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mettiamo che le blastomusse non possono arrivare ma le acantastrea si....come farai mai a fare arrivare le blastomusse? |
franklin, io sapevo in un altro modo, devo cercare anche l' articolo di cui si parlava del CITES
comunque per esempio dal mio negoziante i coralli vietati non li può avere, in nessun modo, dovrebbe cambiare grossista #24 ps non tutte le specie di blastomussa sono vietate, solo alcune ;-) |
era un esempio....
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qui trovi le quote per quest'anno http://www.cites.org/common/quotas/2...Quotas2010.pdf |
UCN PA, ha ragionefranklin, il negoziante dovrebbe darti il cites di ogni corallo...non basta che lo abbia lui...devi averlo anke te.... solo che è raro trovare un venditore che ti dice cm funziona e ti fa tutta la trafila.... io qui conosco un negozio solo che lo fa...
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mi sembra che il tema CITES sia quello più duplicato in questo (ed altri) forum.
propongo ai moderatori di fare per bene il punto della situazione e postare uno di quei bei ANNUNCI GLOBALI che stanno sempre in cima. così la facciamo finita no? Purtroppo la funzione cerca non aiuta molto visto che si trovano affermazioni e smentite e riaffermazioni e negazioni e riconferme e viadicendo. sembra di sentire parlare il berlusca! |
tenkan, c'era un bel topic portato avanti da condormannaro, da me e anche da altri.
In questo topic si evinceva che non c'era bisogno di alcun rilascio del cites da parte del negoziante, ma che nel caso in cui un privato scambiava, regalava o vendeva un corallo doveva registrarlo sul proprio registro cites che si può richiedere alla forestale. Effettivamente questa cosa ora non mi torna, perchè immagino che nel registro personale vada inserito anche il numero di cites e quindi penso sia logico che il negoziante lo rilasci. Questo è un sunto di quello che si è detto e se qualcuno vuole aggiungere altro è il benvenuto. Ciao ;-) |
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Ci stiamo informando sugli obblighi cites per l'organizzazione del congresso con scambio vendita talee, trovate le mie attuali considerazioni qui in pagina 2 e 3:
http://www.acquariofilia.biz/viewtop...88387&start=30 c'è anche un intervento di Condormannaro che cerca di fare chiarezza ;-) |
Il problema grossissimo in italia è che nemmeno chi dovrebbe far rispettare le leggi ha idea di cosa si sta parlando ..........e quindi si parla ma non si arriva a nulla dato che le leggi sono chiarissime ma non si sa ancora per chi.
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la situazione è molto semplice e logica:
il CITES controlla il commercio di animali e piante in pericolo d'estinzione, e nasce per stabilisce cosa e quanto è possibile prelevare in natura. di consguenza la documentazione cites è OBBLIGATORIA per dimostrare che l'animale che sto detenendo non proviene da commerci illegalie da contrabbando. quindi chi detiene un aniale in CITES(pappagallo,lucertola,tartaruga,corallo che sia)deve avere il relativo cites che attesti la legalità della provenienza dell'animale. In caso di vendita/cessione e riproduzione bisogna avere anche il registro di scarico/carico. |
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Traduzione italiana Team: AcquaPortal
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