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GreenPeace 31-03-2012 14:05

Mai usato la caraffa ma mi è capitato di bere dell'acqua filtrata da essa, molto leggera e buona a mio parere.

Per fortuna è da qualche mese che non compro più acqua, nella mia città e altre della regione hanno messo a disposizione un impianto che eroga acqua depurata, liscia, gassata e fredda.

Moooolto buona ed è gratis :-)

Supercicci 31-03-2012 14:32

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Originariamente inviata da mauro56 (Messaggio 1061567649)
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Originariamente inviata da Supercicci (Messaggio 1061567527)
Il mio problema è un'altro, non tanto l'inquinamento, quanto la durezza e per abbattere quella, la caraffa è ok, però per evitare di avere un'acqua troppo dolce (cioè quasi priva di sali ) la diluisco con l'acqua del rubinetto ottenendo una durzza più abbordabile... cosa che farei comunque con l'osmosi.

Ci siamo sempre chiesti se bene un'acqua ad alta durezza totale sia un male. Abbiamo fatto (anni '80) degli studi epidemiologici sulla calcolosi renale da carbonato di calcio e apparentemente non ci sono differenze di prevalenza fra le zone montane dove si arriva a 40 °f e quelle costiere dove si scende a 10- 20 °f . Ora siccome il calcio male non fa (anzi si prescrive regolarmente alle donne oltre 40 anni) non ho mai considerato la durezza come un parametro di giudizio. Da noi il problema è organolettico cloro e cloruro di sodio la rendono sgradevole.

Io penso che alla fine per risparmiare plastica e scale (i soldi non so se li risparmio) usero' la caraffa .. in tasca a chi ne scrive male....

per me la durezza è un problema di calcoli (non matematici) ;-)
Il mio dottore la pensa diversamente da te e per esperienza personale ho dovuto dargli ragione...

Poi non capisco, se qualcuno lo fa per eliminare cloro ed eventuali impurità organiche non vedo perchè non fate una deviazione al filtro del carbone prima dell'osmosi..... oltretutto la routine di manutenzione dell'impianto dell'acqua dell'acquario deve essere rigorosa, altrimenti si rischia grosso.
Io mi fiderei più del del fatto che sono io a cambiare i filtri periodicamente, anziche un fantomatico ente comunale che finiti i primi momenti di entusiasmo poi per problemi di risorse o altro va addirittura a peggiorare la situazione (sto parlando dei distributori di acqua pubblici).

E per quanto riguarda la caraffa potrebbe venire sostituita tranquillamente da una gestione mista osmosi/rubinetto (come avevo già detto in precedenza)

egabriele 31-03-2012 14:42

mauro56,
in che senso "abbiamo fatto degli studi" ?
Anch'io sono sempre stato convinto che bere acqua molto dura aumentasse l'incidenza di calcoli.

a Catania avete un TDS a 800? Caspita ! Ma se e' fuori dal range ammesso fate casino, scrivete ai giornali.


Io credo che dovrebbero raddoppiare gli acquedotti. Certo non domani, ma magari con un lento programma trentennale. Un acquaedotto a grossa portata depurato al minimo indispensabile per lavare, sciacquoni ecc.... ed uno depurato seriamente a bassa portata per bere e cucinare.

Se ci pensate noi usiamo nello scicquaone e per lavare i panni acqua perfettamente potabile!
E' anche questo uno spreco.
INoltre un acquedotto a bassa portata permetterebbe una depurazione piu' efficace.

mauro56 31-03-2012 19:41

Ciot.Bg... mi rendo contro del problema bisognrebbe dosare i fosfati in quell'acqua.. ma quelli organici (organofosforici eccc.. :-)),) magari peccato perche' per il resto sarebbe anche buona....

Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie :-))

Supercicci 31-03-2012 21:25

ok... allora oltre al mio dottore anche questo tizio dunque si sta sbagliando...
http://www.studiourologicogallo.it/c...i_urinaria.php

mauro56 31-03-2012 21:57

Dice alcune cose giuste ed alcune sbagliate. Ora non vorrei fare un simposio , ma questa frase è confondente o errata: "Normalmente il calcio in eccesso nel sangue è rimosso dai reni che lo espellono con l' urina.. In situazioni di ipercalciuria, il calcio in eccesso si accumula nei reni e nell'urina e forma aggregati con altre sostanze formando calcoli"

Per capire la prima parte devi considerare che il calcio in eccesso nel sangue non deriva da quello che mangi, ma da situazoni patologiche non correlate all'alimentazione
Per capire la seconda è necessario chiarire che l'ipercalciuria (si dosa il calcio nelle urine delle 24 ore e non deve suparare i 4 mg/gk/die) di norma non è una conseguenza della alimentazione ed è indipndente da questa.

L'urologo (attenzione io sono nefrologo e nefrologi e urologi vanno d'accordo come fiorentini e pisani, diceva il mio prof che è pisano :-D) dimentica che si fa routinariamente un test semplice e economico: si dosa il calcio sulle urine delle 24 ore dopo 2 settimane di astinenza da latte e latticini e si ridosa dopo 2 settimane di dieta regolare con supplementi di calcio. Se nel secondo campione il calcio urinario è alto (ipercalciuria) allora si è difronte un (raro) caso di "ipercalciuria da assorbimento" (piu' calcio mangi piu' ne assorbi). Solo in tal caso si consiglia dieta povera in latte e latticini (difficile parlare di calcio nell'acqua)

Se credi ne discutiamo quando vuoi anche privatamente.. qui siamo un po' OT...

egabriele 31-03-2012 22:01

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Originariamente inviata da mauro56 (Messaggio 1061568464)
Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie :-))

Si, ma la durezza dell'acqua non si riferisce tanto al calcio, quanto ai carbonati. DEl calcio ha molto bisogno l'organismo. Secondo me sono due questioni diverse. Il calcio che c'e' nell'acqua e' trascurabile rispetto a quello presente negli alimenti, e quindi che ci sia o meno nell'acqua fa poca differenza.
I carbonati, sono un'altra questione.

mauro56 31-03-2012 23:24

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Originariamente inviata da egabriele (Messaggio 1061568722)
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Originariamente inviata da mauro56 (Messaggio 1061568464)
Supercicci, egabriele. salvo rari casi il quantitativo di calcio che si elimina con le urine (e che contribuisce a formare i calcoli) è totalmente indipendente dal quantitativo ingerito. In altri termini è dimostrato che la calciuria (calcio nelle urine) è identica nello stesso paziente sia in dieta a basso che ad alto calcio (circa 2 - 4 mg per kg di peso nelle 24 ore ). Esistono meccanismi di regolazione complessi, mediati dalla vitamina D i quali, anche se mangi molto calcio, ne fanno assorbire solo un quantitativo definito. Pertanto (senza dilungarmi) il calcio che assumi (e lo assumi con il latte e i latticini, pensa che in 100 g di latte ci sono 1400 grammi di calcio circa) non fa venire i calcoli. Quindi l'acqua con molto calcio non è un danno, se non per la lavastoviglie :-))

Si, ma la durezza dell'acqua non si riferisce tanto al calcio, quanto ai carbonati. DEl calcio ha molto bisogno l'organismo. Secondo me sono due questioni diverse. Il calcio che c'e' nell'acqua e' trascurabile rispetto a quello presente negli alimenti, e quindi che ci sia o meno nell'acqua fa poca differenza.
I carbonati, sono un'altra questione.

corretto


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