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ma quante ne sapete...mi sento veramente ignorante#13
quindi cambi settimanali più fiala di batteri ogni tanto per ristabilire la flora batterica che altrimenti andrebbe a favore degli eterotrofi. ho capito male?non mi bastonate please |
Io non ci capisco molto, ma in questi anni ho solo capito che i batteri servono solo ad ingrassare le aziende che li producono;-)
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bhudda,ora l ho letta meglio che ho più tempo,avevi scritto male..
il carbonio organico come l acetato o roba simile lo utilizzano esclusivamente i batteri eterotrofi. i nitrificanti,quelli che interessano a noi utilizzano il carbonio inorganico dalla co2. io preferisco non dosare carbonio organico perché a mio parere c è un equilibrio tra i vari ceppi e le quantità di carbonio quando l ambiente è dinamico come l acquario. |
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Anche perchè proprio l'on/off è alla base dei PAO (di dubbia presenza).. buddha ma i PAO si trovano nel reef o colonizzano altri "habitat"? |
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Ci riprovo.. Se doso carbonio..a favore degli eterotrofi, poiché fra i loro metaboliti c'è la CO2, quest'ultima non verrà utilizzata dagli autotrofi che quindi aumenteranno anche essi..? |
io non ho sinceramente una mia idea su cosa possa succedere ... anche perchè gli stessi autotrofi non sono foto/chemio quindi avere nicchie diverse?
boh |
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tutto avviene attraverso la glicolisi e la decarbossilazione ossidativa. il glucosio è degradato ed ossidato ad acido piruvico. L’acido piruvico subisce una decarbossilazione ossidativa formando acetil-Coenzima A. gli autotrofi usano l' energia della luce , gli organismi che effettuano la respirazione sono chiamati chemiotrofi. I fototrofi ottengono il carbonio dalla CO2. |
http://venus.unive.it/miche/cicli_ecosis/0056.htm
Allora, mi sembra di capire che la presenza di acido glutammico sia di fondamentale importanza per lo sviluppo degli autotrofi, così come la presenza di molibdeno.. Altra cosa che leggo è che la nitrato riduttasi (enzima che riduce il nitrato) è inibito dalla presenza di ammoniaca oltre una certa quantità.. Quindi nella zeolite non dovrebbero proprio avvenire processi denitrificanti anche se in presenza di poco ossigeno..e quindi i PAO che sono denitrificanti non possono vivere in quest'ambiente.. E quindi richiedo.. PERCHÈ si usa zeolite e non canolicchi? PERCHÈ eliminare solo autotrofi dallo "scutullamento" della zeolite..? A che serve l'on/off allora? Quindi io credo che in presenza di carbonio esterno (o interno, cambia poco, dipende dalle quantità) Stimoliamo gli eterotrofi, i chemioautotrofi e i facoltativi.. Indirettamente i fotoautotrofi perchè utilizzano CO2 e luce.. E mi richiedo..se alcuni dei nostri autotrofi nitrificanti sono chemio autotrofi come di fatto è.. http://it.m.wikipedia.org/wiki/Nitrosomonas http://it.m.wikipedia.org/wiki/Nitrobacter Verranno anche stimolati direttamente dal carbonio.. Mentre (ammesso che esistano nitrificanti fotoautotrofi) Verranno stimolati sia con la CO2 prodotta dai chemio auto/eterotrofi sia dalla luce..la presenza di acido glutammico e molibdeno chiude il gioco.. ------------------------------------------------------------------------ Quote:
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appunto sfruttano l energia chimica liberata da processi inorganici. scusami budda ma il professore sei tu ,io so gnurant :-)) fammi capire come i nitrificanti possono ricavare co2 da carbonio organico #24 non mi fai capire se lo sai o no,nelle tue affermazioni metti i punti interrogativi #24 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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