Alex_Milano80 |
09-08-2011 12:49 |
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Originariamente inviata da Buran_
(Messaggio 1061060102)
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Originariamente inviata da LukeLuke
(Messaggio 1061060081)
se il fito assorbe fosfati quando continua la sua fase fotosintetica... non sarebbe meglio dosarlo poco prima che si accendano le luci ?
oppure lasciare sbichierato per 24 ore ?
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anche questa è una giusta osservazione, somministrare ad inizio fotoperiodo e sbicchierare per 24 ore.... ma a quel punto rimettendo il bicchiere lo skimmer asporta ancora phyto+ fosfato? oppure il fosfato è stato utilizzato? ed inoltre non dovrebbero essere anche i batteri ad usarlo?
insomma, vorrei tanto capire quale è il modo migliore di dosare il phyto ....
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I fosfati assorbiti dal phytoplancton non sono più rilevabili con i nostri test, e non rappresentano neppure un problema perchè (come nel caso delle macroalghe) il fosforo anzichè essere asportato è semplicemente rientrato nel "ciclo del fosforo".
Per esempio quello che prima era PO4 in soluzione potrebbe diventare parte di una membrana fosfolipidica appartenente alla cellula di phyto, o essere utilizzato in altri processi metabolici. La differenza rispetto alle macroalghe è che il phyto viene velocemente predato quindi N e P vengono rimessi nel circolo (in forma utile agli eterotrofi) più velocemente, oppure vengono schiumati assieme al microrganismo che li ha assorbiti e metabolizzati.
Come dice Grostik qualcuno ci aveva già pensato e il metodo si chiama "acqua verde" ma la quantità di phyto che mettiamo noi in vasca è da considerarsi un alimento di cui beneficia l'intero sistema.
Per avere l'effetto filtrante bisognerebbe leggere e applicare il metodo "acque verdi" considerando che come per il BB, DSB, acqua ossigenata, vodka, zeolit, miracle mud e qualsivoglia strategia inventata dall'uomo per la gestione di "sistemi chiusi" il metodo va applicato alla lettera o si rischia che non funzioni affatto oppure crei situazioni sfavorevoli.
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