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punkettaro 06-09-2016 02:24

Carmine, ci serve il tuo aiuto.
il pesce mangia, è il caso che aggiunga il neo-furadantin al mangime?
Se si in quali dosi?

Carmine85 06-09-2016 04:22

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778188)
Carmine, ci serve il tuo aiuto.
il pesce mangia, è il caso che aggiunga il neo-furadantin al mangime?
Se si in quali dosi?

Il principio attivo è abbastanza pesante...ma i pesci lo smaltiscono meglio rispetto agli altri principi..
Io non ho mai alimentato i pesci durante una qualunque cura, nemmeno nei trattamenti in acquacoltura, per minimizzare la carica batterica...
Se il medicinale è in circolo in acqua, il cibo che metti dentro si inzuppa automaticamente di medicinale..

L'acqua si doveva fare un po' giallina, è successo??


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punkettaro 06-09-2016 10:20

Si l'acqua si è fatta giallina, e mi sembra che il colore diventi più gialliino col passare dei giorni.
Oggi siamo al quarto giorno di Neofuradantin, poichè mi sembra che si stia indebolendo, tieni conto che è in quarantena sotto antibiotici dal 18 agosto (quindi da ben 19 giorni) non me la sono sentita di lasciarlo anche a digiuno totale e lo sto alimentando con un minuscolo frammento di pastiglia di fondo che va sempre a consumare immediamente, con una goccia di vitamine idro-plurivit.
Non metto in dubbio che lasciare a digiuno minimizzi la carica batterica, però devo far notare che sulle schede malattie di questo forum a proposito dei medicinale Neo-furadantin (come anche per l'ambramicina) è specificato che l'alimentazione non deve mai mancare:
Quote:

Neofuradantin 100:
Medicinale reperibile in farmacia, solitamente con ricetta medica.
Forma farmaceutica : Capsule
Principio attivo: Nitrofurantoina
Descrizione: Antibiotico ad uso umano utilizzato in campo acquariofilo principalmente per la cura di infezioni esterne dopo aver riscontrato l'inefficacia dei medicinali per uso acquariofilo. Solitamente vine usato su formazioni batterico-micotiche, per prevenire la sindrome di idropisia.
Luogo di svolgimento : Solitamente la terapia viene svolta in vasca di quarantena a meno di sintomatologia comune a tutta la popolazione ittica .
Posologia “ a ”: 1 cps su 35 litri di acqua in una unica somministrazione lasciando agire il tutto per 6 giorni. Al terzo giorno di terapia cambio del 30% di acqua.
Posologia “ b ”: 1 cps su 35 litri di acqua in unica somministrazione lasciando agire per 6 giorni. Al sesto giorno, se la situazione è migliorata ma non ancora rientrata del tutto, si sostituisce il 30% di acqua e si ripete la terapia.
Le capsule vanno sciolte preventivamente in tazzina di acqua tiepida per entrambi le terapie.
Areazione: 24 ore su 24 per entrambi le patologie.
Alimentazione: Non deve assolutamente mancare e deve essere ricca di vitamine o con aggiunta di tali.
Medicinali equivalenti uso acquariofilo /b]: In modo combinato di possono avere effetti simili con l’ausilio di bactopur + mycopur, general tonic + fungistop. In pratica combinando un antibatterico a largo spettro con un antimicotico.
E' l'unica differenza fondamentale rispetto al tuo consiglio, perchè la posologia è identica a quello che mi hai detto, semmai nella scheda manca espressamente l'indicazione di far avvenire la cura al buio. Quale delle due pratiche è quella corretta? Oppure possono essere sono entrambe valide a seconda dei casi? Ve la faccio notare in modo che se la scheda è da correggere, da aggiornare o da precisare possiate deciderlo tra moderatori.
Comunque hai dato un occhiata alle foto, come ti sembra? Oggi pomeriggio posto una foto con la situazione aggiornata a oggi.
Grazie

Carmine85 06-09-2016 16:06

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778232)
Si l'acqua si è fatta giallina, e mi sembra che il colore diventi più gialliino col passare dei giorni.
Oggi siamo al quarto giorno di Neofuradantin, poichè mi sembra che si stia indebolendo, tieni conto che è in quarantena sotto antibiotici dal 18 agosto (quindi da ben 19 giorni) non me la sono sentita di lasciarlo anche a digiuno totale e lo sto alimentando con un minuscolo frammento di pastiglia di fondo che va sempre a consumare immediamente, con una goccia di vitamine idro-plurivit.
Non metto in dubbio che lasciare a digiuno minimizzi la carica batterica, però devo far notare che sulle schede malattie di questo forum a proposito dei medicinale Neo-furadantin (come anche per l'ambramicina) è specificato che l'alimentazione non deve mai mancare:
Quote:

Neofuradantin 100:
Medicinale reperibile in farmacia, solitamente con ricetta medica.
Forma farmaceutica : Capsule
Principio attivo: Nitrofurantoina
Descrizione: Antibiotico ad uso umano utilizzato in campo acquariofilo principalmente per la cura di infezioni esterne dopo aver riscontrato l'inefficacia dei medicinali per uso acquariofilo. Solitamente vine usato su formazioni batterico-micotiche, per prevenire la sindrome di idropisia.
Luogo di svolgimento : Solitamente la terapia viene svolta in vasca di quarantena a meno di sintomatologia comune a tutta la popolazione ittica .
Posologia “ a ”: 1 cps su 35 litri di acqua in una unica somministrazione lasciando agire il tutto per 6 giorni. Al terzo giorno di terapia cambio del 30% di acqua.
Posologia “ b ”: 1 cps su 35 litri di acqua in unica somministrazione lasciando agire per 6 giorni. Al sesto giorno, se la situazione è migliorata ma non ancora rientrata del tutto, si sostituisce il 30% di acqua e si ripete la terapia.
Le capsule vanno sciolte preventivamente in tazzina di acqua tiepida per entrambi le terapie.
Areazione: 24 ore su 24 per entrambi le patologie.
Alimentazione: Non deve assolutamente mancare e deve essere ricca di vitamine o con aggiunta di tali.
Medicinali equivalenti uso acquariofilo /b]: In modo combinato di possono avere effetti simili con l’ausilio di bactopur + mycopur, general tonic + fungistop. In pratica combinando un antibatterico a largo spettro con un antimicotico.
E' l'unica differenza fondamentale rispetto al tuo consiglio, perchè la posologia è identica a quello che mi hai detto, semmai nella scheda manca espressamente l'indicazione di far avvenire la cura al buio. Quale delle due pratiche è quella corretta? Oppure possono essere sono entrambe valide a seconda dei casi? Ve la faccio notare in modo che se la scheda è da correggere, da aggiornare o da precisare possiate deciderlo tra moderatori.
Comunque hai dato un occhiata alle foto, come ti sembra? Oggi pomeriggio posto una foto con la situazione aggiornata a oggi.
Grazie

Beh si ci sarebbe da fare un distinguo:
Tutto dipende dal tipo di vasca di quarantena:
-Se allestisco una vasca di quarantena temporanea, che comprende una vasca e un aeratore e il pesce deve stare per 5-6 giorni, non lo alimento, perché in quel caso, tra cibo, urina e feci, si innesca un ciclo dell'azoto che può essere deleterio
- se allestisco una vasca di quarantena temporanea che prevede che il pesce deve stare lì almeno 15-20 gg il pesce lo alimento, ci metto un aeratore e un filtro meccanico perché se lo alimentassi per questo tempo senza materiale filtrante, un eventuale picco di nitriti lo ucciderebbe...
In 5-6 giorni un pesce non muore, ci vogliono almeno 60 gg per un pesce in carne ( ad eccezione dei piccoli pesci ed altri) prima che Inizi il processo di degenerazione...
Se ti sembra sofferente o che stia dimagrendo, alimentalo ma sempre senza esagerare.

Dopo la cura poi si effettua una profilassi alimentare che prevede cibo proteico e vegetale imbevuto di vitamine...

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punkettaro 06-09-2016 19:00

Questa è la situazione al giorno 4.
https://s17.postimg.cc/52oj6k0d7/IMG_4263.jpg
https://s17.postimg.cc/dyzbahqzf/IMG_4262.jpg

In aggiunta alle foto posso dire che macchie dentro l'occhio non ne vedo più, però un pò di gonfiore è ancora presente.
Potrebbe essere che il gonfiore rimane anche per via dello stress subito dal pesce che sta da 20 giorni in una vaschetta di 18 litri ?
C'è anche da dire che con l'aeratore il ph aumenta e secondo me in vaschetta saremo ben oltre 7, rispetto ai 6,8 6,9 che aveva in vasca (con la Co2 funzionante) e che può essere ulteriore fonte di stress

Carmine85 07-09-2016 02:06

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778370)
Questa è la situazione al giorno 4.
https://s17.postimg.cc/52oj6k0d7/IMG_4263.jpg
https://s17.postimg.cc/dyzbahqzf/IMG_4262.jpg

In aggiunta alle foto posso dire che macchie dentro l'occhio non ne vedo più, però un pò di gonfiore è ancora presente.
Potrebbe essere che il gonfiore rimane anche per via dello stress subito dal pesce che sta da 20 giorni in una vaschetta di 18 litri ?
C'è anche da dire che con l'aeratore il ph aumenta e secondo me in vaschetta saremo ben oltre 7, rispetto ai 6,8 6,9 che aveva in vasca (con la Co2 funzionante) e che può essere ulteriore fonte di stress

I pesci in cura il più delle volte sono spaventati e se hanno delle tumefazioni, possono sbattere da qualche parte e farsi più male...
Lo vedo leggermente meglio..

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punkettaro 08-09-2016 09:27

Questa è la situazione al 6 e ultimo giorno di terapia:
  • non ci sono più macchie biancastre sull'occhio
  • l'occhio si è sgonfiato quasi completamente, in pratica se non lo guardi da vicino mentre sta fermo non ti accorgi della leggera differenza tra i due occhi.
  • il comportamento, la vivacità e l'appetito sono buoni

https://s10.postimg.cc/4afiz954l/IMG_4279.jpg

https://s10.postimg.cc/o6biesm5x/IMG_4277.jpg

Il leggero gonfiore residuo secondo me è dovuto allo stress che ha nella piccola vasca di quarantena. Per me è da considerarsi guarito, come è meglio procedere al suo reinserimento in vasca?
faccio dei cambi del 30% mischiando con anche acqua dell' acquario per 2 /3 giorni e poi lo rimetto con gli altri?

Carmine85 08-09-2016 15:31

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062778787)
Questa è la situazione al 6 e ultimo giorno di terapia:
  • non ci sono più macchie biancastre sull'occhio
  • l'occhio si è sgonfiato quasi completamente, in pratica se non lo guardi da vicino mentre sta fermo non ti accorgi della leggera differenza tra i due occhi.
  • il comportamento, la vivacità e l'appetito sono buoni

https://s10.postimg.cc/4afiz954l/IMG_4279.jpg

https://s10.postimg.cc/o6biesm5x/IMG_4277.jpg

Il leggero gonfiore residuo secondo me è dovuto allo stress che ha nella piccola vasca di quarantena. Per me è da considerarsi guarito, come è meglio procedere al suo reinserimento in vasca?
faccio dei cambi del 30% mischiando con anche acqua dell' acquario per 2 /3 giorni e poi lo rimetto con gli altri?

Esattamente, fai con calma,
Finisci il giorno di cura,
Fai dei piccoli cambi fino a quando non avrai cambiato tutta l'acqua medicata, tienilo sotto osservazione e se è tutto OK, rimettilo in vasca

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punkettaro 10-09-2016 16:34

Ciao,
vi aggiorno sulla situazione:
Il gonfiore è tornato (senza macchie mi sembra) e mi sembra che stia interessando in maniera appena percettibile anche l'altro occhio, il comportamento è sempre ottimo, cioè se non fosse per gli occhi direi che è sano, vivace e mangia.
Ho provveduto a cambiare oltre il 50% dell'acqua nella vasca di quarantena e stavolta ho usato anche un biocondizionatore, perchè i gonfiori sono sempre ricomparsi si alla fine del ciclo di antibiotico, ma anche a seguito del cambio dell'acqua, inoltre nella vasca principale un corydoras è deceduto stamattina senza segni di nessuna patologia sempre poco dopo un cambio dell'acqua. Mi sono fatto l'idea che ci sia qualcosa nell'acqua del mio comune e anche se in passato non avevo mai avuto di questi problemi almeno usando il biocondizionatore il rischio "qualità dell'acqua" lo possiamo escludere. Finora i cambi erano sempre stati di acqua di rubinetto lasciata decantare almeno 24 ore.
Che mi consigliate?

Sinbad 10-09-2016 17:25

Caspita, sembrava che la situazione stesse rientrando alla grande... se l'occhio si gonfia ancora è evidente che la batteriosi non è stata debellata.

Quello che succede è che regredisce di molto quando è sotto farmaco per poi riesplodere a fine cura.

Il cambio dell'acqua (dal punto di vista chimico) credo non c'entri nulla, la parte determinante è la fine della cura con la diminuzione della concentrazione del medicinale attraverso, appunto, il cambio dell'acqua... avresti dovuto procedere con piccoli cambi, non con oltre il 50% tutto in una volta, in modo da diminuire la concentrazione del medicinale poco per volta.

Il problema che si viene a porre è: cosa fare adesso?

Direi di fermarsi un attimo e vedere, a volori stabili dell'acqua, che cosa succede.
Se l'occhio continua a gonfiarsi, gioco forza bisogna riprendere la cura con antibiotico...

Come si diceva ad inizio topic, questo tipo di patologia è molto difficile da combattere.

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro
Mi sono fatto l'idea che ci sia qualcosa nell'acqua del mio comune

In ogni caso è sempre buona norma analizzare una tantum l'acqua che andiamo ad immettere in vasca, sia essa di osmosi che di rubinetto... hai visto mai...

punkettaro 10-09-2016 17:52

Grazie Sinbad,
i cambi di acqau sono sempre stati piccoli intorno al 20%, solo dopo il primo antibiotico ho cmabaito il 100% dell'acqua e oggi per del 60% circa per mettere acqua biocondizionata l'ho fatto esclusivamente per capire se è uan cosa collegata alla qaulità dell'acqau o no.
Per quanto tempo lo tengo in osservazione? in questo periodo devo cambiare l'acqua? devo alimentarlo?
Se il gonfiore rimane o aumenta, bisognerà ripetere il trattamento con il Neofuradantin oppure cambiare nuovamente?

Grazie mille per l'aiuto.

Sinbad 10-09-2016 18:29

Tieni sotto osservazione il gonfiore dell'occhio, se rimane costante o tende a regredire non facciamo niente, se invece tende ad aumentare bisogna necessariamente intervenire.

Puoi alimentarlo ma facendo attenzione a non lasciare scorie di cibo in vasca, in caso vanno sifonate approfittando per un piccolo cambio di acqua.

Mi sembra che il Neofuradantin abbia dato buoni risultati come del restro l'Ambramicina, il punto è capire il tipo di resistenza sviluppata dai batteri. In questi casi ritengo sia sempre meglio cambiare farmaco...

Osserviamo gli sviluppi e poi vediamo cosa fare.

punkettaro 12-09-2016 10:55

Ciao, vi aggiorno.
Il gonfiore dell'occhio mi sembra rimasto costante, il suo comportamento lo vedo però un pò peggiorato, è un pò più apatico.
Secondo me è troppo stressato dallo stare quasi 1 mese nella vaschetta da 18 litri.
Oggi pomeriggio proverei a fare un cambio del 30% con metà acqua di rubinetto e metà dell'acqua dell'acquario entrambe biocondizionate e poi domani lo rimetterei in vasca,
in modo da provare a vedere se la vasca più grande e il suo sistema immunitario riescono a farlo uscire da questa situazione.
Magari domani prima di fare lo spostamento misuro i valori delle due acque per capire se ci sono troppe differenze e, se dovesse essere così, aspetto un altro giorno facendo un altro cambio di acqua.
Aggiungo foto aggiornate, voi che ne dite?
https://s22.postimg.cc/u9igxktlp/IMG_4300.jpg

https://s22.postimg.cc/y75qmzgf1/IMG_4299.jpg

https://s22.postimg.cc/imycwg6al/IMG_4298.jpg

https://s22.postimg.cc/jdr3288nx/IMG_4297.jpg

https://s22.postimg.cc/odoja6eal/IMG_4296.jpg

https://s22.postimg.cc/47l1bain1/IMG_4295.jpg

https://s22.postimg.cc/evosa4sm5/IMG_4294.jpg

https://s22.postimg.cc/86mu7uwnx/IMG_4293.jpg

https://s22.postimg.cc/5ql0u0el9/IMG_4292.jpg

Sinbad 12-09-2016 23:28

Lo stress è dovuto alle lunghe e pesanti cure a cui è stato sottoposto, certamente l'hanno indebolito, così come la batteriosi di cui ancora non sappiamo se sia stata debellata...

A mio parere, rimmetterlo in vasca è un rischio per la vasca stessa.

Cerca di creare le condizioni ottimali nella vaschetta, magari aggiungi un filtro meccanico per tenere l'acqua pulita e in movimento, spegni l'aeratore, illumina la vaschetta, metti un legno dove possa nascondersi e riposare e vediamo come reagisce, soprattutto l'occhio.

punkettaro 13-09-2016 08:43

Grazie Sinbad,
la situazione sta diventando critica, il Botia è sempre nelle stesse condizioni, ma in vasca ho un platy con chiari sintomi di idropisia. Lo isolo e lo tratto con il neofuradantin? Oppure ormai è il caso di trattare direttamente tutta la vasca.
Inoltre per il Botia potrebbe essere utile ripetere il trattamento con il neofuradantin o provo con l'ambramicina o prendo il baytril?
Non so più che fare, in 20anni di acquari non mi era mai capitata una cosa simile

punkettaro 13-09-2016 13:47

Ma che messaggio è? Ci sono problemi nel forum?

Sinbad 14-09-2016 01:21

Sicuro che sia Idropisia? In caso va isolato subito.

Purtoppo parliamo sempre di infezione batterica interna, come nel caso del Botia.
Tecnicamente dovresti iniziare la cura subito, al momento va bene qualsiasi dei tre farmaci, sono tutti antibiotici.

Curare tutta la vasca è da valutare... mi ricordi quanto è grande e che popolazione hai?

Il rischio degli antibiotici è creare ceppi resistenti che poi non debelli più.

A questo punto il problema primario è capire con cosa si ha a che fare esattamente perchè, se siamo difronte ad una Micobetteriosi allora sì, bisogna sterilizzare la vasca, gli arredi... tutto! Ma questo è diagnosticabile solo con un'analisi al microscopio...

Isola subitissimo il pesce, mettilo in cura e, nel frattempo, vediamo che succede in vasca. Se altri pesci contrarranno la malattia allora la cosa si fa davvero seria..

Intanto, giusto per precauzione e senza allarmismi: se hai delle ferite, graffi e simili sulle mani, non metterle in acqua e non maneggiare il pesce a mani nude.

punkettaro 14-09-2016 11:00

Ho intrapreso queste azioni:
il Platy ha il ventre gonfio con le squame sollevate e occhi sporgenti, aspetto da idropisia da manuale, l'ho isolato in una altra vasca e ho iniziato il trattamento con il neofuradantin.
Il Botia non dava segni di miglioramento e anzi mi sembrava che stesse peggiorando, perciò piuttosto che stare ad aspettare l'inevitabile sto ripetendo la cura col Neofuradantin.
la vasca è un Dubai 80 sarà un 100litri netti molto piantumato con solo platy (20-25) molti sono giovani e quasi tutti nati in vasca, avrò anche degli 5 o 6 esemplari più grandi (5o6 cm)che sono con me dal 2011 e una neritina, ci sono anche delle melanoides che rimescolano il fondo ma il loro numero è sotto controllo . La filtrazione è affidata a un filtro esterno jbl e700. e uno interno askoll ranger di riserva. I nitriti sono a 0 da sempre e i nitrati appena sopra lo zero ma molto minori di 5mg/l con i test a reagente della Sera, ph 6,91 con phmetro elettronico e kh 7, fertilizzo con Co2 e ferropol per le piante 1 volta alla settimana.
Non inserisco pesci nuovi presi in negozioda gennaio (e comunque erano dei corydoras che non sono sopravvissuti secondo me perchè troppo piccoli e sonostati attaccati dal Botia di notte tranne 1 che è morto nei giorni scorsi dopo lo scoppio dell'epidemia) solo la neritina è qui da una settimana ma probabilmente la toglierò quando (spero)rimettero il botia,
I platy ho aggiunto gli avannotti che erano nati in questo acquario dopo che erano arrivati ad una dimensione adeguata e la popolazione sarà ora di massimo 25 esemplari.
Il tutto comunque è nato da una ferita non curata sul primo platy e complice le ferie è rimasta ad infettarsi per 1 mese.
Ma c'è un modo per farsi fare delle analisi di laboratorio all'acqua per capire che batteriosi c'è, o anche portando un pesce malato da "sacrificare" a qualcuno?
Non so un laboratorio chimico biologico, un università, un ambulatorio veterinario o altro ovviamente a pagamento? almeno abbiamo una diagnosi precisa.
Ci sarà qualcuno che fa queste analisi in zona Milano?

tene 14-09-2016 18:42

Quote:

Originariamente inviata da punkettaro (Messaggio 1062780102)
Ma che messaggio è? Ci sono problemi nel forum?

No nessun problema,solo spamm,elminato messaggio e spammaro

Sinbad 15-09-2016 19:43

Ok, procedi bene così... come ti dicevo sono malattie molto difficili da trattare, quando si tratta di Idropisia, Tubercolosi, Vibriosi, il più delle volte l'esito non è favorevole...

Credo che ci siano dei centri dove fanno questo tipo di analisi, in verità anche un veterinario dovrebbe essere in grado di farlo o comunque ti può indirizzare.

punkettaro 16-09-2016 09:12

Ciao Antonio,
giusto per essere pronto intanto che la cura procede, SE alla fine della cura i pesci mantengono i sintomi quindi esoftalmo per il Botia e squame sollevate e gonfiore per il platy, ma il comportamente rimane buono (vivacità, appetito e nessun altro sintomo esterno come è la situazione attuale), potrebbe essere utile dotarmi di un medicinale sempre antibiotico/antimicotico e antiparassitario quindi più ad ampio spettro ma specifico per pesci ornamentali come il RIVAMOR?
Oppure sarebbe meglio rifare il trattamento con l'AMBRAMICINA, che nel caso del Botia almeno mi è sembrata la più efficace perchè ha fatto sparire la patina bianca interna dell'occhio destro anche se non ha eliminato completamente il sintomo esoftalmo?
Grazie

Sinbad 19-09-2016 00:26

puoi provare anche un ciclo con Rivamor, di fatto è un antibatterico e quindi adatto allo scopo.

Personalmete non l'ho mai usato qiundi non so dirti nulla sull'efficacia ma la Munster è un'azienda seria quindi..

punkettaro 25-09-2016 19:39

Ciao a tutti,
non ho scritto per un pò perchè volevo essere sicuro degli esiti dei vari provvedimenti presi, che sono stati vari. Comunque ecco qui la storia di quello che è successo in questi giorni.

Situazione Platy:
il platy colpito da idropisia è stato sottoposto al trattamento col neofuradantin contemporanamente al botia (ma in un altra vasca di quarantena per ovvi motivi), la risposta a questo farmaco è stata neutra, nel senso che l'idropisia si è bloccata ma non è regredita. Non avendo avuto l'effetto desiderato dopo un paio di giorni di osservazione l'ho trattato con l'ambramicina che ha avuto questo effetto: dopo 2 giorni si era sgonfiato e sembrava guarito, ma putroppo il terzo giorno di trattamento ha smesso di alimentarsi si è gonfiato nuovamente ed il 4 giorno di trattamento è deceduto.
Nel frattempo mi ero messo in contatto con l'istituto zooprofilattico di brescia chiedendo espressamente le analisi sul Platy per cercare i batteri della tubercolosi se fosse deceduto, quindi grazie anche al fatto che proprio la mattina in cui è deceduto dovevo recarmi a Brescia per lavoro, gli ho conferito il campione dal quale l'autopsia e le analisi al microscopio hanno escluso completamente la presenza di micobatteri o parassiti, quindi la diagnosi è stata che la causa della morte è da imputare ad una ectasia della cistifellea con ogni probabilità dovuta a batteri del ceppo Aeromonas. Quindi la diagnosi effettuata qui sul forum sulla patologia e sulle cause della stessa erano state assolutamente corrette, e io mi sono tolto il dubbio di avere i batteri della tubercolosi in vasca.

Situazione Botia:
Il Botia ha superato con successo il secondo trattamento con il neofuradantin terminato il giorno 19 settembre e dopo 4 giorni di osservazione ho notato che non aveva più macchie nell'occhio soggetto a esoftalmo, contemporanemente in tutto questo tempo non ho avuto altri casi di batteriosi in vasca, per cui il giorno 24 settembre l'ho reinserito nella vasca, dove ho anche la possibilità di osservarlo meglio. un leggero esoftalmo è ancora presente ma il comportamento è buono, infatti appena introdotto ha fatto fuori un paio di melanoides (vedi video allegato). La mia intenzione è di monitorarlo e se l'esoftalmo dovesse ripeggiorare trattarlo col Rivamor del quale mi sono munito nel frattempo.
In ogni caso a medio termine dovrò trovare una nuova casa al Botia con suoi simili, per evitare che le condizioni di stress lo espongano a nuove patologie simili.

http://www.youtube.com/watch?v=vVyMgiyQv6o


http://s14.postimg.cc/xsh9af699/IMG_4347.jpg

Grazie a tutti

Sinbad 25-09-2016 23:55

Grazie a te per l'aggiornamento #70

punkettaro 16-10-2016 11:37

A distanza di un mese dalla fine delle cure e a due dall'inizio della patologia, l'esoftalmo non è ancora scomparso ma il comportamente è assolutamente pesce sanissimo come vivacità appetitto e feci, e non credo che il gonfiore sia docuto a batteriosi ancora in atto.
piuttosto punto penso che sia una condizione cronica dovuta al nanismo che ha contratto a stare costretto in una vasca troppo piccola.
Per risolvere questa condizione ho aperto questo nuovo post per l'allestimento di una vasca apposta per lui e i suoi simili:
http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=514835
Grazie a chiunque vorrà consigliarmi.

https://s9.postimg.cc/g7tj4kz2j/IMG_4361.jpg

Sinbad 16-10-2016 15:00

Un leggero gonfiore è possibile che rimanga, in forma cronica, come post-malattia, l'importante è che sia sempre monitorato ad anticipare eventuali evoluzioni.

punkettaro 16-10-2016 16:08

Quote:

Un leggero gonfiore è possibile che rimanga, in forma cronica, come post-malattia, l'importante è che sia sempre monitorato ad anticipare eventuali evoluzioni.
E' proprio quello che sto facendo e in ogni caso gli preparo una nuovo ambiente più adatto, ormai mi sono affezionato a questo esemplare e a questa specie.

Sinbad 16-10-2016 16:24

Ti capisco perfettamente, sono tra i miei pesci preferiti... :-)


Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 15:31.

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