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...con te sarebbe persa in partenza!!! :-D
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non so se nel dolce sia mai stata sperimentata la somministrazione di alcool, fruttosio, glucosio o acido acetico glaciale, per fini di denitrificazione, ma credo che prima di cominciare occorrerebbe essere certi che le colonie denitrificanti già esistano nei substrati dedicati a questo scopo..........nel marino i batteri sono già presenti nelle rocce vive, quindi si va sul sicuro, mentre nel dolce no per ovvie ragioni ed il rischio sarebbe che queste sostanze rimarrebbero inutilizzate con gravi squilibri per i pesci e per la chimica dell'acqua.
quindi secondo me sarebbe da andarci coi piedi di piombo, per cui io mi affiderei unicamente alla fotosintesi delle alghe come fonte di zuccheri. |
ok... ho capito ma a me piac4e di più la prima possibilità quella della lemna... mi sembra molto interessante correi qualcuno che mi dia un idea su quanti litri di vaschetta servono o meglio quanta superficie serve per lo sviluppo della lemna... la velocità di ricambio dell'acqua e in base alla superficie che wattaggio mi consigliate... se funziona potrei creare un fitofiltro... ma nn esistono alghe che assimilano i nitrati magari a crescità più veloge della lemna? scusate le mie moltissime domande ma l'idea di un fitofiltro mi sta esaltando -11 -11 -11 aspetto risp
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a ok... risposte alle altre domande?
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I filtri ad alghe erano usati un tempo, ho letto da qualche parte (non ricordo più dove, dovrei iniziare a catalogare le mie ricerche...) che erano composti da una serie di vassoi perennemente illuminati in cui veniva fatto scorrere un velo d'acqua. Ovviamente si formava un tappeto di alghe che assoribivano NO3 e PO4.
Il fatto di creare fuori vasca un ambiente super-favorevole alle alghe permetteva, secondo l'articolo, di non averne in vasca. Per il fitofiltro a lemna, non ho dati. Ti posso dire per esperienza diretta che si riproduce quasi a vista d'occhio e cresce con qualunque tipo di luce. O la metti direttamente in vasca e lasci che si propaghi (la puoi arginare con un tubetto da aeratore lasciato galleggiare), che è poi la soluzione più semplice, oppure se hai spazio e voglia di sperimentare, io creerei una vaschetta lunga quanto la vasca, appesa al vetro posteriore, con uno scarico per troppo pieno (un pezzetto di spugna è sufficiente ad evitare che la lemna finisca in vasca) e la pompetta più piccola che trovi in giro. Facendo le cose in grande, questo refugium potrebbe diventare una vasca di accrescimento per gli avannotti... |
Su sky fanno un programma che si chiama "ecotech" dove hanno mostrato dei filtri ad alghe per depurazioni civili... erano dei boccioni di vetro pieni di acqua verde esposti al sole del deserto californiano, in cui veniva fatta gorgogliare dell'aria.
In pratica sembravano le colture di fitoplancton del marino e, a sentire la tv, funzionano benissimo... ma non so quanto possa essere proponibile in casa. Io coprirei di lemna la superficie della vasca principale!! Ci provai anche io, visto che la prendo aggratissse dal fosso fuori casa, ma i miei pesciolini -vedi vasca malawi in firma- se la sono pappata in una settimana -04 -04 |
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Fosse per me, avrei una serra piena di vasche sperimentali, ma mia moglie credo che al massimo ci pianterebbe i pomodori :-D :-D :-D |
...fra vasca e boccioni si deve interporre un filtro meccanico, oppure un sedimentatore o....
...UN FLOCCULATORE!!! #18 #18 #18 |
non ho ben capito... non ci sono più informazioni a questo proposito?
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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