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MonstruM 04-07-2008 10:25

daniele.t., intanto mi complimento perchè questo ha l'aria di essere un bel topic in cui ci si può confrontare moltissimo.
Piccola precisazione per il salmastro, da noi si parla sia di rifrattometri sia di densimetri, solo che avendo densità minori rispetto al marino (io per esempio sto portando a 1005 mg/l) entrambi vanno bene e vengono consigliati dagli esperti.
Poi per quanto riguarda la differenziazione posso dire che secondo me quello che discosta maggiormente i dolciofili dai marinofili :-)) è una differenza di obbiettivi cui porsi. Il discorso biotopo è stato ampiamente affrontato nella nostra sezione e si è arrivati a pareri contrastanti e secondo me un biotopo serio è complicatissimo da creare e gestire. In tal caso rammento che una versione seria e professionale del biotopo viene fatta anche nel marino (in taluni casi) ovvero con il marino mediterraneo (sezione in cui ogni tanto sbircio e che mi fa sbavare letteralmente).
Inoltre nel dolce molte persone, esperti e non, puntano alla riproduzione degli esseri viventi e all'osservazione dei comportamenti nella crescita, visto che con alcuni pesci come i poecilidi è relativamente facile ottenere riproduzioni. Questa caratteristica, per vari fattori, è difficilmente riscontrabile in un acquario marino dove la riproduzione è assai ben più complessa.
A volte inoltre ho sentito dire che nel dolce senza pesci non c'è divertimento. L'affermazione è errata se si riflette sul fatto che orde intere di appassionati (a cui va tutta la mia stima) si perdono nei meandri dei plantacquari.
Per il discorso della tecnica ci sono delle differenze anche perchè ci sono diverse necessità. Nel dolce avere una quantità di nitrati controllata non solo è nella norma ma è produttiva per la crescita delle piante (penso alle mie mangrovie) e l'utilizzo di sostanze chimiche è sconsigliato perchè esistono metodi alternativi e naturali per facilitare la gestione. Per ciò che riguarda la gestione non posso parlare in quanto non ho dati comparativi non avendo mai avuto un marino, ma in generale credo che il discorso di Rama sia giusto.
Quello che ci accomuna è l'alto tasso di sperimentazione che coinvolge vari fattori e vari mondi e che, permettetemi, è la cosa più bella nell'essere acquariofili. Ci si ingegna e si sbircia per cercare nuove nozioni e nuovi accessori.

Insomma ho parlato tanto e forse a vanvera ma questo scambio di opinioni secondo me fa benissimo a tutti noi! :-)

MonstruM 04-07-2008 10:27

Federico Sibona, cavolo parlare dopo di te fa sembrare le proprie idee sempre più imbecilli...dannazz #23

Federico Rosa 04-07-2008 10:37

Tutto quello che ho letto sopra è giustissimo però credo anche che il paragone che stiamo facendo sia tra una vasca marina di alta fascia (cioè la maggior parte di quelle di chi frequenta questo forum) e una vasca dolce di bassa fascia (quelle da fritto misto comprate alla coop per intenderci). Ci sono acquari marini di soli pesci gestiti magari con filtro sottosabbia ed un bel biologico (non ridete perchè nella mia città ce ne sono ancora molte) che, a parte le spese di partenza, hanno costi di gestione molto bassi paragonabili a quelli di un bel fritto misto dolce.
La verità è che ci sono ancora tantissimi utenti che sono attirati dal solo colore e varietà di pinnuti disponibili, dopo aver tenuto un sacco di specie dolci (molte anche tutte insieme) convertano la loro vaschetta (basta cambiare fondo, acqua, materiale filtrante e sottosabbia -04 ) e cominciano ad acquistare prima Nemo poi un bel balestra e magari un bel Imperator...alla fine si convincano di aver avuto tutto e ripongano la vasca in soffitta. Per questi collezionisti (e sono moltissimi) le innovazioni non contano e le spese di gestione sono + o - equivalenti. Non arricchiscano ne all'inizio ne dopo la loro formazione acquariofila
Se invece paragoniamo acquari e acquariofili di alta fascia di entrambi i campi non posso che concordare con tutti voi.

MonstruM 04-07-2008 10:39

Federico Rosa, ma infatti il discorso secondo me ha senso se si parla di acquariofilia consapevole e non di rossi o pagliacci nelle bocce. :-)

Federico Sibona 04-07-2008 10:40

MonstruM, tranquillo, abbiamo parlato di cose abbastanza diverse e, per quel che ne so, entrambe corrette.

PS: nel salmastro possiamo accontentarci di un densimetro perchè la salinità non ha da essere così rigorosa come, forse, nel marino. Anche in natura sono ambienti con salinità più o meno variabile ;-) Perchè complicarsi la vita quando si possono fare le cose semplici?

dani85 04-07-2008 10:41

il dolce comunque numericamente conta più persone, poi ci sono i veri appassionati tra cui gente con bio balls di ferro che ne sà veramente tanto gente appassionata a un buon livello ma la maggior parte come detto monta acquari d'acqua dolce come arredamento per appartamenti ristoranti addirittura locali con musica (povere bestiole #23 #23 #06 ), nel marino è più difficile invece, certo ci sono un bel pò di pizzerie-ristoranti dove fanno pesce con vasche salate ma molto spesso gli ospiti ospitati in quelle vasche dovranno presto trasferirsi in ambienti molto più caldi....... tipo la cucina... -11 ... in questo caso è più un esigenza di pesce fresco per estetica... nella mia città cìè solo un ristorante con un reef tropicale e in giro per altre città non ne ho proprio visto di vasche reef mentre di dolci hai voglia... cosiì nei negozi dove credo almeno il 60% è al lato dolce...
I motivi sono scontati all'apparenza il dolce pasticciato sembra più semplice... tempi di maturazione brevi rispetto al marino minori costi di vivo minor attrezzatura bollette più dolci appunto..( :-D )... per la classica famiglia coi figli che vogliono i pescioli è più comodo...credo comunque che invece attrezzarsi a creare un vero biotipo fatto bene come dio comanda nel dolce non sia cosa che chi non ha una certa base possa fare, ci vuole conoscenza e esperienza e certo non basterebbero le mie conoscenze in quel campo anche se il dolce l'ho avuto...anchio ho allestito un paludario ma da appassionato marino... bellino da vedere ma quando l'ha visto un mio amico esperto in paludari mi ha trovato 2mila cose inesatte secondo e lui...
Il marino invece ha ben altri costi (a volte davvero esagerati) e la gente si avvicina con più cautela e ti porta involontariamente a informarti e formarti di più sulla materia, forse ti porta pure a volere di più a cercare di avere di più... anchio ero partito con pochi pesci e 2 spirografi massimo...ma poi... il dolce secondo me non ti porta (almeno per la maggior parte delle persone) a una sorta di esasperazione della attrezzatura e della tecnica che ti porta il reef... ma forse tiu fà cercare di più nell'equilibrio naturale e nel biotipo....
comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...

condormannaro 04-07-2008 10:45

Quote:

Originariamente inviata da Federico Rosa
Tutto quello che ho letto sopra è giustissimo però credo anche che il paragone che stiamo facendo sia tra una vasca marina di alta fascia (cioè la maggior parte di quelle di chi frequenta questo forum) e una vasca dolce di bassa fascia (quelle da fritto misto comprate alla coop per intenderci). Ci sono acquari marini di soli pesci gestiti magari con filtro sottosabbia ed un bel biologico (non ridete perchè nella mia città ce ne sono ancora molte) che, a parte le spese di partenza, hanno costi di gestione molto bassi paragonabili a quelli di un bel fritto misto dolce.
La verità è che ci sono ancora tantissimi utenti che sono attirati dal solo colore e varietà di pinnuti disponibili, dopo aver tenuto un sacco di specie dolci (molte anche tutte insieme) convertano la loro vaschetta (basta cambiare fondo, acqua, materiale filtrante e sottosabbia -04 ) e cominciano ad acquistare prima Nemo poi un bel balestra e magari un bel Imperator...alla fine si convincano di aver avuto tutto e ripongano la vasca in soffitta. Per questi collezionisti (e sono moltissimi) le innovazioni non contano e le spese di gestione sono + o - equivalenti. Non arricchiscano ne all'inizio ne dopo la loro formazione acquariofila
Se invece paragoniamo acquari e acquariofili di alta fascia di entrambi i campi non posso che concordare con tutti voi.

E' verissimo che in giro ci sono molte vasche marine gestite...all'antica.

A volte stimolate da alcuni negozianti che non si sono mai aggiornati (ce ne sono anche qui a Roma).

E' pur vero che anche per queste vasche i costi, a mio avviso, restano alti.

Stando al tuo esempio, il tipo che decidesse di provare e passare a nemo, poi al balestra e poi all'imperator, solo per questi tre pesci dovrebbe spendere in tutto ben oltre su 150/200 euro, se non di più.

Insomma: all'antica o meno, i costi del salato sono, di nome e di fatto, piuttost...salati.

A presto

condormannaro 04-07-2008 10:47

Quote:

comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...
Verissimo.

Il Mediterraneo è poco conosciuto, ma ci sono ragioni ben precise: i costi per la refrigerazione, la difficoltà di reperimento degli animali, il minor impatto estetico che a quel livello di costi spinge gli appassionati verso le vasche reef.

A presto

MonstruM 04-07-2008 10:55

dani85, veramente io ne avevo parlato del mediterraneo... :-))

dani85 04-07-2008 10:55

Quote:

Originariamente inviata da condormannaro
Quote:

comunque nessuno ha parlato del marino MEDITERRANEO altro mondo ancora secondo mè diversissimo dal reef...
Verissimo.

Il Mediterraneo è poco conosciuto, ma ci sono ragioni ben precise: i costi per la refrigerazione, la difficoltà di reperimento degli animali, il minor impatto estetico che a quel livello di costi spinge gli appassionati verso le vasche reef.

A presto

secondo me oltre a ragionare in base al sapore dell'acqua ( :-D ) dovremmo ragionare anche in base al tipo... un conto marino tropicale un conto mediterraneo... noi del tropicale secondo me dovremmo imparare dal dolce e più che badare all'estetica badare al biotipo... molte vasche superano la natura in bellezza, popolosità e in altre cose... ok è un hobby ma forse è sbagliato unire sps indonesiani con certi hawaiiani o pesci che vivono in mar rosso... dovremmo cercare forse meno la prestazione del corallo e più equilibrio... tipo vasche da 500 lt con solo sps 0 gorgogne 0 tridacne ec ec... non dico tanto nella provenienza quanto ne diversificare.. calcoliamo tanto le vasche di duri ma creare anbienti ideali per far convivere pure spugne gorgogne e co con qualche duro qualche sps e molli in equilibrio è difficilissimo....
per il mediterraneo è vero costi alti ma è tutto un altro mondo rispetto al reef e poi loro risparmiano corrente in illuminazione Skimmer movimento e altro...
ps tiriamo dentro pure loro...


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