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Hai misurato i nitrati? E' per verificare che il filtro continui a funzionare bene.
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Quote:
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Hai ragione tu a fare quelle misure; in realtà volevo scrivere nitriti, ma probabilmente visto che ho sempre i nitrati in testa, ho fatto confusione. :-((
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Ciao, ho letto il titolo del topic e mi sono messa a leggere speranzosa. Io ho una piccola vaschetta dedicata a dei pesciolini del Tanganica, ho riallestito di recente sperando di disfarmi dei ciano, ma ho visto invece che stanno tornando. Le condizioni della mia vaschetta non si può dire che siano critiche, non è certo abbandonata a se stessa, ma i ciano...ci sono. Ora io ad ogni cambio d'acqua li aspiro, ma poi tornano, non sono certo in forma smagliante come qualche settimana fa quando avevo la vaschetta vecchia, ma se mi distraggo e salto un cambio/pulizia prendono il sopravvento.
Vorrei capire cosa sono, da chi posso farli analizzare? un negozio d'acquari? oppure ricorro all'eritromicina... la cosa bella è che nell'altra vasca non li ho mai avuti, ed uso la stessa acqua di rubinetto Dimenticavo: prima del cambio i nitrati erano a 10 mg/l. , dunque ancora piuttosto bassi. Ma in quella vaschetta li ho sempre avuti tra 5 e 10, mai più alti. L'acqua è dura, ma così dev'essere per un tanganica, la sabbia invece è grigio chiaro, ed è sabbia di fiume, calcarea, sotto la luce è piuttosto chiara, ed è là infatti che si formano inizialmente i ciano (appunto la luce). Ovviamente il neon è nuovo. |
miranda so la tua storia , l'ho seguita ;-)
tu il buio e le altre cose le hai provate , ora vai con l'eritromicina nelle dosi da me applicate e risolvi calcola 0,5 mgl litri per sette giorni , al sesto cambio d'acqua del 30 per cento e sifonatua senza eritromicina e al settimo ultima dose. Tutti i giorni la devi mettere tranne il sesto ;-) ottavo giorno cambio massiccio ,100 grammi di carboni e via |
flashg, aspetto qualche settimana, e se vedo che non riesco a tenerli sotto controllo, allora applico il sistema eritromicina... vediamo un pò
La cosa che mi fa imbufalire è che i ciano si attaccano alle radici delle galleggianti e le soffocano, pure il sempiterno ceratophillum con loro è in difficoltà |
Leggo con attenzione la descrizione di Miranda perché mi sembra molto esemplificativa di chi ha esperienza con i cianobatteri.
In molti acquari questi microrganismi sono una presenza costante ma "discreta" fino a quando non accade qualche cosa, come se venisse premuto un interruttore, e allora iniziano a proliferare in modo abnorme. Dalla mia esperienza mi sembra di poter dire che tra tutte le alghe che appestano gli acquari, i cianobatteri non diventano mai così pericolosi da mettere in crisi l'acquario, in particolare le piante. Queste ultime continuano infatti a crescere, magari in modo più lento, anche se le loro foglie sono avvolte dalla patina verde-smeraldo tipica dei cianobatteri. L'eliminazione fisica, come l'asportazione è un sistema magari tedioso ma in certe circostanze sufficiente per tenere sotto controllo i cianobatteri. Questo in linea generale. Tornando alla mia personale esperienza di questi ultimi tempi, è da una settimana che ho notato il ritorno dei cianobatteri dopo la recente cura del buio. Si sono sviluppati sulla lastra posteriore, guarda caso proprio laddove entrava luce (non in modo diretto comunque) perché la mia tendina è più corta della vasca. Ora ho comunque provveduto a dotarmi di una tendina più lunga. I cianobatteri non si trovano in nessun altro posto. Domenica ho eseguito il periodico cambio dell'acqua e ho asportato i cianobatteri facendo attenzione di aspirarli tutti con l'acqua estratta dalla vasca. Le piante stanno relativamente bene. Vado avanti e vediamo cosa accadrà nei prossimi giorni. |
marcopic, nella mia vaschetta precedente (quella pesantemente infestata) i ciano mi hanno distrutto tutte le piantine galleggianti che avevo (phyllantus, e addirittura l'intera porzione di lemna) perchè si attaccavano alle radici fluttuanti e probabilmente le soffocavano, ultimamente le sto ripulendo dalle radici della ceratopteris.
Avevo provato anch'io col buio (5 giorni di buio totale) ed effettivamente l'avanzamento dei ciano si era arrestato, ma la vaschetta era ormai compromessa, ce n'erano davvero troppi, e con la scusa che volevo una vasca nuova ho riallestito tutto. Purtroppo i gusci delle lumache non ho potuto bollirli (perchè c'erano i pesci dentro...conchigliofili, appunto) e secondo me è da lì che sono ripartiti, perchè io ho anche cambiato tutta la sabbia e ho messo piante nuove, anche se è ovvio che non si può mai partire da una vasca totalmente asettica :-) Secondo la mia esperienza, la causa scatenante potrebbe in passato essere stata la luce: la vaschetta era posizionata davanti ad una finestra e, d'estate soprattutto, ha ricevuto da lì parecchia luce |
Miranda, penso che l'aggressività dei cianobatteri sia diversificata in basa alla pianta, in particolare alle sue dimensioni.
Io ho esperienza di attacchi dei ciano a piante tendenzialmente grandi, dalle quali l'asportazione dei ciano era abbastanza semplice anche se tediosa e questa operazione effettuata con periodicità evidentemente aiutava la pianta a sopravvivere abbastanza bene. Ad esempio Anubias non ha mai mostrato troppa sofferenza dall'essere abbondantemente ricoperta dai veli cianobatterici. In più di vent'anni di esistenza del mio acquario durante i quali ho effettuato diversi riallestimenti robusti (con relativa bollitura dei vari elementi di arredo), i cianobatteri sono sempre stati inquilini affezzionati della vasca :-( . Penso che tali operazioni per quanto energiche non eliminino del tutto infestazioni pregresse. Prendiamone atto! Alla fine di tutto però, almeno io non posso lamentarmi troppo della presenza dei cianobatteri, perché è proprio grazie a loro che a suo tempo mi sono potuto brillantemente laureare. :-) Sono convinto infine anch'io che la luce c'entri e anche in modo determinante sullo sviluppo dei cianobatteri. E' su questo che sto portando tutta la mia attenzione. Ciao Marco |
Ecco qui il mio apparato "anti-luce".
E' una tendina fatta in casa (se non ci fosse la mamma di tessuto :-)) con tessuto di jeans, la cui scelta è stata dettata dal fatto che è abbastanza spesso e non lascia filtrare la luce. La tendina è tenuta con alcune strisce di velcro alla vasca. Copre i due lati della vasca attraverso cui è visibile l'interno. Il lato del filtro invece è rimasto libero. La tendina è montata su quando le luce interne sono spente (per 17 ore). Quando invece sono dovuto intervenire con la "cura del buio" è rimasta 24h/24h. Ciao Marco |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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