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Luca_fish12 14-11-2011 23:14

Grazie Luca e grazie Daniele per i complimenti! :-) sono contento che sia uno spunto di riflessione!

Alessandro, va benissimo, adesso mi metto a copiare e incollare le fotografie nel primo post! ;-)

Luca_fish12 14-11-2011 23:41

Fatto!! ;-) spero sia venuto bene!

Luca e Alessandro, aspetto le vostre foto!! :-))
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Quote:

Originariamente inviata da daniele68 (Messaggio 1061244638)

Esempio ho notato che alcuni ciclidi per far emergere il loro senso di cure parentali spesso devono essere , permettetemi il termine, stimolati da un banchetto di altri pesci come i caracidi.

Sembra che sia andato OT ma la difficoltà di affiancare due specie senza affollare la vasca e rispettare le esigenze di ogni pesce non è cosa facile.

Questa esperienza è molto importante e serve da aiuto a tutti quelli che cercano di riprodurre con successo dei ciclidi sudamericani magari!

In quanto rientra nel precedente discorso che mettendo i pesci nelle migliori condizioni, anche per quanto riguarda la competizione a volte, si ottengono i migliori risultati sia nelle riproduzioni sia nell'osservazione del comportamento! ;-)

Grazie mille Daniele per il resoconto!

malù 15-11-2011 01:00

Eccomi.......vasca Gymnocorymbus:


http://s12.postimage.org/ixivsg8vd/Gymnocorymbus.jpg

bettina s. 15-11-2011 01:44

la vasca degli scalari, 120 * 50 * 50 praticamente sembra deserta: la coppia convive con un gruppetto di pristella maxillaris e uno di corydoras che non si vedono perché escono la sera o quando è l'ora della pappa.

http://s8.postimage.org/sgohf4iep/IMG_0106.jpg

Agro 15-11-2011 13:41

Anche io appena iniziato a documentarmi sul acquariofilia, pensavo un acquario con tanti pesci, poi leggendo e frequentando AP ho capito che un acquario con poche specie e molte piante permette comprendere meglio i comportamenti dei pesci.

Metalstorm 15-11-2011 14:10

L'argomento si fa davvero interessante e, per mettere un po di pepe e riflessioni maggiori, voglio proporre anche la fazione contraria: ovvero, quand'è che qualche pesce in più aiuta e serve o quand'è che una vasca troppo grande è controproducente?

- partiamo dal secondo punto: quando si ha a che fare con pesci statici, piccoli, timidi e da nutrire quasi miratamente, una vasca "esagerata" difenta problematica...sto aprlando di pesci come i ghiozzi ape o i noti dario dario. Una coppia di dario dario è più gestibile e controllabile in un 40lt che non in un 100 lt (magari fittamente piantumato, come piace a loro)..e per quei due pescetti rimane una vasca degna.

-punto pesci in più: nell'ambiente dei ciclidi africani, soprattutto con mbuna e tropheus, si tende delle due a mettere qualche pesce in più piuttosto che in meno (parlando di esemplari della stessa specie)...questo per due motivi: con pesci molto aggressivi, si distribuiscono le botte fra loro; poi, questi pesci se tenuti in vasche con pochi abitanti, spesso si mostrano timidi e insicuri epr via dell'assenza di altri pesci (se metti due trii di mbuna in 500lt non li vedi mai se non per il cibo...e non è un comportamento naturale!).
Però sto discorso va preso con le molle, perchè molti sono cultori del vero e proprio overstock, dove per evitare problemi si mettono dentro il doppio dei pesci, amgari senza tane, dove nessuno si fa un territorio e le lotte sono azzerate, riducendo tutto ad un ammasso di pesci colorati.....quello di cui parlavo prima è un leggero overstock (roba da 3 - 4 pesci in più in 500lt rispetto allo "standard", non 15!), un equilibrio sottile tra naturalezza dei comportamenti e aiuto nella gestione.
Con gli psammofili invece vale spesso il discorso opposto: essendo abituati a grandi spazi, è spesso meglio stare scarsi con la popolazione totale.

Agro 15-11-2011 14:35

Be nel mio piccolo so che per la riproduzione di ciclidi nani e spesso consigliato di inserire pesci innocui per gli avannotti come gli otocinclus, per stimolare le cure parentali, figurando un finta minaccia, ma allo stesso tempo c'è la necessità di avere molte barriere visive per evitare che la coppia si impossessi ti un territorio troppo vasto attaccando chiunque si avvicini.
Altre volte so che vengono usati specie da branco per far vedere ai pesci più timidi che non c'è nessun pericolo.
Concordo pure io che meglio poco affollata la vasca, ma anche i pesci hanno bisogno di stimoli e di interagire con altri animali.

milla80 15-11-2011 14:46

non posso che complimentarmi con Luca_fish12 per questa discussione! spero che possa attirare l'attenzione che merita ed essere da stimolo non solo per i neofiti ma anche per le tante persone che in ambito acquariofilo hanno già delle competenze ;)

condivido pienamente il discorso fatto...la questione dello spazio a disposizione degli inquilini è sempre stato il mio cruccio....sintetizzando: per me non è mai abbastanza!

ecco il perchè quando mi sono trovata tra le mani il mio juwel rio 240 ho deciso dedicarlo a piccoli caracidi e pochi altri abitanti: ci sono poco più di 10 paracheirodon innesi, una decina di hyphessobrycon amandae, 2 hemigrammus bleheri a cui spero presto di regalare qualche altro compagno, un gruppetto di otocinclus, uno di corydoras pygmaeus e caridine ( in realtà poi ci sono alcuni "intrusi" tipo 2 rasbore dorsiocellate reduci di altro allestimento che spero di sistemare a breve).
ora il mio obiettivo è quello di rimpinguare un po' i gruppetti delle 3 specie principali ( neon, amandae, hemigrammus) e portali al massimo alle 15 unità e basta.


appena ho un attimo faccio una foto all'acquario e la posto, se la cosa può fare piacere ;)

Federico Sibona 15-11-2011 15:10

Ho letto delle cose che condivido in pieno, tipo che non c'è niente di più bello e naturale che impegnarsi nel cercare le forme di vita in una vasca. La coreografia della vasca la potete, volendo, fare con piante e/o arredi, ovviamente naturali e, per quanto possibile, coerenti col biotopo.
Il vero acquariofilo fa la vasca per sè stesso, non per farla vedere agli amici che probabilmente non ne capiscono e guardano solo il colore dei pesci. Poi, per carità, può anche venire fuori una vasca bellissima, ma, secondo me non dovrebbe essere lo scopo principale ;-)

Avete presente quanti pesci potrebbero esserci in natura isolando in un certo momento un metro cubo (1000litri) di acqua? Probabilmente pochissimi o nessuno (a meno che si sia centrato un banco). E lì, se i pesci vicini non piacciono possono andare da un'altra parte, in vasca no. Ed in vasca non c'è neppure un ricambio continuo e/o volumi di acqua enormi come in natura (esclusi pesci di pozza che d'altronde in quegli habitat sono generalmente di poche specie specifiche ed anche lì non sono mai molti).

dado.88 15-11-2011 15:44

Sante parole!
Era un po' di tempo che rimuginavo su quest'idea. Dirò di più oltre che pochi, i pesci, mi piace anche che siano piccoli, perchè possano godere appieno degli spazi che offriamo loro. (Per i cm stesso discorso che per i litri: se la lunghezza minima di una vasca per neon è un metro, non è detto che in due metri di vasca non possano starci...) D'altra parte in natura, a parte situazioni e casi particolari (vedi laghi africani (?) e/o stagioni secche nel bacino amazzonico), la densità non è mai elevata come quella che si trova in un acquario "tipico" e tipicamente sovrappopolato.

D'altra parte indicherei la sottopopolazione, al pari della fitta piantumazione, come elementi cardine per l'ottenimento di un equilibrio che sia non precario ma estremamente stabile. Dovrebbe essere un vero e proprio "dogma" per i neofiti, la ricetta dei primi successi acquariofili. Senza dimenticare che la scarsa popolazione potrebbe garantire lo sviluppo e soprattutto il mantenimento di una microfauna (non solo le classiche lumachine -assolutamente determinanti per l'equilibrio- ma anche planarie o altri invertebrati) che altrimenti sarebbero costantemente e continuamente predati. (e che forse sono interessanti almeno quanto i vertebrati!)

Nonostante ciò, parlando con alcuni appassionati e con negozianti comunque assennati, ho avuto non poche critiche e constatazioni relative allo "spreco" della vasca per specie particolarmente piccole. Io credo che alla base di tutto ci siano due concezioni diverse dell'idea acquario, una prima, pur giusta, ma magari più elementare che vede l'acquario esattamente ed esclusivamente in funzione dei pesci. Una seconda, magari un po' più matura, che vede l'acquario come 5 vetri all'interno dei quali non sia racchiuso solo un angolo di natura ma un vero e proprio ecosistema che sia il più possibile tendente alla stabilita (e dove il limite massimo sia rappresentato dalla chimerica autovasca)

Detto questo vi presento il mio 120 litri densamente popolato ;-)


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