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Ragazzi non vi scaldate :-))
Faccio il terzo in comodo per togliere ogni dubbio. -Punto 1: Quote:
Il carbonio organico in vasca è comunque un parametro molto importante da sapere, ma non semplice da misurare, in quanto somma del carbonio organico disciolto (DOC) e di quello particolato (POC), entrambi complicati (per noi acquariofili) da estrapolare. -Punto 2 Quote:
-Punto 3 Capitolo decalcificazione biogena, che poi è l’argomento del post che ci interessa maggiormente. La definizione scritta sul glossario di AP è in realtà inesatta, o meglio incompleta (provvederò al più presto ad una sua correzione ;-)). Perché innanzitutto, afinchè la decalcificazione avvenga, l’acqua della vasca deve essere medio-dura e contenere buone % di calcio e/o magnesio. E poi perchè la decalcificazione avviene anche in vasche prive di piante capaci di sequestrare il carbonio dai carbonati e bicarbonati. Infatti, in tali acque, avviene questa reazione: Ca(HCO3)2 <-> CaCO3 + H2O + CO2 Se c’è quindi carenza di CO2 la reazione (per la legge dell’equilibrio) si sposta verso destra, con conseguente formazione e precipitazione di carbonato di calcio. Lo stesso risultato si ottiene se diminuiamo la concentrazione di… acqua. Se infatti facciamo evaporare un’acqua dura tramite bollitura, otterremmo precipitazioni di carbonato di calcio e/o magnesio. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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