![]() |
Credo che Paolo abbia ragione...
anche perchè ultimamente la mia vallisneria gigantea,ha dei problemi,non sò se sia tutto correlato,la vallisneria ha dei sfilacciamenti bianchi... che ne dite voi? #24 |
Certo che l'introduzione di CO2 in acquario abbassa il kH. In realtà la CO2 in acqua è in equilibrio con l'acido carbonico H2CO3. Quando introduci un acido abbassi il pH. Il kH è la misurazione del potere tampone della soluzione. Continuando ad introdurre acido piano piano il tampone si esaurisce facendo il suo mestiere "tamponando".
Posso chiederti da quanto tempo usi la CO2 ottenuta per elettrolisi? |
sergio43, il valore che cambia apprezzabilmente (ossia in maniera misurabile dal test dosometrico) è il PH. Questa assunzione permette di considerare il KH fissato e di modificare il pH variando la co2 erogata, secondo la formula:
pH = 7.5 + log10 (KH) - log10 (ppm CO2) |
Quote:
ciao, ba |
Quote:
...anzi, l'avevo già "sottoscritto": Quote:
|
Quote:
|
se è tipo ragnatela, son alghe. se sono proprio filini bianchi che partono dalla pianta, son radici aeree (la mia ne ha un po').
ciao, ba |
babaferu, la valli con radici aeree?!? #24
|
Paolo Piccinelli, io l'ho..... non partono dal fusto ma dal colletto appena sotto la sabbia, non per andarein profondità ma per uscire fuori....
|
Mi rendo conto che da quando ho dato l'esame di chimica generale sono passati tanti anni, ma le leggi dell’equilibrio chimico sono le stesse.
Continuando ad introdurre acidi (o basi) in una soluzione tampone il potere tampone di questa via via si esaurisce.E' quello che è successo nella soluzione di Pasqualino quando è andato in ferie ed ha lasciato l'erogatore elettrolitico di CO2 acceso. Nella soluzione si è continuato ad introdurre acido carbonico H2CO3, acido debole in equilibrio chimico con la sua base coniugata (lo ione bicarbonato (HCO3-). Un chimico acquariofilo secondo me molto chiaro, il Dr. Walter Peris, illustra questi concetti in modo facilmente comprensibile: (cito) “Le tre grandezze KH, pH e CO2 sono state molto appropriatamente definite dagli appassionati americani "il triangolo delle Bermuda" dell'acquariofilia. Infatti tutti e tre i valori sono tra loro strettamente correlati e rappresentano, purtroppo, per molti appassionati, un settore per alcuni versi incomprensibile. Questo è principalmente dovuto al fatto che le leggi che regolano i delicati equilibri chimici in soluzione sono estremamente complesse e tutt'altro che di immediata comprensione. In linea generale possiamo dire che non è possibile modificare uno dei tre valori senza che anche gli altri due ne siano direttamente influenzati; esistono infatti delle tabelle che mettono in correlazione i tre valori e che aiutano ad orientarsi in questo campo minato.” Il resto dell’articolo http://www.gaem.it/content/view/68/108/1/4/ Ci sono tabelle che mettono in relazione i tre parametri per esempio possiamo trovare una tabella partendo dall’equazione riportata da ilVanni: pH = 7.5 + log10 (KH) - log10 (ppm CO2) ricavando il valore della CO2 (ppm CO2) = KH • 3 • 10elevato (7-pH) Ma da quella equazione possiamo ricavare le variazioni di KH al variare di CO2 e pH costruendo una tabella con ascisse e ordinate fatte da pH e [CO2]. Basta risolvere la precedente equazione per KH KH = (ppm CO2)/ 3 •10elevato(7-pH) Mi rendo conto che pensare che due parametri possono variare e il terzo resta fermo è più facile da immaginare ed a volte ci permette anche di approssimare meglio, ma non ci aiuta a capire quello che può essere accaduto nella vasca di Pasqualino. Naturalmente tutto è molto approssimato perché un acquario è già un sistema complesso con un’altra serie di variabili che non consideriamo nei nostri semplici discorsi. :-) |
Tutti gli orari sono GMT +2. Attualmente sono le 18:18. |
Powered by vBulletin versione 3.8.9
Copyright ©: 2000 - 2025, Jelsoft Enterprises Ltd.
Traduzione italiana Team: AcquaPortal
User Alert System provided by
Advanced User Tagging v3.2.5 Patch Level 2 (Lite) -
vBulletin Mods & Addons Copyright © 2025 DragonByte Technologies Ltd.
Copyright Zero Pixel Srl