![]() |
#24 #24 #24 #24 Io penso che oltre all'h2o e alla passione che può unire l'acquariofilo,in comune(riferito ai 2 ambienti) hanno veramente poco,ed è proprio per questa diversità che resta particolarmente difficile trovare termini/modi idonei di paragone.
Una vasca dolce condotta secondo metodi di gestione "particolari" può arrivare ad avere costi di gestione,sia per corrente che per prodotti,molto vicini a quelli di un pari litraggio marino.Ma questa è l'eccezione,non la normalità. Il discorso è molto ampio e andrebbe affrontato sotto molti punti di vista, che alla fine porterebbe a dire che un dolce può essere mandato avanti con un minimo di spesa(saà forse per questo che è maggiormente diffuso e/o approcciato #24 #24 ?).La stessa cosa si può dire del marino?? Federico Sibona ha fatto un ottimo parogone,almeno dal punto di vista del sottoscritto. Comunque sia nel dolce ci sono più donne -68 Io quando entro nel forum marino lo faccio sempre con pezzo di pecorino(Tiè anche la rima baciata),vista la numerosa presenza di fave :-)) :-)) |
Quote:
:-D :-D :-D :-D |
TuKo, ed è appunto in questa diversità che trovo argomento di riflessione.
Mi spiego, noi nel dolce abbiamo già mille idee su cosa si cerca nello specifico dall'esperienza acquariofila, c'è chi cerca la riproduzione e l'osservazione delle cure parentali, c'è chi cerca di ricreare biotopi, c'è chi cerca di creare scorci visivamente estatici, c'è chi cerca di trovare alambicchi e aggeggi nuovi per rendere le vasche più idonee. Quello che mi chiedo è cosa spinge ad avere un marino, reef, nano o mediterraneo o quant'altro che sia... Per il discorso sulle donne...quotissimo!!! :-D :-D :-D |
Quote:
Riguardo al resto del discorso, che effettivamente è il principale, penso che proprio per questo motivo spesso (ma ribadisco, non sempre, non mi si fraintenda), la "semplicità" della gestione di un dolce "modello base", porta a non approfondire..non è facile spiegarlo, ma a mio parere anche con un marino non esagerato, si è quasi costretti ad informarsi in po' più a fondo riguardo certi argomenti..esempio stupido..vedo che il 90% delle persone che portano l'acqua in negozio per esaminarne i valori, sono gestori di vasche dolci, spesso si possono permettere di avere valori non perfetti, con un marino basta avere 1 sps che non puoi farlo..da qui inizi a sentir parlare di nitrati, fosfati..che saranno? Poi, logicamente, c'è chi approfondisce di più e chi meno, stà alle persone, ma un'infarinatura di base la ritengo fondamentale. Con questo non stò denigrando nè dicendo che la gestione di un dolce sia semplice, A mio parere le 2 cose si avvicinano un po' a livelli medio-alto..senza considerare i costi di gestione che in ogni caso li vedi più alti sempre e comunque in un marino, e non di poco. Quote:
Quote:
|
Quote:
Ti invita a cena. Bella, alta, affascinante. Ti apre la porta con un sorriso, sullo sfondo una luce fioca. In una mano hai un mazzo di rose, nell'altra una bottiglia di bianco di prestigio, fresco ed adatto alla cena a base di pesce che ti è stata preannunciata. E' la prima volta che vai da lei, e già sulla porta il tuo naso percepisce gli odori del pesce arrostito. Entri su suo invito. Il salone è ampio. Sulla parete uno spettacolo magnifico. Una vasca brillante, grande, ricca di colori. Coralli, pesci. Rimani sbalordito. Non sapevi di questa comune passione. Quando ci avevi parlato la prima volta eri interessato a ben altro. Ed ora scopri con piacere la verità. Ti accomodi a tavola, imbandita in modo spettacolare ed elegante. Candele accese. Posate scintillanti. Gusti tutto con calma, alternando commenti e sguardi. Lo schiumatoio sullo sfondo lavora con calma e metodo. Il refrigeratore, alterna i propri interventi abbinandosi al succedersi delle squisite portate. I meravigliosi coralli sembrano osservare divertiti. Il dolce. E poi il resto, al romantico chiarore delle attiniche. Ti invita a cena. Arrivi in ritardo. Trafelato e sudato ti presenti alla porta a mani vuote, perchè non hai fatto in tempo a rimediare al bar sotto casa sua, irrimediabilmente chiuso. Ti apre e scopri la dura realtà: in discoteca ti era sembrata diversa. E' invece bassa, bruttina, spigolosa, un po' grassa. Sorriso di circostanza. Ti fa entrare e passandole vicino senti una folata di sgradevole profumo misto a sudore. Nel piccolo soggiorno una vasca dolce. Il ronzio dei T8. La luce opaca che ti ricorda quella dell'androne di quando eri piccolo. I vetri sporchi. Ti siedi a tavola e ti presenta un petto di pollo. Duro, immangiabile. Il vino ti dice che non lo beve: è astemia. E non ama chi lo beve. Rassegnato ed affranto, ti ingozzi d'acqua. In sottofondo il filtro biologico gorgoglia nauseato. Il putridume ha probabilmente ostruito la pompa. Un diffusore di CO2 che sembra una gassosa appena stappata rende lo spettacolo deprimente: alghe ovunque. Il verde la fa da padrone. Più che una vasca sembra un vivaio di mucillagine. Ti serve l'insalata scondita. L'olio è finito. Di sale invece ne ha usato in abbondanza. Bevi ancora acqua, disperato ed oramai pronto a scappare alla prima occasione. Alla fine lei si fa sotto e tu cerchi di parlare di acquari. Lei si illumina, cominciando a descriverti le sue esperienze e le mirabilie che ha realizzato. Le sue riproduzioni. Quando il tema riproduzione si fa incalzante, e comincia ad alludere ad una dimostrazione pratica delle tecniche che sa usare, con la scusa di andare in bagno e reprimendo un conato di vomito riesci a guadagnare la porta e a svignartela appena in tempo. Vuoi mettere fra il marino ed il dolce? ;-) |
Quote:
|
Quote:
lascia che habbia anche le tartarughe |
condormannaro, fai paura...
|
Quote:
Quote:
Quote:
|
Io quando decisi di prendere un acquario, da perfetta ignorante in materia, volevo uno Zebrasoma Flavescens. Però il negoziante, vedendo che di acquari non sapevo nulla, mi orientò per farmi allestire un dolce, un 54 l. che ho ancora adesso. Col tempo l'ho imparato ad apprezzare, ad appassionarmi di pesci d'acqua dolce, in modo particolare dei Betta. Certo che anche un marino mi piacerebbe, oltre al dolce, ma mi sento ancora troppo principiante per essere in grado di gestirlo al meglio. Non lo so, lo vedo complicatello e mi sa che gli sbagli si pagano cari, al contrario del dolce.
In futuro si vedrà, intanto zitta zitta vengo ogni tanto qua nella sezione del marino, mi incuriosiscono soprattutto gli organismi che arrivano spontaneamente con le rocce vive. |
Gentile PinkBetta,
le tue incursioni in questa sezione sono ben gradite. Personalmente ritengo che in tutte le attività umane una buona documentazione sia fondamentale per ottenere risultati soddisfacenti. Per questo penso che si possa tranquillamente iniziare con il marino e che non sia un obbligo passare per il dolce. Ciò non toglie che è fuori discussione un dato di tutta evidenza: passare per il dolce ammorbidisce l'impatto e semplifica le cose. Morale: hai fatto bene e altrettanto bene ha fatto il tuo negoziante a pilotarti in quella direzione. Del resto è meglio avere un cliente che si appassiona lentamente al dolce piuttosto che uno che ti compra un po' di cose di marino e poi, morendogli tutto, abbandona inorridito l'acquariofilia ;-) Sempre con una buona documentazione preventiva, vedrai che quando deciderai di passare al marino il tutto sarà meno difficile di quanto credi. A presto |
Quote:
ragazzi sono contento di sentire tutte queste opinioni...e questa commistione fra gli amanti del dolce e del marino.... |
Quote:
|
mi intrometto un po' a casaccio vista l'ora... potrei ripetere cose gi dette ma abbiate pazienza...
premettendo che io di marino non ci capisco un tubo e conosco forse forse 2 o 3 pesci... i costi di gestione non sono certo paragonabili (se no col ca*** che mia mamma mi lasciava tenere 6 vasche) però però... è vero che le piante non costano troppo... ma se uno è appassionato e ricerca una cosa particolare non è detto che spenda proprio pochisismo... cioè i pesci che superano il centinaio di euro non sono pochi... poi c'è da considerare che nel dolce le mode vanno e vengono, se pensiamo che un gamberettino del piffero lo paghi anche sopra i 10 euro perchè adesso va tantissimo fare il caridinaio... poi il dolce di fascia alta chi ha detto che è la vasca zen tipo amano? boh boh io non capisco queste cose, certo è questione di gusti ma non è proprio il mio genere, non so se a fare quelle vasche li con sassi e pratini spendi meno di quanto ho speso io per il mio legnoso e ambrato 300 lt amazzonico (quanto a pesci)... Nel marino il pesce che vuoi è il pesce che prendi, certo che se poi per fare la vasca alla amano compri i sassi della marca di Amano, i fertilizzanti della marca di Amano, il contagocce di Amano e la CO2 di Amano... te credo che ti sveni! Livello alto vuol dire che si spende tanto? Secondo me quelle vasche le potevi fare anche prima che Amano nascesse... per quello che so e vedo nel dolce, un buon 50% dei prezzi la fa la moda del momento... |
Ciao a tutti! Volevo dire anch'io la mia prendendo come spunto l'ultima risposta di Mr. Hyde (che tu non me ne voglia ;-) )
Quote:
Quote:
Prova dare un'occhiata ai prezzi Elos, o magari a tutta la linea completa Seachem, alla fine vedrai che il totale è simile.. Quote:
Insomma le spese ci sono su entrambi i lati, nel marino sono sicuramente più evidenti, però anche in un dolce spinto non si scherza in quanto a costi di gestione.. |
condormannaro, perchè la descrizione delle situazioni erano così perfette da sembrare reali!!! Mi sono spanciato dalle risate!!! :-D :-D :-D
Mr. Hyde, il discorso delle mode lo abbiamo affrontato un po' di tempo fa e il mio pensiero è in parte analogo al tuo, sarei curioso di sapere se anche il marino è influenzato da esse o immune... #24 #24 #24 |
MonstruM, tranquillo anche il marino è influenzato dalle mode
Tanto per fare un piccolo riassunto...siamo arrivati a parlare dei costi di gestione perchè si sosteneva che il costo di manutenzione più alto portava gli acquariofili marini ad interessarsi di più alle loro vasche solo per paura di perdere più denaro in caso di errori. Inoltre si sosteneva che spesso c'è una specie di percorso formativo che parte dal dolce per approdare al salato dopo aver appreso nozioni utili e comuni ai due sistemi. Io avevo fatto presente che il tutto è sicuramente (90%?) vero per chi partecipa a questo forum ma non per gli acquariofili (mah ?) che sono la maggior parte di quelli della mia città...si può tenere un marino di soli pesci spendendo quanto un dolce e fregarsene di tutte le nuove diavolerie e metodi di gestione. Saluti |
Quote:
Per quello che riguarda i costi di gestione... pura curiosità... ma a quanto arriva a costare una vasca dolce molto spinta? Lo chiedo perchè, comunque, da quello che ho letto, non mi sembra che arrivino a costare moltissimo... perlomeno, mi sembra che siano nell'ordine di un marino "soft". Il rapporto watt/litro nel salato non si utilizza, e forse anche nel dolce è solo una misura approssimativa, ma se si parla di "salato" si ragiona mediamente da lampade da 250W in su, o di gruppi di T5 da almeno 8 tubi... I costi di pesci e gamberi non mi sembrano così simili, ma comunque non credo sia questo il punto della discussione... E comunque, a parte i costi, che altre differenze evidenti ci sono secondo voi tra dolciofili e... "salatofili"? |
sicuramente che i "dolci" sono più avanti con le riproduzioni, vuoi perchè +facili (nn sempre) o vuoi perchè c'è + letteratura in merito. Fatto sta che si sparano discussioni di ore parlando di caratteri recessivi.. etc etc.. e con annessi contest in cui mostrano le loro meraviglie derivate dagli incroci. Forse nel dolce c'è + voglia di confrontarsi, è facile che tra marini ci si scambi talee, anche di animali molto rari, giusto perchè si condivide la stessa passione o perchè si vuole conservare il + possibile quella specie in cattività..
ho visto dolci gelosi dei propri doppia spada.. :D |
Rama, un dolce spinto come hai detto te non arriverà mai ad un marino spinto, non c'è paragone.. A parità di litraggio basta vedere solo di elettricità che differenza che c'è..Se su un 150 litri nel dolce si può arrivare ad avere 150W (facciamo 200 ma si parla di acquariofili veramente bravi, che sanno il fatto suo) in un marino per quello che ho visto si arriva anche ad averne 500 di watt se si vuole allevare sps, magari 2x250W.. Insomma questo è il primo punto..
Poi per quanto riguarda il mantenimento, quindi i vari fertilizzanti ecc non so quanta differenza ci sia perchè non conosco il marino quindi non mi pronuncio.. Posso fare un esempio con una vasca Elos dato che ho i dati sotto mano, non per fare pubblicità o altro.. Fondo: Bottom Mineral (5 litri) = € 26,8 Natural Soil (5 litri) = € 36,36 Il fondo come vedete è di soli 5 litri, rapportatelo alla vasca e il prezzo sale parecchio.. Fertilizzanti: Fase 1 (100ml) = € 15,43 Fase 2 (100ml) = € 22,06 K40 (100ml) = € 22,06 Extra 1 (100ml) = € 35,7 Poi si può aggiugnere 100€ se non più per l'impianto CO2.. La plafoniera (sapete meglio di me i costi) e poi vabbè ci sono piante pesci ecc, ma i prezzi non sono elevati a meno che non si vada su specie particolari.. Se qualcuno del marino vuole postare un confronto di qual'è il prezzo dei vari integratori ecc penso che mi farei un'idea migliore della reale differenza tra salato e dolce ;-) |
Quote:
Nel marino sicuramente ce gente meno sprovveduta.Credo che questo particolare sia dettato dall'investimento(ricadiamo sui costi) che si è costetti a fare,quindi per non "buttare" soldi cinsi documenta e si pondera decisamente di più. Nel dolce gli sprovveduti sono un bel pò,forse troppi. Vorrei precisare solo un punto che ho letto da parecchi "colleghi" dolciofili.Annoverare vasche zen o quelle di Amano nelle vasche spinte è secondo me un errore(per esempio su Acquari Zen,non trovate uan sola vasca che si può classificare come spinta).Qualsiasi vasca dolce con piante può diventare una vasca spinta;il discriminate è il tempo.Mi spiego meglio.Se si vogliono ottenere risultati in breve tempo,l'unico sistema è quello di spingere con l'illuminazione(vero e reale acceleratore della vasca) di conseguenza dovrò aumentare la fertilizzazione e l'erogazione di co2.Ma gli stessi, o quanto meno simili, risultati si possono ottenere con un gestione più ponderata e con una dose di pazienza maggiore.Ovvio che la prima tipologia "brucia" maggiori risorse(corrente e fertilizzazione) e se quest'ultime sono di marca(ADA,ELOS,ect..ect..) e l'aquario non proprio bonsai, ecco che i costi si avvicinano a quelli di un marino. |
Quote:
in un dolce sicuramente si cerca di più di creare un ecosistema ad esempio nel dolce si legge di episodi in cui per problemi di blackout le vasce stanno settimane senza nessun tipo di apparecchio funzionante e si torna a casa e si nota che i pesci sono ancora vivi e stanno meglio di quando erano trattati bene mentre prima ho letto che in un week end un black out ha distrutto un marinio |
GEMMO, a parte la firma :-D :-D
il bello del dolce è che posso permettermi di tenere una plafoniera spenta 5 giorni alla settimana :-)) soprattutto quando si hanno 6 o più acquari come me.. per me il bello del dolce è l' osservazione dei comportamenti dei pesci, motivo per cui ho scelto di tenere ciclidi e loricaridi nonostante ci faccia fuori buona parte del mio misero guadagno... poi il discorso vasca.. secondo me una vasca giusta (per me) è quella in cui non serve pasticciare troppo... le vasche amano style non solo non mi piacciono esteticamente ma anche per il fatto che necessitano di troppa manutenzione innaturale... potare molto spesso, erogare CO2... anche se solo il fatto di comprare rocce 'firmate' mi fa un po' impressione... poi chissà a qunti i miei pesci 'rari' farebbero schifo , o le mie vasche tutte legni sembrerebero orrende... e poi a me piaccino gli animali, mi pice vederli corteggiarsi e deporre, crescere i piccoli eecc ecc verissimo come dice TuKo: essere dolciofilo è alla portata di tutti, con annessi i disastri vari che l' incompetenza causa... secondo me un marino parte con più pazienza e desiderio di acculturarsi... |
Quote:
e pensa che per la magggior parte dei pesci che si vedono nel marino (tipo il famoso Zebrasoma Flavescens ) hanno bisogno di una vasca di almeno 250#300 lt... quindi fare i conti e facile... ;-) #28 da oceanooo |
avevamo concordato un po' tutti sul fatto che per l'acquario marino vanno calcolati circa 1000 euro ogni cento litri di vasca escludendo gli animali...
Mi piacerebbe spendere di meno, non e' che siamo orgogliosi di spendere di piu'... ... ma marino e dolce non sono paragonabili dal punto di vista dei costi! non che sia un paragone cosi' interessante... |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 09:51. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl