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VIC, ma la vasca era illuminata da luce naturale o hqi o entrambe? non si capisce dal tuo intervento
Ciao Tiziano |
E degli schiarimenti duvuti a brevi escursioni dei coralli fuori dall'acqua (x taleazioni ad esempio) a qualcuno di voi e' capitato? A me spesso! La causa sarebbe sempre una situazione di stress dovuto all'aria o cosa per la perdita di zooxantelle? #24
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mi e successo con una formosa azzurra accidentalmente lasciata fuori all aria per due ore senza umidificarla..be il colore era pazzesco ma era visibilmente sofferente ma poi si e ripresa
stasera proviamo a tenere la luce accesa-pero provo solo i t5- vi aggiorno volentieri |
Quote:
NIKO, comunque il discorso del PH è relativo secondo me . Intendo dire che è una misurazione da fare per vedere come sta "respirando" e lavorando la vasca , non i coralli , tu misuri il ph della vasca , non sai esattamente in che fase di fotosintesi sono i tuoi coralli . Dagli articoli che ho postato si vede bene che i risultati di saturazione ed inibizione variano in maniera assurda a seconda del singolo corallo . Il punto dell'argomento è : Noi vogliamo coralli belli scarichi di zooxanthellae e con le pigmentazioni in evidenza , la luce recita un fattore in questo assolutamente fondamentale . Con entrambi i metodi qui proposti per "alleggerire" il corallo dalle zoox , zeospur2 e fotoperiodo allungato o continuato, si riesce ad ottenere questo risultato , il problema poi è mantenerlo. E' a questo punto che dobbiamo giocare probabilmente con tutti gli altri fattori della vasca, luce (inteso soprattutto come fotoperiodo) inclusa. E' infatti evidente che in una vasca zeovit che funziona bene gli effetti dello zeospur nel corso dei mesi sono sempre meno evidenti , soprattutto perchè il corallo dopo ogni dosaggio aumenterà sempre meno le zooxanthelle . Se si scursiscono tanto probabilmente basta aumentare di un'ora o due il fotoperiodo per notare una conservazione migliore della pigmentazione. Stesso discorso per il fotoperiodo allungato.. come lo zeospur è solo la base di partenza, per altri fattori devono entrare in gioco per mantenerli . A mio personale parere il vero fattore limitante in questo tipo di "giochi" è che in una vasca piccola (rispetto ovviamente ad un qualsiasi pezzettino di reef) noi mettiamo decine di animali dalle esigenze e provenienze radicalmente differenti. |
Pfft, per quanto riguarda i coralli che vivono a profondità maggiori penso che come luce ricevano quantità uguali a quelli che vivono a poca profondità, in quanto i coralli hanno la proprietà di regolare il loro fabbisogno di luce attraverso le cromoproteine. Infatti, correggimi se sbaglio, se sono esposte a luce intensa le cromoproteine funzionano come un "ombrello", riparando il corallo dalla troppa luce, in modo da evitare che le zooxnthelle producano troppo ossigeno, che andrebbe ad "intossicare" il corallo. Mentre in condizioni di poca luce (coralli che vivono a profondità maggiori) il corallo attraverso le cromoproteine trasforma i raggi non fotosinteticamente utili in luce fotosinteticamente utile per le zooxanthelle, in modo che quest'ultime producano i nutrienti di cui necessita il corallo
Ciao Tiziano |
bibarassa, è "quasi" così , il problema è che in cattività il corallo riceve una luce differente in tutto e per tutto da quella nella quale si è "evoluto" da secoli.
In cattività infatti puoi vedere coralli sbiancare per la troppa luce e coralli intossicarsi di zooxanthelle . |
Pfft, si probabilmente l'habitat che forniamo ai nostri coralli funziona con regole diverse da quelle esistenti in natura, e grazie alla loro straordinaria capacità d'adattamento (centinaia di milioni di anni di selezione naturale saran pure serviti a qualcosa) riescono a sopravivvere, entro certi limiti, anche nelle nostre vasche
Ciao |
Pfft, Io ho espresso solo quelle che sono state le mie impressioni ed esperienze, e gestisco la mia vasca in base a questo, e sono abbastanza soddisfatto dei risultati.
Per il resto diciamo che sono d'accordo su tutto quello che hai scritto, tranne che su questo punto Quote:
Questo e' uno dei motivi per cui si potrebbe preferire l'allungamento del fotoperiodo invece dello zeospur come metodo per l'espulsione delle zooxantelle. A mio modesto parere un bel corallo in salute con uno buono spessore del tessuto si vede anche da questo oltre che non scordiamolo e' meno soggetto ad eventuali patologie o attacchi parassitari. |
Quote:
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Quote:
Quello che dici tu è interessante ..perchè l'espulsione delle zooxanthelle sia che avvenga per chimica sia per esposizione alla luce in ogni caso fa assottigliare i tessuti , togli uno strato .. in un modo o in un altro ma l'effetto è praticamente lo stesso... o credi che mi stia sbagliando ? Quote:
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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