AcquaPortal Forum Acquario Dolce e Acquario Marino

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punkettaro 06-09-2016 02:24

Carmine, ci serve il tuo aiuto.
il pesce mangia, è il caso che aggiunga il neo-furadantin al mangime?
Se si in quali dosi?

Carmine85 06-09-2016 04:22

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778188)
Carmine, ci serve il tuo aiuto.
il pesce mangia, è il caso che aggiunga il neo-furadantin al mangime?
Se si in quali dosi?

Il principio attivo è abbastanza pesante...ma i pesci lo smaltiscono meglio rispetto agli altri principi..
Io non ho mai alimentato i pesci durante una qualunque cura, nemmeno nei trattamenti in acquacoltura, per minimizzare la carica batterica...
Se il medicinale è in circolo in acqua, il cibo che metti dentro si inzuppa automaticamente di medicinale..

L'acqua si doveva fare un po' giallina, è successo??


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punkettaro 06-09-2016 10:20

Si l'acqua si è fatta giallina, e mi sembra che il colore diventi più gialliino col passare dei giorni.
Oggi siamo al quarto giorno di Neofuradantin, poichè mi sembra che si stia indebolendo, tieni conto che è in quarantena sotto antibiotici dal 18 agosto (quindi da ben 19 giorni) non me la sono sentita di lasciarlo anche a digiuno totale e lo sto alimentando con un minuscolo frammento di pastiglia di fondo che va sempre a consumare immediamente, con una goccia di vitamine idro-plurivit.
Non metto in dubbio che lasciare a digiuno minimizzi la carica batterica, però devo far notare che sulle schede malattie di questo forum a proposito dei medicinale Neo-furadantin (come anche per l'ambramicina) è specificato che l'alimentazione non deve mai mancare:
Quote:

Neofuradantin 100:
Medicinale reperibile in farmacia, solitamente con ricetta medica.
Forma farmaceutica : Capsule
Principio attivo: Nitrofurantoina
Descrizione: Antibiotico ad uso umano utilizzato in campo acquariofilo principalmente per la cura di infezioni esterne dopo aver riscontrato l'inefficacia dei medicinali per uso acquariofilo. Solitamente vine usato su formazioni batterico-micotiche, per prevenire la sindrome di idropisia.
Luogo di svolgimento : Solitamente la terapia viene svolta in vasca di quarantena a meno di sintomatologia comune a tutta la popolazione ittica .
Posologia “ a ”: 1 cps su 35 litri di acqua in una unica somministrazione lasciando agire il tutto per 6 giorni. Al terzo giorno di terapia cambio del 30% di acqua.
Posologia “ b ”: 1 cps su 35 litri di acqua in unica somministrazione lasciando agire per 6 giorni. Al sesto giorno, se la situazione è migliorata ma non ancora rientrata del tutto, si sostituisce il 30% di acqua e si ripete la terapia.
Le capsule vanno sciolte preventivamente in tazzina di acqua tiepida per entrambi le terapie.
Areazione: 24 ore su 24 per entrambi le patologie.
Alimentazione: Non deve assolutamente mancare e deve essere ricca di vitamine o con aggiunta di tali.
Medicinali equivalenti uso acquariofilo /b]: In modo combinato di possono avere effetti simili con l’ausilio di bactopur + mycopur, general tonic + fungistop. In pratica combinando un antibatterico a largo spettro con un antimicotico.
E' l'unica differenza fondamentale rispetto al tuo consiglio, perchè la posologia è identica a quello che mi hai detto, semmai nella scheda manca espressamente l'indicazione di far avvenire la cura al buio. Quale delle due pratiche è quella corretta? Oppure possono essere sono entrambe valide a seconda dei casi? Ve la faccio notare in modo che se la scheda è da correggere, da aggiornare o da precisare possiate deciderlo tra moderatori.
Comunque hai dato un occhiata alle foto, come ti sembra? Oggi pomeriggio posto una foto con la situazione aggiornata a oggi.
Grazie

Carmine85 06-09-2016 16:06

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778232)
Si l'acqua si è fatta giallina, e mi sembra che il colore diventi più gialliino col passare dei giorni.
Oggi siamo al quarto giorno di Neofuradantin, poichè mi sembra che si stia indebolendo, tieni conto che è in quarantena sotto antibiotici dal 18 agosto (quindi da ben 19 giorni) non me la sono sentita di lasciarlo anche a digiuno totale e lo sto alimentando con un minuscolo frammento di pastiglia di fondo che va sempre a consumare immediamente, con una goccia di vitamine idro-plurivit.
Non metto in dubbio che lasciare a digiuno minimizzi la carica batterica, però devo far notare che sulle schede malattie di questo forum a proposito dei medicinale Neo-furadantin (come anche per l'ambramicina) è specificato che l'alimentazione non deve mai mancare:
Quote:

Neofuradantin 100:
Medicinale reperibile in farmacia, solitamente con ricetta medica.
Forma farmaceutica : Capsule
Principio attivo: Nitrofurantoina
Descrizione: Antibiotico ad uso umano utilizzato in campo acquariofilo principalmente per la cura di infezioni esterne dopo aver riscontrato l'inefficacia dei medicinali per uso acquariofilo. Solitamente vine usato su formazioni batterico-micotiche, per prevenire la sindrome di idropisia.
Luogo di svolgimento : Solitamente la terapia viene svolta in vasca di quarantena a meno di sintomatologia comune a tutta la popolazione ittica .
Posologia “ a ”: 1 cps su 35 litri di acqua in una unica somministrazione lasciando agire il tutto per 6 giorni. Al terzo giorno di terapia cambio del 30% di acqua.
Posologia “ b ”: 1 cps su 35 litri di acqua in unica somministrazione lasciando agire per 6 giorni. Al sesto giorno, se la situazione è migliorata ma non ancora rientrata del tutto, si sostituisce il 30% di acqua e si ripete la terapia.
Le capsule vanno sciolte preventivamente in tazzina di acqua tiepida per entrambi le terapie.
Areazione: 24 ore su 24 per entrambi le patologie.
Alimentazione: Non deve assolutamente mancare e deve essere ricca di vitamine o con aggiunta di tali.
Medicinali equivalenti uso acquariofilo /b]: In modo combinato di possono avere effetti simili con l’ausilio di bactopur + mycopur, general tonic + fungistop. In pratica combinando un antibatterico a largo spettro con un antimicotico.
E' l'unica differenza fondamentale rispetto al tuo consiglio, perchè la posologia è identica a quello che mi hai detto, semmai nella scheda manca espressamente l'indicazione di far avvenire la cura al buio. Quale delle due pratiche è quella corretta? Oppure possono essere sono entrambe valide a seconda dei casi? Ve la faccio notare in modo che se la scheda è da correggere, da aggiornare o da precisare possiate deciderlo tra moderatori.
Comunque hai dato un occhiata alle foto, come ti sembra? Oggi pomeriggio posto una foto con la situazione aggiornata a oggi.
Grazie

Beh si ci sarebbe da fare un distinguo:
Tutto dipende dal tipo di vasca di quarantena:
-Se allestisco una vasca di quarantena temporanea, che comprende una vasca e un aeratore e il pesce deve stare per 5-6 giorni, non lo alimento, perché in quel caso, tra cibo, urina e feci, si innesca un ciclo dell'azoto che può essere deleterio
- se allestisco una vasca di quarantena temporanea che prevede che il pesce deve stare lì almeno 15-20 gg il pesce lo alimento, ci metto un aeratore e un filtro meccanico perché se lo alimentassi per questo tempo senza materiale filtrante, un eventuale picco di nitriti lo ucciderebbe...
In 5-6 giorni un pesce non muore, ci vogliono almeno 60 gg per un pesce in carne ( ad eccezione dei piccoli pesci ed altri) prima che Inizi il processo di degenerazione...
Se ti sembra sofferente o che stia dimagrendo, alimentalo ma sempre senza esagerare.

Dopo la cura poi si effettua una profilassi alimentare che prevede cibo proteico e vegetale imbevuto di vitamine...

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punkettaro 06-09-2016 19:00

Questa è la situazione al giorno 4.
https://s17.postimg.cc/52oj6k0d7/IMG_4263.jpg
https://s17.postimg.cc/dyzbahqzf/IMG_4262.jpg

In aggiunta alle foto posso dire che macchie dentro l'occhio non ne vedo più, però un pò di gonfiore è ancora presente.
Potrebbe essere che il gonfiore rimane anche per via dello stress subito dal pesce che sta da 20 giorni in una vaschetta di 18 litri ?
C'è anche da dire che con l'aeratore il ph aumenta e secondo me in vaschetta saremo ben oltre 7, rispetto ai 6,8 6,9 che aveva in vasca (con la Co2 funzionante) e che può essere ulteriore fonte di stress

Carmine85 07-09-2016 02:06

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778370)
Questa è la situazione al giorno 4.
https://s17.postimg.cc/52oj6k0d7/IMG_4263.jpg
https://s17.postimg.cc/dyzbahqzf/IMG_4262.jpg

In aggiunta alle foto posso dire che macchie dentro l'occhio non ne vedo più, però un pò di gonfiore è ancora presente.
Potrebbe essere che il gonfiore rimane anche per via dello stress subito dal pesce che sta da 20 giorni in una vaschetta di 18 litri ?
C'è anche da dire che con l'aeratore il ph aumenta e secondo me in vaschetta saremo ben oltre 7, rispetto ai 6,8 6,9 che aveva in vasca (con la Co2 funzionante) e che può essere ulteriore fonte di stress

I pesci in cura il più delle volte sono spaventati e se hanno delle tumefazioni, possono sbattere da qualche parte e farsi più male...
Lo vedo leggermente meglio..

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punkettaro 08-09-2016 09:27

Questa è la situazione al 6 e ultimo giorno di terapia:
  • non ci sono più macchie biancastre sull'occhio
  • l'occhio si è sgonfiato quasi completamente, in pratica se non lo guardi da vicino mentre sta fermo non ti accorgi della leggera differenza tra i due occhi.
  • il comportamento, la vivacità e l'appetito sono buoni

https://s10.postimg.cc/4afiz954l/IMG_4279.jpg

https://s10.postimg.cc/o6biesm5x/IMG_4277.jpg

Il leggero gonfiore residuo secondo me è dovuto allo stress che ha nella piccola vasca di quarantena. Per me è da considerarsi guarito, come è meglio procedere al suo reinserimento in vasca?
faccio dei cambi del 30% mischiando con anche acqua dell' acquario per 2 /3 giorni e poi lo rimetto con gli altri?

Carmine85 08-09-2016 15:31

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778787)
Questa è la situazione al 6 e ultimo giorno di terapia:
  • non ci sono più macchie biancastre sull'occhio
  • l'occhio si è sgonfiato quasi completamente, in pratica se non lo guardi da vicino mentre sta fermo non ti accorgi della leggera differenza tra i due occhi.
  • il comportamento, la vivacità e l'appetito sono buoni

https://s10.postimg.cc/4afiz954l/IMG_4279.jpg

https://s10.postimg.cc/o6biesm5x/IMG_4277.jpg

Il leggero gonfiore residuo secondo me è dovuto allo stress che ha nella piccola vasca di quarantena. Per me è da considerarsi guarito, come è meglio procedere al suo reinserimento in vasca?
faccio dei cambi del 30% mischiando con anche acqua dell' acquario per 2 /3 giorni e poi lo rimetto con gli altri?

Esattamente, fai con calma,
Finisci il giorno di cura,
Fai dei piccoli cambi fino a quando non avrai cambiato tutta l'acqua medicata, tienilo sotto osservazione e se è tutto OK, rimettilo in vasca

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punkettaro 10-09-2016 16:34

Ciao,
vi aggiorno sulla situazione:
Il gonfiore è tornato (senza macchie mi sembra) e mi sembra che stia interessando in maniera appena percettibile anche l'altro occhio, il comportamento è sempre ottimo, cioè se non fosse per gli occhi direi che è sano, vivace e mangia.
Ho provveduto a cambiare oltre il 50% dell'acqua nella vasca di quarantena e stavolta ho usato anche un biocondizionatore, perchè i gonfiori sono sempre ricomparsi si alla fine del ciclo di antibiotico, ma anche a seguito del cambio dell'acqua, inoltre nella vasca principale un corydoras è deceduto stamattina senza segni di nessuna patologia sempre poco dopo un cambio dell'acqua. Mi sono fatto l'idea che ci sia qualcosa nell'acqua del mio comune e anche se in passato non avevo mai avuto di questi problemi almeno usando il biocondizionatore il rischio "qualità dell'acqua" lo possiamo escludere. Finora i cambi erano sempre stati di acqua di rubinetto lasciata decantare almeno 24 ore.
Che mi consigliate?

Sinbad 10-09-2016 17:25

Caspita, sembrava che la situazione stesse rientrando alla grande... se l'occhio si gonfia ancora è evidente che la batteriosi non è stata debellata.

Quello che succede è che regredisce di molto quando è sotto farmaco per poi riesplodere a fine cura.

Il cambio dell'acqua (dal punto di vista chimico) credo non c'entri nulla, la parte determinante è la fine della cura con la diminuzione della concentrazione del medicinale attraverso, appunto, il cambio dell'acqua... avresti dovuto procedere con piccoli cambi, non con oltre il 50% tutto in una volta, in modo da diminuire la concentrazione del medicinale poco per volta.

Il problema che si viene a porre è: cosa fare adesso?

Direi di fermarsi un attimo e vedere, a volori stabili dell'acqua, che cosa succede.
Se l'occhio continua a gonfiarsi, gioco forza bisogna riprendere la cura con antibiotico...

Come si diceva ad inizio topic, questo tipo di patologia è molto difficile da combattere.

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro
Mi sono fatto l'idea che ci sia qualcosa nell'acqua del mio comune

In ogni caso è sempre buona norma analizzare una tantum l'acqua che andiamo ad immettere in vasca, sia essa di osmosi che di rubinetto... hai visto mai...


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