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E' sbagliato pensare che tutto l'ammonio venga sfruttato dalle piante, ma è ragionevole pensare che le piante ne assorbano una parte che di conseguenza viene a mancare ai batteri anche se ne trasformano la restante parte.......quindi la popolazione di quel ceppo batterico si autoregolarà in base all'aumento o alla diminuzione di ammonio/ammoniaca in vasca.
Il discorso delle variazioni di pH che dovrebbero verificarsi con il processo di nitrificazione,è molto relativo, perchè non dobbiamo dimenticare l'effetto tampone provocato dal KH. Inoltre, il fatto che la morte di un pesce non abbia provocato variazioni di valori, lo vedo un fatto normale e tipico di una vasca avviata e avida di micro e macro nutrienti............ |
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Ora la mia deduzione è che la flora batterica riesca a completare il ciclo fino agli NO3 e che le piante riescano in questa fase a nutrirsi (per adesso) in base a quello che trovano in vasca senza per altro intaccare la moleco di NH3/NH4. Quote:
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Intanto cosa vuoi sapere di preciso Fede ? Vasca 100x30x40 con filtro interno a tre scomparti con callonichi spugna grana fine, spugna grana grossa, lana. Temperatura 25°C, CO2 impianto Askoll (attualmente staccata) i valori dell'acqua li conosci già, fondo flourite Seachem, fertilizzazione protocollo avanzato Seachem (attualmente sospeso) piante , Hygrophila polisperma rosea nerving, Rotala rotundifolia, riccia in superficie, Eleocaris acicularis, Microsorium, Hemianthus micranthemoides, Anubias barteri nana, popolazione 10 caridina japonica, 1 Crossocheilus siamensis, 5 cardinali, illuminazione 9 ore giornaliere per 128watt di cui 2 T5 6500°K e 2 T8 4000°K |
Come fai, in una vasca come questa, a tenere sotto controllo gli eventuali agenti patogeni? cioè mi sta bene il discorso dei bioequilibri instauratisi in vasca tra i vari elementi, ceppi batterici, piante ecc, ma non rischi che si formino colonie di batteri patogeni o funghi che vadano prima o poi a colpire i pesci? Non essendoci la possibilità di stabilire la loro presenza in acquario l'unica indicazione sta nella salute dei pesci, ma spesso accade che quando le patologie batteriche sono evidenti ormai è troppo tardi per provvedere...
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Simone Gentili, non ti ho capito, perchè nelle vasche con gestione diversa cosa cambia? Ti assicuro che in decenni di gestione "naturale" le malattie/parassitosi sono state rarissime (ed è per questo che ho poca esperienza in malattie), si possono contare sulle dita di una mano, e credo che questo sia grazie alla salute dei pesci in tale tipo di gestione, con conseguenti anticorpi ben presenti. Credo sia un errore cercare di tenere i pesci in ambiente asettico, con la fobia della pulizia in vasca. Non so se è questo che intendevi, se no, chiarisci ;-) .
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Dicevo che senza sifonare il fondo, ad esempio, si rischia di formare zone anaerobiche che possono essere ricettacolo di batteri patogeni... e tanto più lasciando in decomposizione un pesce morto nell'acquario. La gestione "naturale" di una vasca non penso che non preveda cambi d'acqua o pulizia del fondo, considerando che in natura l'acqua è in continuo circolo...
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Simone Gentili, ti posso garantire che la sifonatura del fondo è una cosa un pò sopravvalutata secondo me..........non ho mai sifonato il fondo, pur avendo una vasca fortemente piantumata ed abbastanza popolata.
Lasciavo foglie e marcire sul fondo che sparivano sotto l'azione di lumache e detrivori vari, pur mantenendo i nitrati a zero (purtroppo). Le sacche anaerobiche, più che ricettacolo di batteri possono portare alla formazione di colonie denitrificanti, ma solo in condizioni particolari che prescindono dalla sifonatura. Giuseppedona, stai dando per scontata l'assenza di potassio, ma in assenza di un test, è una congettura che resta tale...........ma se le piante continuano a crescere a ritmi "normali" secondo me è una eventualità da escludere, almeno per ora. Fatto sta che ad un certo punto qualche elemento si esaurirà. Tornando al ciclo dell'azoto, continuo a dire che non possiamo parlare di ciclo interrotto dall'azione delle piante, perchè queste assimilano solo parte dell'ammonio disponibile lasciando il resto ai batteri, le piante assorbiranno anche nitrati, e gli ioni H+ liberi non porteranno ad una variazione sensibile del pH grazie al potere tampone del Kh. |
alla fine è tutto in equilibrio (magari non proprio precario) per cui piante e batteri si dividono la torta ... diciamo il pasticcino ;-)
non dimentichiamo che comunque viene somministrato un 'fattore esterno' il cibo per i pesci e quindi, anche se in piccole quantità, 'energia' per la sopravvivenza dell'ecosistema sarebbe interessante,anche se difficile per via di specie magari diverse, descivere la diversa crescita delle piante in basa alla loro posizione (movimento d'acqua) Simone, il tuo discorso andrebbe bene in una vasca con qualche pianta e soli pesci, qui abbiamo lumache e gamberetti che velocizzano di molto la 'trasformazione' degli 'scarti' e smuovono continuamente il fondo e magari mangiano anche gli 'abitanti' più grandi in prossimità delle alghette ;-) |
#24
forse è già stato detto in termini diversi ma, ritornando in tema assorbimento azoto da parte delle piante non dimentichiamo che mancando (meglio dire limite di sufficienza) gli altri macro e micro elementi è possibile che il solo azoto non venga preso se non in minima quantità dalle piante come NH4 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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