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awake,
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in effetti un corallo invaso dalle zooxantelle ha la possibilita' di sopravvivere grazie all'apporto energetico fornitogli dalle zooxantelle (che vivono grazie alla luce e alla cacca del corallo),ma il suo sviluppo puo' rimanere compromesso perche' non ricevendo luce (che viene utilizzata dalle zoox che lo ricoprono)non riesce a ricevere energia sufficiente per la crescita. questa e' solo un'ipotesi,avvalorata pero' dal fatto che molti hanno notato che l'utilizzo dello zeospur(quindi l'espulsione delle zoox) ha permesso al corallo maggiori ratei di crescita. allo stesso tempo la drastica, repentina,forzata riduzione delle zoox impone al corallo di cibarsi maggiormente tramite predazione ,per scongiurare tiraggi,o addirittura per scongiurare una nuova invasione di zooxantelle. approffitto dell'intervento di Niko per citare una sua esperienza (correggimi se sbaglio): malgrado nutrienti bassissimi,luce molto potente, alcune colonie( a.humilis,a.gemmifera,a.loripes,....) si erano scurite. riprendendo la somministrazione di cibo specifico(era stata sospesa) le acropore hanno ripreso intensita' nei colori e perso quell'alone di zooxantelle. quindi luce e cibo sono fattori determinanti ,se il corallo non li trova in quantita' sufficente ricorrera' alle zooxantelle per garantirsi la sopravvivenza,compromettendo pero' in parte la possibilita' di sviluppo.
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NIKO, esatto...
Il corallo in cattività è estremamente più zooxanthellato rispetto a come è in mare proprio per adattarsi ad una condizione di cibo alternativo ai prodotti della fotosintesi. Qua ci sono alcune analisi di reali esigenze di luce dei coralli e delle loro zooxanthelle. http://www.advancedaquarist.com/2007...earchterm=None Qua un paio di articoli sulle zoox e la luce da loro usata : http://www.advancedaquarist.com/2002...earchterm=None http://www.advancedaquarist.com/2006...earchterm=None http://www.advancedaquarist.com/2007...earchterm=None Sempre dello stesso autore e sempre sulla stessa rivista online ci sono anche altri innumerevoli articoli sulla colorazione dei coralli . Ovviamente un corallo senza zoox in un ambiente non ricco di cibo vive in condizioni non ideali e sicuramente si vede (i tessuti finissimi in alcune vasche zeovit ne sono un esempio), niko mettendo il DSB e pappa in una vasca magrissima ha riavuto i colori , semplicemente perchè ha immesso cibo bello mirato , a parità di luce e altre condizioni. Il problema è capire se è meno stressante per il corallo essere alleggerito delle zooxanthellae tramite una fortissima azione luminosa come quella proposta da Carlo oppure tramite una azione chimica come quella dello Spur2. In vasche sane e ben equilibrate non si hanno problemi con nessuno dei due metodi ma hanno palesi differenze. Innanzitutto lo spur non agisce su tutte le zooxanthellae (lo dimostra il differente risultato su coralli di provenienze differenti e il fatto che sui Pocilloporidae ed altre famiglie non ha effetti), non ha effetti in vasche con nutrienti anche solo un po' altini, è estremamente veloce come azione (dopo 48 ore si ha il massimo effetto) e stimola pesantemente la ricerca di alimentazione eterotrofa del corallo che si trova sprovvisto di zooxanthellae ed in ultimo ha effetto sulla totalità dell'animale , sia parti in ombra che non . L'uso di un fotoperiodo allungato per alleggerire il corallo dalle zoox è differente, innanzitutto è comunque un'alterazione metabolica , comunque stimola l'alimentazione eterotrofa , probabilmente le zoo muoiono e il corallo se ne ciba durante le ore diurne (mia ipotesi.. oppure le espelle), le parti in ombra dubito che prendano colore , l'azione è lenta (a meno che non lasciare le luci accese 72 ore di fila ovviamente) e controllabile (rispetto allo spur che è incontrollabile). Non so dire quale sia meglio , sicuramente dobbiamo imparare a lavorare anche sulla qualità e quantità del fotoperiodo osservando il corallo ed agire anche su questo per fare stare meglio le vasche. Qualche mese fa su reefcentral era nata la "moda" di far fare alla vasca periodi di luce ridotta e buio per 3-4 giorni al mese , per stimolare circa gli stessi effetti : riduzione algale (senza luce le alghe schiattano) aumento di crescita (i coralli principalmente si e crescono al buio , una volta esauiriti i prodotti energetici delle zooxanthelle , che sono direttamente proporzionali alla luce assorbita nelle ore di luce, sono obbligati a nutrirsi diversamente) aumento della pigmentazione , ovviamente è sempre relativo a vasche con nutrienti nulli e tutto stabile ed equilibrato . Su questo che dite ? |
Mah..dalle mie poche e misere conoscenze il rapporto tra luce e zooxantelle è comunque abbastanza "scontato"..i coralli che in natura si trovano a maggiore profondità traggono nutrimento dalle zooxantelle e dal nutrimento "naturale" piuttosto che dalla luce, con conseguente maggior presenza di zooxantelle e quindi tessuti più scuri, viceversa nei coralli posti a minor profondità.
Un corallo che vive in zone profonde è "abituato" a trarre maggior nutrimento possibile dalla poca luce (o meglio..minor luce) che riceve, tanto è vero che se viene messo in zona più alta viene ossigenato molto di più tramite fotosintesi e può anche deperire a causa di stress a ciò dovuto. Al tempo stesso i coralli che vivono in zone più profonde per gli stessi motivi di cui sopra sono più sensibili e quindi più "a rischio" degli effetti di UV maggiori..da qui la mia paura nel somministrare zeospur..il corallo espelle zooxantelle, ma come nel mio caso si trova "nudo" sotto ad una 400W, il che non credo apporti molti benefici..tralasciando che i tessuti che diventano più sottili sono più soggetti ad attacchi di eventuali parassiti ecc, sono cmq esposti ad una luce intensa..per capirci è come se un norvegese viene messo nudo sotto il sole del deserto.. Magari sbaglio.. |
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Tu come consiglieresti di provare ? |
Pfft, per qualche tempo ho provato a controllare le curve del ph e del redox in base all'ossidazione prodotta.
E' inutile per esempio dare x ore di luce secondo le osservazioni che ho fatto tempo fa sulla mia vasca. Prova a collegare un ph metro alla vasca magari noterai quello che ho notato io. Per esempio al buio avrai un ph 8.0 dopo 4 ore di luce 8,3 dopo 8 ore 8.6, dopo 9 ore 8.4 dopo 10 ore 8.3. Quindi si evince che il maggiore picco lo si ha dopo 8 ore di luce, poi si entra in una fase decrescente dove la luce che stai dando alla vasca diventa' pressoche' inutile ai fini della fotosintesi. Un primo parametro per la regolazione del fotoperiodo potrebbe essere proprio la curva del ph che varia in modo considerevole da vasca a vasca, influenzato dalll'allestimento della vasca stessa, dalla sua stabilita', dal tipo di luce etc etc. Io saltuariamente faccio fare un giro di luce forzatp anche di 18 ore continuate per un paio di giorni al mese, per sopperire al problema zooxantelle o alghe se presenti. |
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Prima o poi un paio di sonde me le prenderò.. Quote:
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Ecco perche' penso che sia una misurazione tanto utile quanto difficile da interpretare dai piu'. Teoricamente con l'aumentare del ph dovrebbe aumentare anche il redox ma essendo influenzato da molteplici fattori non lo prenderei come misura di riferimento assoluta. |
posso garantirvi che iol fotoperiodo influisce molto sulla colorazione ed espulsione delle zooxantelle. Ho tenuto la vasca fuori casa da luglio fino ad ieri sera, con una normale illuminazione da Hqi e con luce solare, dall'alba al tramonto, bhè i colori sono cambiati radicalmente, all'inizio bellissimi, poi nonostante l'alimentazione, pian piano i colori sono cambiati, e gli animali hanno comiciato a soffrire, fino alla morte di alcuni.
P.s. nella zona d'ombra comunque sia , gli animali sono comunque ricoperti da zooxantelle. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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