bacarospo |
27-07-2006 17:51 |
Quote:
anche i fotometri si basano su test colorimetrici, solo che viene letto dall'occhio elettronico
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Beh insomma, il principio è differente.
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se si usano buoni test di partenza , la differenza è veramente minima e non particolarmente rilevante ai fini acquariofili
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Hai detto bene "se" e siccome spendere decine di euro per test poco accurati e sensibili (se mi dice bene i reagenti sono freschi...ma se mi dice male?), non mi garba molto, preferisco fare una spesa diversa e prendere un conducimentro e un pHmetro decenti.
Alcuni test poi sono velleitari come quello dell'O2 e della CO2 in presenza di altri acidi in soluzione (umici per esempio).
L'unico valore che mi interessa è quello dei nitrati ma le uniche misurazioni decenti le ho avute con i test merck con acidi forti (e cmq costicchiano).
E' vero che per noi acquariofili la sensibilità e la precisione lasciano il tempo che trovano ma per me, e questo è fortemente imho, una volta capito come funziona la chimica in acquario son soldi buttati.
Probabilmente chi gestisce la vasca in un cetto modo, per esempio le vasche con metabolismo molto spinto, non puo' farne a meno.
Cosi come chi inizia ha bisogno di capire come funziona il tutto.
Tra qualche anno con i soldi risparmiati sui test mi compro uno spettrometro portatile poi vedi te che combino :-D :-D :-D
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