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Quoto Fra, è il momento di descrivere per bene le caratteristiche del fondo.
Inviato dal mio GT-I9070 con Tapatalk 2 |
I cambi vanno fatti a distanza per vari motivi:
a) Principalmente-e paradossalmente-per proteggere i pesci. I vari acidi umici e i DOC (carbonio organico disciolto) fanno il lavoro svolto dall'EDTA (chimicamente sono molto simili) contenuto nei biocondizionatori. Infatti quando rabbocco con sola acqua di rete il biocondizionatore non lo uso. Inolte cambiando meno spesso si favorisce l'equilibrio della vasca, oltre che meno stress per i pesci aggiungo io. b) Favorire l'accumulo di allelopatici che contrastano le proliferazioni algali, batteriche e di possibili virus. c) Permettere l'assorbimento dei microelementi contenuti nell'acqua di rete. In un articolo sulle piante presente sul portale si riporta che fertilizzare con una conducibilità oltre i 300 uS non ha molto senso perchè si crea squilibrio ionico. Infatti un'elevata concentrazione di un elemento limita l'assunzione di un altro. Nei primi periodi dopo il cambio parziale noto una stasi di crescita. PRESUMO che ci sia un lento assorbimento di sostanze all'inizio per lo squilibrio ionico. Quando le piante cominciano ad assumere i nutrienti si riduce lo squilibrio e la vegetazione comincia a lavorare meglio. Cambiare meno spesso e permettere alle piante un periodo di relativa stasi permette una maggiore e più rigogliosa crescita in seguito. Continuare a "pompare" la vegetazione rischia di provocare grosse carenze e sofferenza alle piante. Da qui le copiose somministrazioni delle vasche spinte di fertilizzanti. Del fondo scrivo stasera che devo andare a recuperare un po di info sul libro.. :-) |
Allora... Nel libro si fa riferimento sia alla terra da giardino che a quella in sacco da fiori. Per comporre il fondo si usa 1/2 di terra e ghiaia fine, rispettivamente. Quindi 2 cm terra e sopra 2 cm ghiaia.
Il mio fondo è composto da 5 cm di terra prelevata in collina da un campo dove abita mio nonno (quindi so per certo essere esente da pesticidi) prelevata a dieci cm di profondità. Siccome la terra era molto compatta l'ho mischiata a lapillo vulcanico sbriciolato. Sopra ho messo della ghiaia medio fine nera per altri 5-7 cm. Nulla più:-) Il ghiaetto ceramizzato nero lo trovo piuttosto pessimo. A posteriori avrei preferito mettere un manado o qualcosa di più naturale, almeno nel colore. Il fondo ho deciso di farlo alto per poter coltivare piante con apparato radicale "importante" come le Echinodorus e la Vallisneria. All'inizio avevo anche la Limnophila sessiflora, poi abbandonata perché per gestirla bene bisognava sradicarla e non era il massimo sollevare il fondo fertile. A questo proposito posso dire però che non ho mai avuto problemi in vasca, neanche con le caridine. |
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Grazie Jefri mi hai chiarito la situazione #70 |
Vorrei provare a vedere cosa cambia con cambi un po' più ravvicinati, magari ogni due mesi..
E anche a ridurre le durezze. Si consiglia acqua medio tenera di solito per i planta... Invece la Walstad asserisce che le piante crescono meglio in acqua dura#24 Continuerò con i miei esperimenti e terrò aggiornata la discussione:-) |
e' per questo che ti chiedevo il perche' dei rabbocchi con acqua di rete,dovrebbe comportare un aumento della durezza con diminuzione della co2 disponibile
Come si comportano i valori di questa vasca,hai riscontrato variazioni nel tempo? |
Si.. Ho scritto tutto nella descrizione.
Col tempo le durezze di abbassando perché le piante consumano i carbonati (passo da KH 10 a 6) e elementi come Ca e Mg (GH da 16 a 14). Per quello vado a rabboccare con solo rubinetto. |
quindi nell'arco di 4 mesi registri un calo graduale fino ai valori riportati(gk14/kh6)
inizialmente in vasca avrai registrato valori alti di ferro,nitrati e altri elementi disciolti provenienti dal fondo,dopo quanto tempo si e' stabilizzata la situazione? Ciao |
Dopo aver allestito ho usato del carbone nel filtro per pulire bene l'acqua. Per moltissimo tempo ho tenuto solo piante quindi dei valori non mi sono curato. Quando facevo le misurazioni però i composti azotati e i fosfati non erano mai rilevabili, anche se prelevavo acqua con una siringa sopra al fondo.
Leggo spesso che valori di NO3 o PO4 a 0 possono provocare alghe. Qualcuno mi spiega perché?#24 |
perchè quei pochi che ci sono vengono arraffati prima dalle alghe, lasciando le piante a stecchetto..
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molto bella la vasca e molto utile la descrizione... complimenti! mi piace apprendere le varie gestioni che si possono utilizzare
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bella! le vasche cosi' naturali mi piacciono molto di piu' di quelle "stilose" ma asettiche.
una curiosita' i portalampada sono ikea? :-)) mi sembrano come quelli che ho preso io per una vasca che sto progettando |
ci sono collemboli???
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dove stanno? sulla superficie? io ne ho solo nei terrari
comunque complimenti per la vasca!!!! |
Grazie:-) si si solo in superficie!
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ciao, innanzitutto complimenti #70 un piccolo capolavoro!
volevo chiederti, per curiosità, se un risultato simile si può ottenere anche con vasca chiusa. non che odi le vasche aperte, ma a causa del gatto particolarmente pirla e amante dell' acqua rischio di trovarmi con l'acquario svuotato... #06 |
il photos direttamente sui cannolicchi non sapevo portasse vantaggi.... se è cosi ci faccio un pensierino
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Le lampade da 32w non escono troppo dal portalampada? Io ne ho messa una da 20w ed è accecante :D
Inviato dal Tardis |
Bravo, personalmente non conoscevo questo metodo, mi documenterò.
Considerando che non eroghi co2 ne fertilizzante, le piante rispondono molto bene! Le bba sostano sulo sul legno, oppure ti attaccano anche le piante? Il libro c'e anche in italiano? |
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C'è un perché non erogo CO2 ne aggiungo fertilizzante. O, meglio, glieli fornisco in modo diverso:-) |
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Come in tutte le cose, la scelta più semplice è quasi sempre la migliore:-)) |
Eh.... Il mio primo approccio alle piante è stato più o meno come il tuo.
Diciamo che ero piuttosto scettico sul metodo, anche perché va contro tutti i dogmi acquariofili. A partire dalla luce naturale e per finire (orrore!) con la terra da giardino. Almeno questo pensavo quando leggevo. Eppure funziona alla grande. Chiaramente ci vuole un minimo di esperienza perché, soprattutto all'inizio, qualche problema può esserci. Ma sul lungo periodo ti dimentichi letteralmente di averla. Al di la comunque della gestione semplice ed economica il libro della Walstad approfondisce temi veramente molto interessanti. Cominci ad apprezzare (e saper gestire) molto di più una vasca. |
Ciao,
anche io utilizzo questo sistema di gestione delle vasche! (simile) Ci sono molti pro e molti contro però è il metodo più "sano" sia per consumi e inoltre si avvicina molto alla natura ovviamente per alcuni generi di pesci. Personalmente allevo anabantidi e affini, perchè non allevi pesci su questa vasca? Ho letto che vuoi abbassare la durezza dell'acqua ma te lo sconsiglio! Se vuoi possiamo approfondire anche in privato. |
Come mai in privato??
Approfondite qui così ne giovano tutti!!!! Inviato dal mio GT-I9070 utilizzando Tapatalk |
bella e interessante, conoscevo sommariamente il metodo, ma non ho mai avuto l'onore di sfogliare il libro, posso chiederti di approfondire con quello che sai e che trovi nel libro sull allelopatia, ho sempre imputato il prosperare di alcune specie a discapito di altre una questione di concorrenza nel metabolismo e una difficoltà di "ambientamento sommerso" di altre, ma magari toppavo completamente
(ripensandoci ricordo che non riuscivo a spiegarmi il deperire di alcune piante in salute quando l'echino fioriva, puo darsi che ne rilasci di più nei periodi di fioritura?) perchè le tieni a temperatura ambiente? lo prevede il metodo? poi sei sicuro che le piante consumino tanti carbonati da dover integrare con solo rubinetto? non so da te ma da me esce durissima l'acqua di rete,l'intenerimento dell'acqua io forse lo imputerei più che altro ad un filtro biologico ben maturo puo darsi? mi è sfuggito quanto tempo ha la vasca poi scusa ma volevi fare un bassorilievo sul vetro con tutti quei graffi?? XD |
@Dalla Pietà
non allevavo (ora tengo delle rasbore galaxy) pesci perché non conoscevo il metodo. Non volevo fare danni inutili. Vista la stabilità della vasca ora, finalmente, sono riuscito a "chiudere il cerchio" del metodo.
Saltuariamente fertilizzo con una goccia/giorno di NPK per orchidee. Quando mi ricordo. Perché ho un esercito di Pistia che mi mangia tutto. Credo che per avere una buona vasca Walstad servano litraggi più generosi, così da allevare più pesci e sopperire alla mancanza cronica di No3 e Po4. Perché dici di non abbassare le durezze? Per mettere i Danio le ho abbassate e non è cambiato nulla. Tranne il classico adattamento delle cryptocoryne (peste). ------------------------------------------------------------------------ @royalblue ho scritto un articolo a riguardo dell'allelopatia, eccolo: http://www.acquariofilia.biz/showthread.php?t=446565 La T ambiente la tenevo per le caridine e per le piante, a cui non dispiace avere periodi di "freddo". L'alternanza stagionale è un fattore che, secondo me, si considera ancora poco rilevante in acquariofilia. Mentre porta dei vantaggi. Comunque il metodo non ne parla.. Ho letto qualcosa a proposito su un articolo di Guarraci. Il discorso valori ha lasciato perplesso anche me. Ho scritto le durezze a cui mi esce dal rubinetto e quelle che rilevo dopo un certo periodo.. Probabilmente alcune piante operano una decalcificazione biogena notevole. Il filtro non dovrebbe abbassarle. Il bassorilievo è opera di un fratello piccolo che si divertiva a passare la calamita per pulire i vetri in mia assenza-92 |
Interessante anche se io l'avrei popolata di piu, com'è ora ? posteresti una foto aggiornata per vedere l'evoluzione (mi interessa capire come evolvono piante e alghe visto che sono in "lotta" per accaparrarsi i nutrienti)
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#24 ma a quanto hai le durezze adesso? i Danio margaritatus non sono proprio di acque tenerissime :-)
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KH 7 e GH 10 Ale. Ma ho cominciato a fare cambi più frequenti (sempre comunque nell'ordine di un mese, anche più). Ma solo per un discorso che non potevo permettermi la stasi di crescita che prima avevo, avendo pesci. Non mi sento ancora così "bravo" per gestire i problemi, e comunque non voglio avere inutili decessi.
Anche se forse sono solo pare perché la vasca è stabilissima. La foto la metterò.. Ora sto combattendo con un po' di alghe perché son passato ai led, e probabilmente c'è troppa luce. |
bello davvero.....non riesci con quel wattaggio a coltivare qlke pianta rossa????sicuramente avrebbero creato quel colore in piu.....straordianrio il lavoro fatto con quei due tipi di lampade....
una domanda,ma quelle "chiocciole" e animaletti dove le hai trovate? |
Ora son passato ai led..
Le piante a stelo non le volevo perché, dovendole togliere dal substrato quando si pota, la terra entra in contatto con la colonna. Non è il caso:-) Le lumache le ho prese da privati, le melanoides. Le Physa son cresciute "spontanee". |
Sarei curioso di vedere la vasca aggiornata ad oggi :-))
questa è in assoluto tra le mie preferite e penso che hai fatto veramente uno splendido lavoro! |
A breve posterò una foto#70 devo anche aggiornare valori, fauna e descrizione:-)
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io per la limnophila, non la espiantavo e aspettavo i ricacci del fusto lasciato :-)
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Si ma esteticamente non è il massimo:-)
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Foto ?
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Guarda il primo messaggio:-)
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Quote:
Che led hai? |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 20:41. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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