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Attenzione che il carico accidentale col quale viene progettato un solaio per civile abitazione è di 2 kN/m^2, ovvero 200 kg/m^2. Vedo che spesso qualcuno cambia questo valore in 300,350,450 e via dicendo :-) Poi che quel carico in fase di calcolo venga "amplificato" con dei coefficienti di sicurezza (dipende dalle combinazioni di carico ma per quelli accidentali vale max 1,5) è un altro conto. Essendo quello un coefficiente di sicurezza però sarebbe meglio non scomodarlo...il carico insomma resta sempre di 200 kg/m^2.
Sandro |
Credo....e ne son sempre piu' convinto....che si continui a fare confusione,e parlo da completo profano,da quello che dichiarano PER LEGGE gli ingegneri e/o architetti e quello che realmente sostiene il pavimento......
Sento spesso parlare dei famosi 200Kg/mq.....ma penso,e ripeto da profano,che in realta' il limite sia ben piu' alto....... Insomma che quello che c'e scritto sulla carta e quello che sopporta in realta' sia due cose molto distanti...... |
GianNico, se leggi attentamente i miei post vedi che non metto la vasca al centro della sala ma a 50 cm. da un angolo formato da due muri portanti esterni.
E' ovvio che metterla al centro della stanza è un'altra cosa! |
Enrichetto, l'unica cosa che mi viene da dirti oltre ad augurarsi buona fortuna per il tutto, è di stare attento a svuotare la vasca.. C'era la vasca di un utente (non ricordo chi) alla quale i giunti elastici avevano ceduto ad averla svuotata e riempita in poco tempo, se trovo il link te lo mando..
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ci vuole una grattata bestiale :-D :-D
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La normativa impone l'uso di coefficienti di sicurezza (ricavati statisticamente) che vanno a toccare non solo i carichi(permanenti, accidentali, dinamici etc) ma anche i materiali (acciaio e calcestruzzo). Ora se i materiali utilizzati per costruire la struttura rispettano i valori in fase di progetto, quei coefficiente di sicurezza non fanno altro che aumentare la resistenza della struttura stessa, se invece il calcestruzzo utilizzato dall'impresa costruttrice è di qualità inferiore ( e purtroppo capita spesso), quel coefficiente di sicurezza fa stare su la casa. Per quanto riguarda i solai questi vengono progettati per un carico di 200 kg/m^2 su tutta la superficie dello stesso, ma difficilmente nella realtà noi andiamo a caricarlo uniformemente con quel valore. Le porzioni di solaio scarico adiacenti a quelle caricate non se ne stanno li a guardare ma collaborano in una qualche misura ( non facile peraltro da quantificare dovendo considerare il solaio come elemento piastra ortotropa e non come tanti travetti paralleli l'uno all'altro). La combinazione di tutti questi fattori fa si che l'edificio resti in piedi anche con quei carichi così gravosi e concentrati. Non bisogna però sottovalutare il problema invecchiamento del celcestruzzo e fenomeni eccezionali quali i terremoti. Non voglio allarmare nessuno intendiamoci...però meglio stare attenti!
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Ma cosa devo dire...
1. Lo svuotamento lo faccio insieme a chi ha progettato la vasca e di queste operazioni ne ha già fatte, mi devo fidare. 2. Se i soffitti sono calcolati per 200 Kg./mq. basta un poker tra amici per andare ben oltre... mi chiedo che senso abbiano allora quei 200 Kg. 3. Di terremoti ne ho già subiti tre e per ora non è accaduto nulla. 4. la Piastra orotropa non so cosa sia ma ti posso dire che al piano di sotto abita una gnocca stratopa!!! |
Prima riga. Cat A 2 kN/m2=2000 N/m2=200 kg/m2 (testo unico per le costruzioni 2008) :-)
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Inoltre, caro Enrichetto, non so a quali architetto tu abbia chiesto... ma io sono ingegnere civile, ed ho pure insegnato sia scienza che tecnica delle costruzioni...
spostare di 25 cm il fulcro dell'acquario e soprattutto girarlo, vuol dire aumentare il momento in modo esponenziale. Il sovraccarico su cui si dimensiona è di 200kg per ogni mq dell'abitazione, come riporta correttamente donSandro, e non esistono coefficienti ULTERIORI di sicurezza Per altro il problema è proprio nel tempo... se tu appoggi un carico critico la struttura si deforma in maniera elastica, quindi tu rimuovi il carico e lei ritorna a posto. Se però si supera un certo tempo (ohi la faccio facile eh) la deformazione da elastica si fa plastica, quindi anche rimuovendo il carico rimarrebbe una deformazione residua non più "recuperabile" http://upload.wikimedia.org/wikipedi...ine-Sforzo.png Continuando con il carico si ha dapprima una diminuzione della deformazione, perché in genere si assottiglia il ferro, e di seguito la rottura. Ma questo è tutto fuorché un procedimento veloce... Che poi mi viene da ridere... sembra che qualunque peso io metta sul mio solaio se non si rompe subito... resisterà per sempre... a me fa proprio ridere. Enrichetto, lascia perdere gli architetti, che fare i calcoli non è il loro lavoro, e tranne rari casi non lo sanno neppure fare, e fatti firmare qualcosa da un ingegnere... |
Ragazzi, vi ringrazio per la bibliografia e le citazioni, sapevo che Dani è ingegnere perciò mi aspettavo da un momento all'altro la raffica di spiegazioni...
Grazie a Donsandro per la tabella, la farò leggere al mio architetto che ovviamente mi dirà di non ascoltare gli ingegneri perché loro sono dei teorici e non hanno idea di cosa sia poi la pratica! Insomma, io che sono un ottico e che gestisco pesi in media sui 30 - 40 grammi per volta avrò un bel daffare per capire chi ha ragione! Alla fine ho poi fatto meglio i conti: 1.100 Kg d'acqua, 350 di vetro tra vasche varie, 50 di mobile inox ricoperto in legno, rocce ed attrezzatura... secondo me sono più vicino ai 1.500!!! Cadrà tutto??? |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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