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Matteo1980 20-04-2005 16:04

Quote:

che bello
la disfida fra chi sifona e chi no continua, piu' forte che mai
Figo eh? Gente come me ed Hector non si annoia mai. :-D

Quote:

Non pensate che fra il "mai " e il "spesso" ci sia posto per il "quando serve" ???
Forse non ci siamo ben spiegati, ma sia io che lui siamo convinti del "quando serve". E' il "quando serve" l'imperativo, nient'altro. Per me non serve praticamente mai (eccetto che per emergenze e casi speciali di cui mentalmente parlo, ma nei quali non mi sono mai, finora, imbattuto). Per Hector, invece, serve spesso. Io ho dalla mia il successo delle mie vasche ed i valori dell'acqua che si giovano di quanta più "zozzeria" (in realtà è vita preziosa) ci sia sul fondo. Lui ha dalla sua il sucesso delle sue vasche e quant'altro. ;-)

Quote:

l'apparato radicale tiene drenato o pulito o mosso il fondo.
Di base c'è che a mio avviso, in una vasca ben fatta e che va bene, il fondo non andrebbe pulito, né mosso, neanche se ci fossero due dita di... -e55 che altro non è che nutrimento per i batteri e la loro casa per alcuni. Meglio dei cannolicchi.

Quote:

si puo' andare incontro ad un compattameto del medesimo, con conseguente stagnazione e creazione di zone anossiche nel sottofondo.
Con fondo ben fatto e il giusto movimento dell'acqua è improbabile che il fondo si compatti nella sua interezza. La formazione di zone anossiche è a mio avviso una delle migliori cose che possa crearsi in acquario, per questo da me favorita o, comunque, mai ostacolata. Io credo che il mio fondo di sabbia fina a doppia granulometria (fina-finissima) sia in buona parte in anossia. Per questo, anziché compattarsi, si alza a cicli come un ciambellone lievitante e, non raramente, espelle dei gas. L'effetto è simile a quello di un areatore. Ripeto, nella mia fantasia credo sia azoto gassoso, ma non ho i mezzi (teorici e pratici) per stabilirlo con esattezza.

Quote:

Ad alcuni amici acquariofili capita di sentire strani odori e vedere bolle salire in superficie.

Non e' un bel segnale.
Non vedo perché. A parte i cattivi odori (che se li sentissi certamente non scriverei così), credo che le bolle siano il prodotto della riduzione dei nitrati in azoto gassoso (e sicuramente si formano anche altri gas). Non solo, queste bolle smuovono (in modo naturale) lo stesso fondo... cosa voler di più? C'è da dire che da quando ho introdotto bivalvi, effettivamente questo fenomeno si è un po' ridotto. Ma la loro azione sifonatrice è rispettosa del fondo e della vita nell'acquario, a differenza del sifone meccanico. Questo è un intruso nel ciclo. Non solo, sto riflettendo sul fatto che potrebbe addirittura avere degli effetti di dipendenza (sifone-dipendenza della vasca), in quanto l'azione ciclica del sifone organizzerebbe la vita dell'acquario in modo da includere la sua presenza. Bene, qualora venisse a mancare la sifonatura in una vasca regolarmente sifonata (quindi più instabile e con popolazione batterica più debole), non sono sicuro di quanto la vasca, allora, possa ancora giovarsi di una brusca interruzione delle sifonature. Dovrebbe andare incontro ad un periodo di "disintossicazione" (quanto scritto nelle ultime righe adotta il condizionale non a caso: potrebbe tranquillamente non essere così, non ho mai sperimentato in tal senso).

Quote:

Quindi la mia idea e' sempre stata quella di sifonare gli eccessi superficiali di sedimento(che tanto ne rimane sempre a sufficienza), ma di non farlo per motivi estetici.
Questo piglio non sarebbe da denigrare, ma c'è da dire che in una vasca con una fortissima popolazione batterica, i sedimenti, come si formano, si decompongono. Insomma, se avessi una vasca che accumulasse detriti senza decomporli di conseguenza... è lì che mi preoccuperei.

Quote:

Comunque non credo che una pulitina leggere al fondo ogni tanto, durante i cambi, possa fare male, anzi.......
C'è sicuramente di molto peggio, ovviamente! Ma continuo a pensare che questa sia più un'esigenza dell'uomo, Colui che pulisce, che della natura, anche in vasca che sia. Anche perché, allora, non mi spiegherei perché i miei pesci sono sanissimi e la mia acqua sempre idonea. Dovrei essere davvero un mago, se non sifonare fosse nocivo, ad avere quello che ho. ;-)

Io credo che una vasca matura, quando sopravvive ad una sifonatura (non parlo di un'aspiratina superficiale, c'è proprio gente che, appunto, ara!), lo faccia perché la natura sa incassare bene certi colpi. Ma è una violenza gratuita, oltre che onerosa per noi.

Ciao,

Matteo.

RASBORA67 20-04-2005 17:38

Io faccio la sifonatura nel mio 18 litri 1 volta ogni 14 giorni, cioè quando faccio il cambio dell'acqua.

filtros 20-04-2005 17:38

Quote:

Questo piglio non sarebbe da denigrare, ma c'è da dire che in vasca con una fortissima popolazione batterica, i sedimenti come si formano di decompongono. Insomma, se avessi una vasca che accumulasse detriti senza decomporli di conseguenza... è lì che mi preoccuperei.
beh dipende da molte cose, tu citi sempre una situazione ottimale che riesci ad ottenere perche' sei bravo evidentemente, ma considera che si parla sempre in linea di massima, e ci si rivolge a tutti.

Quanti sono gli acquari sovraffollati rispetto a quelli equilibrati???
vogliamo fare un sondaggio ;-)

Quote:

Non vedo perché. A parte i cattivi odori (che se li sentissi certamente non scriverei così), credo che le bolle siano il prodotto della riduzione dei nitrati in azoto gassoso (e sicuramente si formano anche altri gas). Non solo, queste bolle smuovono (in modo naturale) lo stesso fondo
mmmm, non e' solo azoto, e sul fatto che il fondo venga smosso, allora ci troviamo d'accordo; una razzolatina puo' fare bene.

Dai, il tutto sta nel partire bene, e siccome non succede spesso, se interpretiamo il sifone come un accessorio che puo' tornare utile................................. #22

il fondo con lenta circolazione e poco ossigeno offre substrato ai batteri denitranti

Il fondo anossico puo' dare problemi seri,a volte

ciao

filtros

Matteo1980 20-04-2005 18:03

Quote:

beh dipende da molte cose, tu citi sempre una situazione ottimale che riesci ad ottenere perche' sei bravo evidentemente, ma considera che si parla sempre in linea di massima, e ci si rivolge a tutti.
Be'... bravo o meno mi rivolgo a chi posso (sperando a tutti). Infatti durante tutto il topic ho sottolineato che parlo della mia esperienza e che ogni vasca può avere delle peculiarità. Anzi, le ha. Figurarsi le peculiarità dei vari acquariofili! ;-)

Quote:

mmmm, non e' solo azoto,
Sì, lo credo anch'io, ma non oso dire di più. Se fosse metano avrei risolto un altro problema! :-)) :-D

Quote:

e sul fatto che il fondo venga smosso, allora ci troviamo d'accordo; una razzolatina puo' fare bene.
Sì, ma questa leggera -mai traumatica- "razzolatina" dovrebbero farla, come in natura, le correnti predisposte ad hoc e gli animali stessi (bivalvi, crostacei, pesci), nonché le piante, e non sifoni meccanici che spesso sono fin troppo simili a reti a strascico.

Quote:

il fondo con lenta circolazione e poco ossigeno offre substrato ai batteri denitranti
Esatto, è quello che si riproduce nelle famose sfere di ceramica o vetro, da inserire nel filtro.

Quote:

Il fondo anossico puo' dare problemi seri,a volte
Effettivamente sì. Ma l'anossia totale credo sia difficile da ottenere in vasca, come la totale assenza di circolazione dell'acqua nel fondo (un minimo deve pur transitare). Certo che se si crea un fondo di sabbia finissima alto 15 centimetri, aiutato da scarsa o errata disposizione di filtri e getti d'acqua, coadiuvato dalla mancanza di piante ed animali utili... allora, sono d'accordo che potrebbe essere oppurtuno sifonare, o addirittura rimestare il fondo. Ma queste cose non dovrebbero succedere!
Io sottolineo che non andrebbero sifonati acquari sani, ideati e realizzati secondo un minimo di conoscenze biologiche ed ecologiche. Gli altri partono male già all'inizio. Non essendo, questa, una sezione espressamente per neofiti, discutiamo di come, secondo noi, le cose andrebbero fatte al meglio.

Ciao,

Matteo.

filtros 20-04-2005 18:42

Quote:

Effettivamente sì. Ma l'anossia totale credo sia difficile da ottenere in vasca, come la totale assenza di circolazione dell'acqua nel fondo (un minimo deve pur transitare). Certo che se si crea un fondo di sabbia finissima alto 15 centimetri, aiutato da scarsa o errata disposizione di filtri e getti d'acqua, coadiuvato dalla mancanza di piante ed animali utili... allora, sono d'accordo che potrebbe essere oppurtuno sifonare, o addirittura rimestare il fondo. Ma queste cose non dovrebbero succedere!
Io sottolineo che non andrebbero sifonati acquari sani, ideati e realizzati secondo un minimo di conoscenze biologiche ed ecologiche. Gli altri partono male già all'inizio. Non essendo, questa, una sezione espressamente per neofiti, discutiamo di come, secondo noi, le cose andrebbero fatte al meglio
beh matteo,
un acquario imita la natura, nn la riproduce, e a volte la totale anossia si puo' creare(azz.......)
il ricambio e la circolazione in una vasca credo siano altra cosa
Condivido pienamente e sottolineo che si parla sempre sulla base della propria esperienza....nessuno deve salire in cattedra ;-)

Come andrebbero fatte al meglio?
ok, allora inizio col dire che preferisco il tuo modo di condurre, ma non e' per tutti, almeno non all'inizio
Sai quale credo sia il problema del sifone??che chi lo usa spesso non sa usarlo
Ogni intervento meccanico aggiunto che possa servire, se fatto bene, deve essere ben accetto, se non altro perche' anche il migliore fra gli acquari, e' pur sempre una vasca di vetro

Attendo tua risposta

Stammi bene Mat....
ciao

Filtros

Matteo1980 20-04-2005 19:28

Quote:

un acquario imita la natura, nn la riproduce,
A mio avviso la riproduce e può essere anche innovativa ed originale, proprio perché in vasca possono avvenire cose sempre nuove, non necessariamente strette imitazioni di qualcos'altro che è fuori. Premetto (anzi, post-metto :-)) ) che penso la natura sé stessa e basta, senza imitazioni, ovunque, sia su Alfa Centauri, sia nel nostro cervello e sia nei nostri letti pieni di Acari. Questo che hai scritto mi ha riportato ad una serie di discussioni avvenute qui circa due anni fa (molto interessanti!). Alla fine credo che certamente l'acquario è diverso da un bacino naturale, ma la chimica, la biologia, l'ecologia è sostanzialmente la stessa (parlo dei miei acquari e quelli di chi non ha "conduzione invadente"... figurati, io non faccio praticamente -QUASI- nulla per mesi e mesi).

Quote:

Come andrebbero fatte al meglio?
Eh... mi vuoi male, tra sei ore dovrei uscire!!! :-D
In breve -ed in modo certamente incompleto-, dico che bisogna studiare e avere esperienza di ecosistemi, di forme di vita e di un po' di tecnica acquariologica, per porre le basi (allestimento) di una vasca che sia il più possibile forte ed autosufficiente (attenzione, siamo sempre nel relativismo: "il più possibile"). Dopo, bisogna farsi da parte e lasciare che le cose accadano. Se ci si sostituisce o ci si mette di mezzo ai naturali cicli (seppur riprodotti tra cinque vetri), ci si allontana sempre di più da quello che dovrebbe essere (almeno, questo è il mio motivo per cui ho l'acquario), un pezzo riprodotto di natura. Altrimenti, diventa più simile ad una delle nostre case, il che non è esattamente la stessa cosa.

Quote:

ok, allora inizio col dire che preferisco il tuo modo di condurre, ma non e' per tutti, almeno non all'inizio
Filtros, hai ragione. Non sei la prima persona che me lo fa notare... ma vi sembra che abbia mai sostenuto che si può iniziare così, da zero? Ad esempio, a mia sorella che ha una vasca da neanche un anno, di certo non mi metto a farle discorsi simili... (be'... non proprio tutti :-)) ). Per i primi mesi, o anni, nel mio particolare caso, bisognerebbe farsi le ossa seguendo alla lettera ciò che dice la letteratura per neofiti e quella per "intermedi". Solo allora si può avere (e non è detto), l'esperienza necessaria per tentare altre strade, non sostitutive di quello che viene recitato nei 10 comandamenti del neofita, ma alternative. Forse più difficili, non so. Sicuramente più naturali e di sicuro vantaggio per gli ospiti stessi, nonché per noi, che non facciamo altro che arricchirci di cose meravigliose. In questo, ognuno ha i suoi tempi, sia legati al background culturale di partenza, sia legati al modo in cui ci si accosta a quest'attività di ricerca e crescita personale, che è l'acquariofilia (per me, sottolineo, per me non è semplicemente un hobby). I miei tempi, per me, sono stati vergognosamente lunghissimi! Ritengo di essere stato poco più di un principiante per almeno 15 anni da quando il mio primo pesce rosso è entrato in casa mia. Ciò è dovuto, forse, principalmente al fatto che ho iniziato ad avere pesci (e male) prestissimo. Non secondarie sono state le mie "cattive compagnie" e, quando non c'erano, il mio isolamento. Questo mi ha fatto crescere molto lentamente, con seri periodi di retrocessione, acquariofilamente parlando. Per lo stesso discorso, non escludo, però, che ci siano persone più brave di me, che dopo sei mesi dal primo allestimento abbiano già le carte in regola per decidere come condurre il proprio acquario, in modo "naturale", in modo "farmaceutico" o altro che sia. Per me essere un acquariofilo mediamente esperto (come penso di me), significa sapersi mettere da parte, Let it Be ai processi naturali il più possibile, dopo aver fatto inizialmente una buona creazione. Per altri non è così. Per me non è un problema.

Quote:

Ogni intervento meccanico aggiunto che possa servire, se fatto bene, deve essere ben accetto, se non altro perche' anche il migliore fra gli acquari, e' pur sempre una vasca di vetro
Sono pienamente d'accordo! Siamo sempre lì... che non è che non mi piace il sifone, è che l'ho trovato dannoso nella mia esperienza, o almeno inutile. Quando mi servirà, lo userò.

Quote:

Stammi bene Mat....
ciao

Filtros
Pure tu Filtros! ;-)

Ciao,

Matteo.

Ale2002 20-04-2005 23:24

Io penso che l'equilibrio che potrebbe esistere in una vasca (ad esempio una di quelle citate in cui si tende a lasciar stabilire certi cicli bio-ecologici con minime influenze umane) potrebbe invece anche cambiare in maniera abbastanza repentina. Non essendo l'acquario un sistema chiuso, elementi esterni naturali potrebbero influenzare tale equilibrio.
Piccoli componenti organici che si depositano sul fondo possono essere ben smaltiti da un fondo-filtro laddove è presente un equilibrio, quindi la sifonatuara risulta inutile e forse dannosa. Ma se ad una grossa ampullaria prende un infarto o se una pianta in una giornata straordinaria di caldo si lessa? Ovviamente sifoniamo via il grosso carico organigo formatosi per prevenire delle spiacevoli reazioni a catena e per cercare di ristabilire artificialmente l'equilibrio preesistente (suppongo).
Forse quello che c'è in vasca non è natura se ci aspettiamo di guardare dall'esterno un sistema ecologico autosufficiente. Forse invece lo è se riusciamo a cogliere aspetti e fenomeni riconducibili a ciò che più o meno fedelmente avviene in natura.
Un inciso, chi si ricorda il caso di quel ragazzo che ereditò un acquario a muro in cui il solo ed unico intervento umano era la somministrazione di cibo? Se non ricordo male c'erano qualcosa come 500 guppy, un enorme pleco o ancistrus statico, pochissime piante, una quantità enorme di alghe, fondo melmosissimo.... In 10 anni mai un cambio d'acqua, l'unico neon mai cambiato.... appena il ragazzo fece un piccolo cambio d'acqua tutto il castello crollò e tutti i pesci morirono -20
ciao
Alessandro

Matteo1980 20-04-2005 23:46

Mi trovo d'accordo con Ale2002. Nello specifico, io tendo a non togliere pesci, piante o invertebrati morti dalla vasca. Lascio che si decompongano, divenendo da materia organica ad inorganica e quindi seguendo il ciclo della vita. Ovvio, se ci fosse una moria collettiva il discorso sarebbe differente. Oppure, se morisse un pesce di grandi dimensioni, ovviamente lo preleverei (già da prima che muoia, se riuscissi a vederlo malato, per tentare di salvarlo). "Grandi dimensioni" non è una costante, perché dipende dalla grandezza e dalla robustezza (batterica) della vasca. Quindi questo continua ad essere un discorso personale (leggersi: quello che faccio io nelle mie vasche), non una realtà adattabile a tutte le situazioni.
Non è un mistero che grandi disastri ecologici che provochino morie di animali e piante, poi diventino tragedie durature perché l'ambiente (in specie acquatico interno) non riesce a decomporre "l'onda" di materia organica che ne consegue. Questo avviene in natura come in un acquario, con le dovute differenze dovute alle dimensioni del bacino. La morte di un Luccio in un piccolo lago, oppure di un Guppy in una vasca di 100 litri, non costituiscono a mio avviso nessun pericolo per l'ecosistema (a patto che laghetto e acquarietto siano sani e abbondantemente colonizzati battericamente, da piante e, a volte in primis, da saprofiti vertebrati).

Ciao,

Matteo.

filtros 21-04-2005 10:21

Matteo, se non esci dal forum, penso perderai altri appuntamenti :-))

comunque, condivido cio' che dici, anche perche', credimi, in tutti gli acquari muoiono pesci e piante, senza che uno se ne accorga subito, e la velocita' di decomposizione, legata a molti fattori, a volte non ti da' tempo di accorgertene.

il potere batterico del filtro e' di sicuro la cosa piu' importante.

I pesci morti??

Forse non ci crederai, ma non ne ho mai tolto uno, salvo fosse morto per evidente malattia, onde evitare infettazioni.

Fra l'altro in una vasca eccessivamente verde, volgio vederti togliere i pesci piu' piccoli, che spesso vanno a morire in angoli nascosti.

Avanti cosi' allora

Ciao

Filtros

Matteo1980 21-04-2005 14:20

Quote:

comunque, condivido cio' che dici, anche perche', credimi, in tutti gli acquari muoiono pesci e piante, senza che uno se ne accorga subito, e la velocita' di decomposizione, legata a molti fattori, a volte non ti da' tempo di accorgertene.
Già, a volte qualche ora.

Ciao!

Matteo.


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