Biodiversità: la chiave del successo? sarebbe possibile ottenere la maggiore quantità di organismi utili per cercare di far chiudere il cerchio al sistema nella maniera più completa possibile?
questa la vedo dura ma non impossibile certo si potrebbe cercare di tenerne il + possibile (esempio le spugne)
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-Efficenza nutritiva: come ci si regola? continua immissione di solo fitoplancton? secondo me manca qualcosa ancora... e poi senza skimmer il fito non consumato si rigenera, produce nuove cellule e si riproduce a seconda della quantità di nutrimento che a sua volta riceve dai prodotti di scarto finali della vasca...
quì non sono daccordo il sistema si autoregola non potra a mio modo di vedere mai esserci una crescita di fito in vasca x via della crescita degli esseri che se ne nutrono + fito + vita certo nel limite delle cose,penso il contrario cioè i guai che incontreremo se iniziassimo un cammino così e poi smettessimo questo comporterebbe la morte di tutta la flora e la fauna che è cresciuta grazie a questo alimento.
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E lo zooplancton che abbiamo in vasca può sopperire all'alimentazione dei coralli?O ritornano in gioco le zooxantelle che però inducono il corallo ad una alimentazione autotrofa e non eterotrofa come invece penso sia molto più auspicabile...? Sappiamo comunque che anche il solo zooplancton, per quanto teoricamente abbondante e disponibile, non è la sola fonte di sostentamento per gli animali che desideriamo allevare...
quì mi astengo xchè grazie a voi stò imparando e tanto ma ancora ci capisco poco (come x il resto #12 )

Benny 06-01-2007 15:41

credo che basti aspettare....il tempo e la saluta della nostra vasca ci risponderà..
una vasca vecchia..piena di enormi coralli..cosa se ne fà dello schiumatoio ??

la vasca si filtra da sola....

l'esempio di Hagaa.....è eloquente


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