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Ripeto: questa è la mia esperienza e non voglio certo generalizzarla come valida per tutti. Ritengo però che sia un bene sperimentare soluzioni nuove, sempre però con buon senso.
Per rispondere a bilos84: 1- In caso di sabbia apparentemente pulita e non calcarea: bagno in acqua di rubinetto, cambiando spesso l'acqua, per vari giorni (una specie di spurgatura che funge anche quarantena). 2- In caso di sabbia apparentemente pulita e non calcarea ma che potrebbe avere carica batterica residua, parassiti, ecc.: bagno in acqua clorata + generosa dose di acqua ossigenata, poi procedo come al punto 1. 3- In caso di sabbia calcarea, sporca, inquinata o proveniente da zone ricche di prodotti chimici (porti, fossi, ecc.): la butto via o la uso per fognare i vasi (non di piante commestibili). A titolo di cronaca: il punto 1 descrive la stessa procedura che uso per quarantenare piante di lago per usarle nelle vasche esterne (con i rossi). Anche lì mai avuto problemi nell'arco di anni (ho le vasche esterne dal 2001). Per concludere: è sabbia, non veleno. C'è chi la compra in negozio, apre il sacchetto e la butta in vasca senza nemmeno lavarla: non è più rischioso? E comunque: legni, sabbia, sassi... alla fine sono TUTTI trovati in natura, anche se li compri in negozio. |
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