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franklin, non sono sicuro a noi la forestale ha detto che chi detiene e basta non ha obblighi cites (che poi tanto per essere chiari non è un certificato ma solo una stringa di numeri e lettere che non attesta un bel nulla, spesso fa riferimento a acropora sp quindi trova il tempo che trova) mentre chi vende scambia o cede a qualunque titolo si #24 #24 #24
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appunto
in 20 anni di acquariofilia non ho mai visto un certificato cites nel senso di un pezzo di carta con nome dell'esemplare e relativo numero ho invece visto tanti registri cites che non sono altro che un elenco di numeri (cites) ed il relativo riferimento dalla fattura o bolla di spedizione addirittura dietro ad un numero cites spesso sono associati n esemplari e non solo uno come pensate che si gestiscano i cites delle rocce? a kilo? a pezzo? no! a collo! per gli operatori commerciali si risolve quindi con un riferimento del nro cites sulla fattura ed il relativo riporto sul registro mentre per l'utente finale si entra nel vero limbo interpretativo e la cosa più sensata che ho visto fare è che si allega allo scontrino una qualche dichiarazione del commerciante che attesta lo scarico (a tutela di entrambe le parti) questo è quanto posso affermare dire non per "sentito dire" o "letto" ma per aver visto fare tante volte negli anni Se qualche privato ha in mano un certificato DELLA FORESTALE (l'unica che potrebbe emetterlo) che attesta l'intestazione di un corallo ad un privato ce lo faccia vedere che siamo curiosi. Ho chiesto mille volte su vari forum di postare uno di questi fantomatici certificati ma chissà perchè non se ne è mai visto uno. Magari esiste, ma finchè non lo vedo, rimango a quanto ho visto negli anni quanta confusione! #24 Tenkan |
tenkan, da qualche parte dovrei averne un paio...
altrimenti se ti va bene ugualmente ti posto quanti cites vuoi riguardanti altri animali(visto che la normativa vigente non fa distinzioni tra le varie classi di animali...paradossalmente non vi è differenza tra un leone e un acropora.) |
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i cites che ho visto io sono tutti cumulativi ed in accompagnamento ai documenti doganali per le spedizioni degli importatori, dopo quello, rimangono dei bei numeri sui registri Sarebbe una cosa veramente utile per tutti se puoi postarne uno, così vediamo per la prima volta finalmente, dopo tonnellate di post, il tipo di certificato che dovremmo aspettarci quando compriamo un corallo da un negoziante. Questo è il punto. Potresti togliere i dati sensibili e postarne un pdf e potremmo fare qualche prova portandone una copia ai nostri negozianti chiedendo lo stesso doc al prossimo acquisto..... mi immagino la varietà di risposte |
Chiariamo la situazione cites. Il negoziante deve avere i Cites dell'animale che ti vende, cioè lui ha 10 acropore e deve avere 10 Cites. Ti vende 1 acropora. Ti deve dare il Cites e scaricarlo dalla sua lista. Gli restano 9 acropore e 9 cites. Questo permette alla forestale di controllare il numero di animali protetti presenti sul territorio. Se al negoziante restano 10 cites con 9 animali è "autorizzato" ad acquistare 1 animale protetto di contrabbando.
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oltre a questo va aggiunto che il privato DEVE avere i cites dei propri animali. |
Che il privato debba avere i cites dei propri coralli soggetti è l'unica cosa chiara di questo thread. Quello che ancora non è chiara è la forma di sti benedetti cites.
Stiamo parlando di CITES come numero o come certificato? Scusate ma sono due cose moooolto diverse, anche se legate. Io quando compro coralli con CITES il venditore (e non la forestale) mi rilascia una normalissima fattura sua con indicato IL NUMERO cites dell'organismo e contemporaneamente segna sul suo registro lo scarico citando il relativo numero di fattura emessa, e lui è a posto. Da parte mia devo trascrivere IL NUMERO sul mio registro di carico, che devo richiedere alla forestale (il registro, non il certificato) e sempre con riferimento della fattura della quale conservo l'originale. Questo è quanto mi dovrebbe rimanere in mano, nessun pezzo di carta emesso dalla forestale. E se la forestale arrivasse, io posso dimostrare il tracciamento dell'animale tramite I NUMERI cites. I certificati che ho visto della forestale accompagnano le spedizioni doganali e sono CUMULATIVI. Ossia sullo stesso certificato c'è una lunga spatafiata di numeri legati all'importazione. Il commerciante non è certo autorizzato ad emettere lui singoli certificati per conto della forestale. Quindi se stiamo parlando di numeri e registri, sono concorde, altrimenti, rimango nel dubbio fino a quando non troveremo un commerciante che ti rilasci il singolo certificato..... in oltre vent'anni di acquariofilia e decine di commercianti e grossisti, di certificati singoli non ne ho visti, di numeri su registri invece sì, e tanti. Auspico ancora un messaggio definitivo di quelli IN EVIDENZA pubblicato da aquaportal con le relative citazioni dai testi di legge. |
tenkan, come avete i dubbi voi ce li abbiamo anche noi purtroppo. Si è cercato tempo fa di scrivere un articolo esaustivo sull'argomento, ma anche chi si propose all'epoca ha fatto fatica a capire per bene il tutto. Ciao ;-)
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tenkan, hai ragione niente certificati in mano al privato ma solo strringhe di numeri in cui si fa riferimento ai certificati cites di importazione, o almeno anche io ho capito così dalla visita alla forestale.
Ho avuto modo di parlare con franklin, a lungo pochi giorni fa, e lui mi diceva che con i rettili funziona in maniera diversa e che quella è la maniera giusta perchè la legge è unica sia per i coralli che per i rettili. Ora vorrei però cercare di capire un'altra cosa le talee come si inquadrano in tutto questo? se andiamo come fanno per i rettili io dovrei per ogni nuovo nato comunicare alla forestale la nascita di un nuovo esemplare e loro mi dovrebbero dare una qualche certificazione che lo identifichi. Quando ho parlato con la forestale non mi hanno però detto di fare così ma solo di segnalare "figlio di tale animale arrivato con il suo cites xxxxxx" nel mio registro. Questo perchè la frammentazione è pratica semplice e diversa dalla riproduzione (in numero intendo) di un rettile o di un uccellino. Questa però è una mia libera interpretazione. Anche perchè secondo me il cites identifica un corallo prelevato in natura quindi un corallo riprodotto in cattività non dovrebbe avere nessun numero identificativo. franklin, mi faceva notare che in questo modo i furbetti regolarizzano situazioni non regolari ed anche questo è vero, quindi secondo lui un cites dovrebbe essere una sorta tracciabilità di un animale e quindi anche animali nati in cattività dovrebbero essere numerati e denunciati come avviene per i rettili. Risposte certe per ora non ne ho ma ci stiamo informando #24 |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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