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Il discorso è che di persone che vogliono fare un'acquario senza saperne nulla ce ne sono e ce ne saranno molte, troppe, quelle che si informano e si fanno delle idee fanno parte della famosa cerchia ristretta di acquariofili "veri".
E' ovvio che lo scopo primario sarebbe quello di informare, ma dato che esiste gente che vuole un'acquario solo per gioco e dato che non esiste una legge che vieta a certe persone di farne, parlando dal punto di vista dell'integrità ecosistemica dei vari luoghi di provenienza delle diverse specie, è meglio che vengano comprati degli ibridi, magari belli, colorati, proprio come piacciono a questa tipologia di clientela, rispetto ad esemplari presi in natura, che magari verrebbero comprati, se non esistessero gli ibridi. Chiaramente, come già stato detto da altri, non considero di meno la vita di un ibrido rispetto ad un wild o dir si voglia, semplicemente mi riferisco ad una visione generale per la quale il prelievo anche di una sola unità su una popolazione di 300000 esemplari, rappresenta un danno per l'intero ambiente limitrofo (e non solo) e secondo me questo può essere un sistema per limitare gli effetti dovuti a tale prelievo. Quote:
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L'evoluzione di una specie parte dalla variabilità genetica intrinseca alla specie stessa, che fa sì che alcuni caratteri siano favoriti rispetto agli altri. I ciclidi dei laghi africani derivano tutti da una o pochissime specie di portenza ed hanno subito quella che tecnicamente si chiama "radiazione" (hai presente un fuoco artificiale che esplode? ;-) ) L'ibridazione al contrario porterebbe un melting pot in cui tutti i pesci sono simili, perchè tutti tromb@no tutti!!! Quote:
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quoto semplicemente Jonny85, ha risposto esattamente come la intendo io
mentre per quello che intendo come acquariofilia quoto livia, quindi Paolo scarterei i punti D e F mentre gli altri vanno bene :-)) l'ibridazione porta con se l'unione di due organismi diversi , non consanguinei che creano una molteplicita' di varianti che ha con se il doppio del patrimonio genetico ergo piu duttilita'. quella che crea fragilita' e' la selezione (vedi i pinna velo, balloon,ecc) |
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Guarda i vari flower horn grado aa , a ,b ,c ,d e ecc |
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per il punto F... raga, non confondiamo ibridazione e speciazione!!! I famosi fringuelli delle Galapagos che diedero a Darwin l'idea dell'evoluzione delle specie non si sono ibridati fra loro... al contrario paretendo da una specie sola si sono evoluti in (mi pare) 14 diverse specie che non si riproducono fra loro. Nel lago Vittoria, in soli 500 anni, da alcune specie (meno delle dita di una mano) possiamo oggi contare centinaia di differenti popolazioni che hanno assunto il connotato di specie dacchè non si ibridano fra loro in natura. |
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se invece la smettessimo, almeno quando parliamo di animali, di pensare solo al commercio e al guadagno, se un neofita, in qualunque negozio, non riuscisse a comprare nessun pesce perchè non c'è negoziante alcuno che vende pesci come frutta al mercato, allora non dovremmo più porci questi problemi..... io non accetto la creazione di un ibrido perchè non accetto che continuino ad esistere masse disinformate e negoziante disinformatori.... sicuramente è pura utopia, ma se si accettasse il mercato dell'ibrido per le ragioni che proponete, allora accetteremmo anche che continuino a esistere persone che trattano i pesci come oggetti, e non avrebbe nemmeno più senso parlare di acquarifilia consapevole (se dobbiamo cantarcela e suonarcela solo tra noi).......... e a me questa cosa non sembra logica, per persone intelligenti e colte................. |
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il idscorso resistenza dell'ibrido dipende:
- da che ibrido prendiamo in esame: gli ibridi di stripped bass (venduti dal pescivendolo come persico spigola) sono più resistenti, il parrot (sbilenco, che respira affannato e con la bocca non richiudibile) non mi da la sensazione di un pesce resistente - resistenza a cosa?temperatura, alimentazione, ph, inquinamento, salinità, ecc.....come tutti i pesci, ognuno è più resistente a una cosa che un altra ma anche se l'ibrido generato è un caterpillar munito di cannone all'uranio impoverito, perchè mescolare due pesci che in natura non si vedono neanche in fotografia? Ci sono tanti pesci resistenti e belli già per conto loro...perchè fare noi dei frankenstine? |
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riflessione: non partecipa alla discussione nessun appassionato dei guppy, betta, goldfish e neocaridine. Sono curioso di leggere anche la loro opinione, ce ne sono tanti sul forum.
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l'ibridazione è l'incrocio tra due specie diverse, la speciazione è la nascita di una nuova specie e può essere causata da molteplici fattori... tra i molteplici fattori c'è anche la radiazione (come il caso delle galapagos e dei laghi africani), ma la radiazione rappresenta solo una minima parte dei fattori coinvolti, tanto che questi due casi in particolare vengono presi come esempi emblematici... il fattore che porta a speciazione, o meglio, il fattore principale, è l'isolamento riproduttivo. nel caso degli ibridi, può avvenire speciazione anche nell'arco di una sola generazione, basta che l'ibrido non possa accoppiarsi con uno dei genitori ma possa accoppiarsi con altri ibridi simili e il gioco è fatto...e questo è un fenomeno più comune di quanto non si creda... dal punto di vista evolutivo, un ibrido rappresenta una potenziale nuova specie, perché "contiene" informazioni genetiche molto varie e presentano di solito problemi opposti rispetto a quelli presentati da specie molto selezionate...ad esempio per quanto riguarda le malattie, un ibrido sano (che non presenta cioè gravi anomalie strutturali, enzimatiche ecc) sarà più resistente alle malattie rispetto ai genitori perché ha ereditato sistemi immunitari completi ed evoluti in presenza di patogeni diversi e sarà quindi resistente ad una maggiore gamma di patogeni... |
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quindi magari il punto F potrebbe essere cambiato in : sono un oltraggio alla natura perche biodiversi lo sono di sicuro :-D per rispondere brevemente anche a maiden: tu hai ragione , ma il fatto che tu non li accetti non vuol dire che non esistano ... Io li vedo tutti i sabati , gli ignoranti che comprano pesci e acquari come fossero quadri.. per cui intendevo che se non possiamo sconfiggerli magari negli ibridi c'era una possibile soluzione al problema . |
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Metalstorm, sì quello in primo luogo, certo che bisognerebbe istruire il mondo, ma dato che una marea di gente se ne frega anche dopo che si è provato a metterla in guardia, io credo che a questo punto questa possa essere una soluzione....non dico che sia la migliore, anzi, però....
Tanto le persone predisposte per accettare consigli non andranno poi a comprare ibridi, quindi la loro vendita sarebbe limitata solo a quelli "de coccio" :-)) |
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e' confortante sapere che non sono completamente scemo :-)) |
Ragazzi, forse non abbiamo ben preso in considerazione un punto.
La biodiversità è come dice la parola stessa la differenzazione di specie, famiglie, generi etc etc in un determinato ambiente. Questa benedetta biodiversità è frutto di millenni di evoluzione, di rami morti, di cambiamenti. La domanda che mi pongo e faccio anche a voi: è giusto che l'uomo si arroghi il diritto di creare nuove specie? E se si ha senso dire che fanno parte della biodiversità quando in natura non si riscontrano tali specie? E' bioeticamente accettabile la creazione senza passare dalla selezione naturale? Qua non si sta parlando più di acquariofilia secondo me, si sta parlando veramente di questioni etiche. Ho da subito messo questo come punto del discorso, mi sembra che ancora però non si sia affrontato. |
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Se stiamo selezionando del mais o delle mucche da latte, o dei polli ovaioli va bene... ma io credo che in Acquariofilia (con la maiuscola ;-) ) l'ibridazione sia un male assoluto. Anche se è come lottare contro i mulini a vento, io continuerò a cercare di elevare la cultura di chi si accosta da profano all'acquariofilia piuttosto che "creare pesci di largo consumo", se mi permettete l'espressione ;-) Quote:
Il tuo punto di vista è chiaro e rispettabilissimo (e anche condiviso, a quanto leggo), come rispettabilissimo è l'obiettivo al quale vorresti arrivare... io invece vorrei in modo Donchisciottesco modificare sia percorso che obiettivo (e vedo che anche questo è condiviso). ...purtroppo credo che un IBRIDO fra queste due linee di pensiero sia impossibile da ottenere!!! :-D :-D :-D ..in pratica, Flavio, non ti trovo sexy per nulla!!! -ROTFL- |
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Che brivido sul coppino...brrrrrrrrr #06 #06 #06 |
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1) l'ibrido è competitivo e si evolve in una nuova specie 2) l'ibrido non è competitivo e muore In natura la mutazione pura e semplice è solo una parte di ciò che viene "sfruttato" (mi si passi il termine improprio) dalla selezione naturale per selezionare un individuo piuttosto che un altro. L'ibridazione è uno dei motori principali del processo evolutivo, proprio perché porta, nell'arco di una sola generazione, a una marea di cambiamenti dal punto di vista genetico. In un ibrido la diversità genetica né si raddoppia né si dimezza. Semplicemente è un patrimonio genetico individuale diverso da quello dei genitori. Se questo patrimonio genetico è vantaggioso o neutro in relazione all'ambiente, porterà allo sviluppo di un individuo che potrà, potenzialmnte, dare vita ad una nuova specie (esempio, moltissime specie di dendrobatidi si sono evolute così, in modo del tutto naturale, e continuano ad ibridarsi tra di loro, senza alcun intervento umano). se il genotipo dell'ibrido, inserito nel contesto ambientale, risulterà svantaggioso, l'ibrido in questione morirà. e questo indipendentemente dal fatto che possa essere un ibrido naturale o un ibrido creato dall'uomo. dire se sia accettabile o meno la creazione di una nuova specie senza passare per selezione naturale è una domanda senza risposta, perché la selezione naturale c'è eccome, anche per gli animali (ibridi o meno) nati in cattività... per la prima domanda, se è accettabile o meno che l'uomo crei nuove specie, personalmente penso di si, nel senso che l'uomo in questo non fa un bel niente...se due specie diverse possono incrociarsi, salvo rare eccezioni, si tratta di specie che convivono e che molto probabilmente si sarebbero accoppiate tra di loro in ogni caso, solo che in natura l'ibrido magari muore, mentre in acquario sopravvive perché sottoposto a una minore pressione selettiva... |
livia, abbiamo due pareri differenti. Sono lieto di confrontarmi con te. :-)
In merito alle mie domande c'è però un paradosso, la selezione naturale in cattività non è fatta dalla natura ma dall'uomo, che decide come e quando fissare le nuove specie. Il classico parrot è il frutto di vari incroci e ibridazioni durati lustri, i tentativi falliti (i rami secchi per intenderci) sono stati estinti dall'uomo. Questo è quello che chiedevo, se l'uomo può sostituirsi all'evoluzione. |
MonstruM, quello che intendo dicendo che la selezione naturale c'è comunque anche in cattività, è che la selezione naturale non è proprio quella che immaginiamo...
cioè, non dobbiamo pensare che poiché si chiama "naturale" non avvenga anche in ambienti strettamente controllati dall'uomo...se un ibrido risulta avere un patrimonio genetico che non gli permette (faccio un esempio scemo) di sintetizzare un enzima, quello muore lo stesso, che si trovi in natura o in cattività... se dall'incrocio tra due specie nasca un animale che di suo non può sopravvivere muore in ogni caso, e questa è la selezione naturale. In cattività il fattore principale che viene eliminato è la predazione, per cui per selezione naturale non vengono selezionati esemplari che (sempre esempio scemo) hanno pinne poco adatte al nuoto veloce, quindi ibridi che sarebbero morti in natura sopravvivono invece in acquario...ma questo non c'entra molto con la selezione da parte dell'uomo perché l'uomo lavora, selezionando artificialmente caratteristiche più o meno desiderabili, sugli esemplari che sono già passati per selezione naturale... chiedersi se l'uomo può sostituirsi all'evoluzione...è una domanda difficile perché in termini pratici lo fa, e lo fa anche in natura (ad esempio la lunghezza delle zanne degli elefanti è diminuita, perché l'uomo ha cacciato e ucciso, selezionandoli per l'estinzione, gli esemplari con le zanne più lunghe...) se debba farlo o meno la mia risposta personale è no, non dovrebbe mettere mano, ma in base a questa mia risposta specificherei che per seguire alla lettera la cosa, non dovrebbe neanche fare acquari e non dovrebbe neanche riprodurre in cattività specie di animali e piante, perché qualunque cosa allevi comunque interferisci con quello che sarebbe il normale processo di selezione... |
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però non riesco a capirlo questo discorso... perchè mai noi, che cerchiamo di essere Acquariofili, dovremmo creare degli ibridi per chi non vuole ascoltare e vuole un essere vivente solo perchè colorato?? perchè non impegnarci noi, che sappiamo di cosa si parla, che non stiamo ignorando tutte le conseguenza, a diffondere una cultura acquariofila consapevole piuttosto che metterci a creare ibridi per chi non vuole ascoltare?? perchè costituire due classi di pesci?? vista in questo modo la cosa mi sembra ancora più assurda, "creare" esseri viventi per questo scopo non riesco a capirlo!!! #07 non ricordo se eri tu o qualcun altro che dava una mano in un negozio, però penso sarai d'accordo con me che un primo miglioramento non può che venire dai negozianti..... il mio negoziante non ti vende nulla fin quando non gli hai spiegato per filo e per segno tutto (anche lui toppa, per carità....)...se non hai la vasca a posto, i pesci non te li da, punto..... ora se tutti facessero così, l'ipotetico neofita dovrebbe o informarsi o rinunciare a quest'hobby, invece anche il mio negoziante sa benissimo che una volta usciti dal suo negozio si può andare benissimo in un altro.... ma sono scelte...lui ha deciso di comportarsi così e avere una clientela meno ricca, ma più raffinata....altri scelgono i soldi............ ;-) |
Allora, quì non si stà parlando di ingegneria genetica, chi seleziona o ibrida degli esemplari non modifica nulla degli organismi, la forza che attua i cambiamenti è sempre al di fuori dell'uomo...l'uomo non può nulla se non cercare di decidere dove indirizzare gli sforzi, ma niente è sicuro, come testimonia il fatto che una selezione o un ibrido può morire, alla nascita, o dopo 1 giorno, ecc..
La selezione naturale impone che tra due organismi quello più adatto all'ambiente nel quale si trova sopravvive, mentre l'altro no e questo avviene sempre, sia se si tratta della natura più selvaggia, sia se si parla di un acquario (e quì posso solo che quotare livia). MonstruM, la tua domanda è interessante: ti rispondo dicendo che l'uomo cerca da sempre di "migliorare la natura", ma almeno in questo caso non crea nulla, possiamo definirlo come un'acceleratore della selezione, in quanto favorisce incroci nella speranza di ottenere quello che desidera... Chiaramente per mantenere il più possibile inalterato l'ecosistema totale, l'uomo dovrebbe starsene con le mani in tasca, entro certi limiti (ma quì entriamo in un altro discorso), ma è ovvio che questo non accade... A volte accade che l'uomo sfrutti una specie eliminando soggetti piuttosto che altri, "avviando" un processo di selezione, come nel caso degli elefanti, quanto negli ibex, ma in realtà anche l'uomo fa parte dell'ecosistema tanto quanto un predatore che subisce un'esplosione della popolazione e decima una data specie di prede, "iniziando" così una selezione verso quegli esemplari che non riescono a fuggire/scappare, ecc.... In sintesi, no, per me l'uomo non si può sostituire all'evoluzione, perchè è al di sopra delle sue possibilità, ma molto spesso ne accelera i risultati... Scusate se magari sono andato un pò OT... :-)) |
Maiden, personalmente concordo con quello che dici, ma è anche vero che bisogna prendere atto di una realtà che esiste...
Un vero acquariofilo non vuole produrre ibridi per tutti i motivi sopra, ma ci sono persone che ci campano su queste cose, perché alla gente questo piace... Le persone che cercano pesci colorati e basta ci sono e ci saranno sempre, per quanto gli appassionati veri cerchino di modificare questa visione dell'acquario in favore di una visione più "naturale", non si possono eliminare tutte le persone che, secondo me sbagliando, non la pensano così... |
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livia, Jonny85, se ho fatto quel discorso, è perchè a quanto ho capito, l'ibrido vuole essere una proposta per "migliorare" le cose, ed evitare che pesci wild (con relative conseguenze sull'ecosistema) finiscano nelle vasche di chiunque, e allora, se dobbiamo fare una proposta, io propongo di continuare a tentare di diffondere una sana acquariofilia....
io lo so benissimo che non cambierà mai molto, ma se la nostra proposta è diffondere ibridi, vuol dire che abbiamo rinunciato alla vera acquariofilia..in questo modo, secondo me, non miglioriamo nulla, ma anzi, peggioriamo solo quest'hobby, e invece di far aumentare il numero di Acquariofili, aumentiamo solo il numero di "possessori di acquario"...... non la trovo una cosa sensata, non da parte nostra, tutto qui..... :-)) |
Ah no, per quanto mi riguarda non voglio assolutamente promuovere la diffusione di ibridi in acquariofilia, intendevo solo dire che nonostante gli sforzi degli appassionati nella promozione di un'acquariofilia consapevole, ci saranno sempre e comunque persone che non ascoltano o che non sono d'accordo con la visione del pesce come essere vivente piuttosto che come elemento dell'arredamento, quindi se queste persone devono per forza avere un pesce in casa (non è che li possiamo incatenare) meglio che sia un animale che non fa danni all'ambiente naturale come un ibrido, piuttosto che un selvatico...
tutto qui... :-)) |
Ah, stavo scrivendo una risposta, ma con la tua mi hai fregato, livia, :-))
Anche io continuerò a fornire tutte le informazioni in mio possesso a chi vorrà ascoltare (anche se mi suona molto da predicatore :-D ), però la penso così.... |
invece secondo me, i negozianti non dovrebbero vendere i pesci come caramelle, e dovremmo trattare i pesci come tutti gli altri animali più tutelati.....
non credo che sia d'obbligo avere dei pesci solo perchè lo si vuole, per cui non voglio impegnarmi per chi vuole questi animali come oggetti d'arredamento, e per questo rimango contro gli ibridi, dato che penso che la strada verso cui dovremmo continuare a muoverci è quella che ci porti a non vedere selvatici nelle vasche con aeratore e piante in plastica e basta, non quella che come "toppa" a questa pessima abitudine, come "contentino" a queste persone, mette solo ibridi in queste vasche.... ;-) |
Maiden, su questo discorso se non sbaglio è stato aperto un'altro topic, tra l'altro abbastanza acceso se non ricordo :-) e ripeto che la tua idea è giusta, ma di applicazione difficile, secondo me... :-) questo è tutto....
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monstrum sulla questione etica purtroppo il discorso si complica e in fondo lo ha detto anche patric in quest'hobby e' molto difficile capire i limiti .
Paolo sono molto contento di non essere il tuo tipo :-D :-D |
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:-)) :-)) :-)) Quote:
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E così in acquariofilia: vuoi mettere un pesce come mamma natura l'ha fatto a un fritturone tra due specie che lei ha pensato ben di dividere e di non fare incontrare? e poi non capisco bene sta cosa del neofita che vuole il pesce colorato e quindi compra l'ibrido....ma chi l'ha detto che gli unici colorati che attirano i neofiti sono gli ibridoni o le selezioni astruse? |
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Se ci fosse anche un pesce ugualmente bello colorato, che non crepasse in un lampo come gli altri e che con il suo acquisto contribuisse a mantenere intatti gli habitat di origine (proprio perchè non importato), magari verrebbe scelto questo e verrebbero lasciate in pace le specie più delicate.... Con questo, ripeto perchè voglio che sia ben chiaro, non consiglierò mai a qualcuno di prendere degli ibridi, cercherò con tutte le mie forze di inculcare un minimo di consapevolezza... :-)) |
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Le specie pericolose sono squaletti, botia e company...ma chi vole a tutti i costi quelli, non lo convinci di certo a cambiare idea a comprare un pesce adatto o più resistente: se al mazzuccone di turno piace una cosa la prende, sia essa un ibrido o un apistogramma panduro L'importazione di queste specie non allevate la fermi con una cultura acquariofila, non creando il pesce per neofita a prova di mina anticarro ;-) Quote:
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Comunque ragazzi (e ragazze sennò Livia giustamente si incazza), citando il Piccinelli, "qui non siamo collezionisti di pesci, qui si fa acquariofilia"... quindi Jonny85 tornando a noi, nel caso specifico di alcuni ibridi posso essere d'accordo su di una accellerazione artificiale di un processo che potrebbe svolgersi in natura. Partendo anche dalla considerazione che il Parrot non è secondo me creabile in natura facilmente. Il problema è che io sono contrario anche a questa accellerazione. Un conto, rispondendo anche a Livia, è l'allevamento e il mantenimento di animali e piante, che è una cosa che ha permesso alla nostra specie di sopravvivere e evolversi (con aberrazioni enormi, beninteso), un conto è il forzare alcuni equilibri che la natura ha creato, arrogandosi il diritto (quasi divino, passatemelo) di decidere quali rami sono giusti e quali sbagliati, senza passare per un processo che richiede millenni. Mi vengono sempre in mente le parole di Ian Malcom (sarà perchè adoro Jurassic Park)... :-) Buona giornata a tutti! |
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Malcolm parlava di ingegneria genetica, quì il discorso è diverso... ;-) :-)) |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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