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io ho preso diverse Talee da appassionati
ma qualkuno è stato esagerato nel prezzo e una volta ne sono rimasto talmente scosso che ad oggi preferisco di gan lunga rifornirmi in negozio sebbene ci siano 10-20 euro di differenza ricordo quando presi (ai tempi del nano) dalla talee Fatte in casadi montipora foliosa, nobilis verde e hystrix robette da 5- cm a 20 eutro cad... inconsapevole le ho prese e vidi che c'era rimasto nel taleario un piccolo pzzettino di classica nobilis azzurra meno di un Cm con un pistolino sporgente di crescita di qualche mm gli ho detto ma si dammi anche quella visto che avevo gia lascito giu 60 euro ho pensato me la regalera è minuscola invece 10 euro... beh mio ha dato un fastidio..... io ho fatto delle piccole talee di furcata , foliosa, digitata e altre acropore e le ho sempre regalate...perche mi dava fastidio che altri ignari fossero vittime dell'approfittare di alcuni...ho rtaccontato la mia esperienza e dico che concordo quello che dici nel momento in cui avro pure io una vasca che mi da Talee le vendero di sicuro ma non a piu di 10 euro per pezzi gia Grandini |
Mi sa' che per il ponte del primo Maggio frego il camper a mio fratello........
Mi piazzo sotto casa di chi dice che regala talee........ Gli svuoto la vasca......... E poi me le rivendo sul mercatino ovvio..... :-D :-D :-D :-D O.T. ***dani***, Forse per il ponte sono dalle tue parti,Fiabilandia,che ne dici di una visitina??? Naturalmente al ritorno lo faccio per la Toscana a trovare *Tuesen!*, , teratani, e VIC, visto che sono cosi generosi. :-)) :-)) :-)) |
giangi se vuoi ti lascio il cell. non ci sono problemi.
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giangi, certo vieni pure... tanto che casa mia fa angolo con fiabilandia :-))
ma se vuoi qualche pezzo dovresti però passare per ultimo da me, non per primo ;-) |
Quote:
Un'idea, che andrebbe secondo me valutata e studiata per comprenderne l'eventuale realizzabilità, potrebbe essere quella di costituire un'associazione senza fini di lucro con lo scopo sociale di favorire lo scambio gratuito fra gli associati. Si potrebbero impiegare le quote associative per l'acquisto e la riproduzione di coralli, in particolari di quelli di più difficile reperimento, e la gestione dei taleari dovrebbe essere a rotazione oppure a carico di alcuni associati, a spese dell'associazione. Se il numero degli aderenti fosse elevato, i costi sarebbero piuttosto bassi. L'ho buttata lì, e la cosa andrebbe analizzata giuridicamente (cosa peraltro molto semplice) e da un punto di vista tecnico, ma potrebbe valere la pena almeno parlarne. A tal proposito una pratica del genere, con qualche differenza dovuta alla natura della coltivazione, viene fatta da alcune associazioni di coltivatori di piante esotiche. Anni fa ricevetti tra l'altro dei semi. Tra questi alcuni hanno portato alle piante carnivore la cui fioritura vi mostro in questa foto. Non c'entra niente, ma era solo per mostrarvi una bella immagine, e mi scuso per l'OT. Scattata stamattina. A presto |
condorfly, bella idea quella di una gestione comune di taleari allo scopo di poter usufruire di talee gratuitamente (pagando naturalmente una quota sociale), se fosse fattibile sul piano pratico. Bisogna cominciare a studiarci sopra #24 #24
Ciao |
Quote:
Bisogna studiarsela, ed essere consapevoli che ci potrebbero essere non poche difficoltà. Si potrebbe costituire un'associazione, per avvantaggiarsi dal punto di vista fiscale di alcune previsioni, e per dare il crisma dell'ufficialità e garanzie agli associati. Si potrebbero utilizzare le quote associative per l'acquisto di coralli e la copertura delle spese (qui non sarebbe facile procedere se non a forfait), stabilendo che su base per esempio trimestrale (ma anche quadrimestrale o più), si dovrebbe procedere alla distribuzione, ovviamente gratuita, agli associati che ne fanno richiesta (su base rotativa, naturalmente, in caso di domanda superiore all'offerta). Si potrebbero, soprattutto all'inizio, utilizzare i taleari degli associati che li mettono a disposizione, con rimborso delle spese. Qui il problema potrebbe essere quello di comprendere i vantaggi per chi gestisce il taleario. Uno potrebbe essere il vedersi in parte compensate le spese di gestione con la quota versata dall'associazione. Un altro quello di poter accedere a nuovi coralli, magari più costosi o rari, acquistati con i fondi dell'associazione. Insomma, i problemi sul tappeto sarebbero molti, ma credo che studiandoseli bene, si potrebbero forse affrontare. E' inutile dire che il funzionamento della cosa si dovrebbe comunque ed inevitabilmente basare su alcuni requisiti di fondo di quei soci che si assumono la gestione diretta dell'associazione. Senza serietà, affidabilità, correttezza e buona volontà, non si va da nessuna parte. Boh, se ne può parlare... Certo sarebbe molto interessante versare una quota annuale e ricevere in cambio, nel rispetto delle norme (cessione a titolo gratuito), una serie di talee ben cresciute e magari diverse dalle solite. Inoltre sarebbe anche interessante, in prospettiva, stabilire una rotazione fra chi mette a disposizione il suo taleario, fermi restando i requisiti di affidabilità e correttezza dai quali non si può prescindere. Insomma, l'idea è in alto mare, però parlare delle idee non costa nulla. In altri settori esistono cose simili: occorre comprendere se le peculiarità dell'acquariofilia marina consentono o meno di fare una cosa del genere. Sotto certi aspetti sarebbe una sorta di struttura ben più evoluta di un gruppo di acquisto o di un accordo estemporaneo per l'acquisto e la taleazione di qualche corallo. Cose che già esistono. A presto |
condorfly, Vista la complessità questo potrebbe diventare, se interessa anche ad altri, argomento di discussione tra gli amici che verranno a Ferrara, dove finalmente ci si potrà incontrare personalmente.
Ciao |
direi di picchettare l'ingresso della sala taleari se solo si vede 1 talea al di sopra dei 20€....di crocefiggere chi ne fa "alte" meno di 4 cm e di impalare chi fa pagare la xenia....
amen :-)) :-)) :-)) :-)) p.s. nessuno fa il 3x2 ????????? |
Io quoto in tutto e per tutto Niko.Credo anche che ognuno di noi con la frammentazione delle acropore che ha in vasca potrebbe, forse un giorno, dare una mano alla nostra amica barriera corallina facendo diminuire la richiesta di sps nei negozi forse si potrebbe ridurre il prelievo di selvatiche in natura.Sara', forse, solo un sogno ma se non si sogna cosa si vive a fare, senza contare che ogni tanto qualcuno si realizza.....Io credo che se uno si compra una acropora da 100 euro e ci fa qualche talee da 10 o da 15 euro(come faccio io) non fa altro che aiutare il nostro hobby.Se si calcola in piu' che una basetta costa 0.50 centesimi la colla idem la luce le pompe lo schiumatoio il reattore di calcio ecc ecc del taleario non vedo come si possa affermare lo scopo di lucro.Ripeto per me l aquariofila di barriera rimane sempre una grande passione ed il riuscire a moltiplicare i coralli acquistati non fa altro che aiutare il ns fantastico hobby ed anche qualche amico che magari 100 euro per comprarsi una selvatica non ce li ha e se per ultimo salta fuori qualche euro per non pesare sul bilancio familiare che ce di male???Un saluto a tutti gli amici.Umbe ;-)
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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